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E se il mescolatore fosse obbligatorio per legge ?

L’on. Catanoso (FI) ha presentato l’interrogazione 4-12558 con cui si chiede al Ministro Delrio di promuovere una revisione della normativa in materia di ciclo di confezionamento del calcestruzzo al fine di imporre ai produttori l’obbligo di adoperare il mescolatore fisso in impianto.

Ecco il testo dell'interrogazione:

Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

  • da anni, purtroppo, si assiste al crollo geograficamente indiscriminato, di viadotti appena ultimati, di scuole appena ristrutturate, di ponti, di autostrade e di edifici;
  • una delle cause è certamente da ricercare nell'impiego, durante la costruzione degli stessi, di calcestruzzo non rispondente ai requisiti di progetto e la cui scarsa qualità dipende anche e in buona parte dalle modalità con cui il calcestruzzo viene prodotto;
  • gli studi effettuati dall'Istituto italiano per il calcestruzzo circa le differenze qualitative tra il calcestruzzo preconfezionato, prodotto mediante mescolatore fisso in impianto e quello prodotto mediante carico diretto in autobetoniera, evidenziano come l'adozione di un mescolatore fisso garantisca il raggiungimento di un grado di omogeneizzazione del calcestruzzo più elevato e quindi di un miglior spandimento ed una quasi totale idratazione del cemento impiegato evitando, durante la posa in opera, la formazione di nidi di ghiaia o agglomerati di cemento. Quindi l'adozione del mescolatore fisso in impianto di luogo ad un prodotto qualitativamente migliore e, a conferma di quanto già l'esperienza nel settore dimostra, il livello qualitativo del calcestruzzo, a parità di componenti impiegati, è direttamente connesso alle specifiche tecniche del sistema di produzione adottato;
  • i riferimenti normativi oggi esistenti in materia risultano però contraddittori. Infatti, se da un lato, la norma europea Uni En 206, all'articolo 9.8, laddove nella nota a margine dello stesso precisa che «Dopo la miscelazione principale, la durata di rimiscelazione in autobetoniera dovrebbe essere non minore di 1 min/m3, e non dovrebbe essere minore di 5 min a partire dall'aggiunta dell'additivo», sembra fare chiaro riferimento alla necessità di una doppia miscelazione, una principale in impianto e una secondaria in autobetoniera, dall'altro lato, sia le cogenti norme tecniche per le costruzioni emesse dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sia le linee guida sul calcestruzzo preconfezionato approvate dal Consiglio superiore dei lavori pubblici ammettono la possibilità di una doppia e alternativa via per la produzione del cal-cestruzzo, da adottarsi a scelta e discrezione del produttore di calcestruzzo, la prima con miscelazione nel mescolatore fisso e l'altra con miscelazione in autobetoniera;
  • le norme europee Uni En-206 così come «reinterpretate» in Italia dalle norme tecniche delle Costruzioni e dalle relative linee guida sul calcestruzzo non prevedono quindi per il calcestruzzo prodotto in Italia l'obbligatorietà dell'uso del mescolatore fisso in impianto;
  • questa fuorviante interpretazione della Uni En-206 si pone altresì in antitesi con quelle di moltissimi altri Paesi europei, quali ad esempio Francia, Germania, Olanda o di Paesi emergenti dal punto di vista della realizzazione di opere infrastrutturali quali Algeria, Arabia Saudita o Emirati Arabi; si tratta di Paesi dove il calcestruzzo è prodotto solo ed esclusivamente tramite l'uso del mescolatore fisso e l'autobetoniera viene relegata alla sua funzione originaria di mezzo di trasporto;
  • la sicurezza delle opere pubbliche e non solo, nonché la buona realizzazione delle stessi, dovrebbe essere, per il Governo e per i contribuenti, questione di primario interesse e rilevanza nazionale al fine di scongiurare il fenomeno inaccettabile oltre che deprecabile del crollo o, nella migliore delle ipotesi, della scarsa durabilità delle opere in calcestruzzo:

quali iniziative intenda adottare il Ministro interrogato al fine di promuovere l'adozione di una normativa adeguata, disciplinante il ciclo di confezionamento del calcestruzzo, che imponga l'obbligo per i produttori dello stesso di adoperare un mescolatore fisso in impianto, e ciò sia al fine di garantire la qualità e la sicurezza del prodotto e sia al fine di uniformare la normativa italiana alle prescrizione europee, nonché agli standard degli altri Paesi del mondo. (4-12558).