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E’ mancato l’ing. Sandro Buzzi, figura storica del cemento

E’ mancato ieri 4 settembre l’ing. Sandro Buzzi, figura storica del cemento e dell’intera filiera in ambito internazionale. Un grande imprenditore, una grande persona. RIP.

Il 4 settembre 2023, il mondo industriale dell’intera filiera del cemento ha registrato la perdita di una delle sue figure preminenti: l'Ing. Alessandro Buzzi. Insieme ai fratelli è stata la figura che con determinazione e visione, ha elevato una storica azienda di famiglia a un vertice internazionale nel settore del cemento e del calcestruzzo.

Nato a Casale Monferrato nel 1933, l'Ing. Buzzi ha ereditato un legame profondo con l'industria del cemento. Sotto la sua guida, iniziata nel 1977, l'azienda fondata dal nonno Pietro nel 1907 ha ampliato i suoi orizzonti, estendendo la sua presenza in quattordici paesi e impiegando circa 10.000 collaboratori.

L’Ing. Buzzi aveva una incredibile propensione all'innovazione, che si manifestava in un impegno costante nel migliorare i processi verso una produzione sostenibile, rispettosa dell'ambiente, già in anni in cui questi temi non erano oggetto di attenzione da parte dei più.

Un approccio proattivo senza limiti, che ha portato il gruppo a notevoli acquisizioni nel panorama nazionale, europeo e statunitense, consolidando ulteriormente la presenza internazionale del gruppo.

Oltre ai suoi meriti professionali, l'Ing. Buzzi ha manifestato un profondo interesse per la navigazione, in particolare per la vela d'altura, altro ambito su cui ha dedicato la sua passione per l’innovazione.

Il riconoscimento del suo impegno e della sua dedizione è stato ufficializzato nel 1998, quando gli è stato conferito il titolo di Cavaliere del Lavoro, sottolineando la sua influenza significativa nell'industria italiana.

Il passaggio dell'Ing. Buzzi rappresenta la perdita di un distinto leader industriale, il cui impegno e visione hanno lasciato un'impronta indelebile. La sua eredità continuerà a guidare e a ispirare le future generazioni nel settore del cemento e oltre.

Un commento personale

Ho avuto la fortuna di conoscere l’ing. Sandro Buzzi da ragazzo, quando la Buzzi, allora ancora non gigante internazionale, acquistò l’azienda dove mio padre era socio per creare l’Addiment insieme al gruppo Heidelberg.

Ero un ragazzo innamorato del calcestruzzo e vedevo arrivare in Romagna questo signore con il dott. Lumello, che parlava di cemento e di mare con lo stesso entusiasmo. Nelle pause pranzo andavamo a mangiare il pesce alla vallugola, con un breve transito in gommone, perchè il mare aveva sempre un valore in quegli incontri.

Qualche anno più avanti, mentre stavo facendo il master e dovevo studiare le argille espanse da giovane studente lo chiamai, e con lo stesso entusiasmo mi mise a disposizione un tecnico straordinario dell’azienda, Gianevasio Ferraris, e quando feci la prima visita volle esserci anche lui, e volle sapere cosa stavo studiando.

Negli anni seguenti, quando pubblicavo qualche scritto sul cemento, mi scriveva per mail riportandomi il suo parere, spingendomi a continuare la mia azione, anche con qualche suggerimento, tra cui quello di saper coniugare qualità e sintesi.

Ho avuto occasione anche di passarlo a trovare a Casale Monferrato con il mio papà, occasioni che ha sempre onorato riservandoci tempo malgrado i suoi tanti impegni professionali. 

Di lui ricorderò sempre lo sguardo, rimasto immutato nel tempo, che sapeva trasmettere passione, entusiasmo, attenzione, più di tante parole. Aumentavano le rughe, passavano gli anni, ma lo sguardo è sempre stato lo stesso.

Sentirò la mancanza dell’Ing. Sandro proprio per questi aspetti, per l’umiltà con cui sapeva dedicare la sua attenzione a un giovane del settore, per la passione per il settore, per l’amore immenso per l’innovazione, per la serietà con cui si tuffava in ogni impresa, anche quelle più impensate come nelle fasi delle grandi acquisizione. So anche che ha lasciato in azienda figure della famiglia e collaboratori a cui ha saputo trasmettere le stesse passioni e principi, e questo lo ritengo un grande valore per il sistema industriale italiano.

La mie più sentite condoglianze alla famiglia e al gruppo.


PS.

Nel corso della mia carriera professionale, ho avuto l'opportunità di incrociare il percorso di figure emblematiche del settore. Mi riferisco a personalità come Sandro Buzzi, Giampiero Pesenti, a Giovanni e Franco Colaiacovo nel mondo del cemento, e a Nanni Benazzo e Carlo Barbieri nel campo del calcestruzzo. Questi individui erano veri e propri capitani, dotati di una passione e un carisma straordinario. Hanno non solo impresso la loro marca nella storia industriale, ma hanno anche saputo trasferire ai loro collaboratori principi e entusiasmo, oltre a proporre una visione complessiva che ha contribuito alla creazione delle associazioni di categoria, di Unicemento e al riconoscimento dell’industria italiana a livello internazionale. Il mio augurio per chi detiene oggi ruoli di responsabilità nel nostro settore è di ispirarsi ai loro insegnamenti, alle loro vite, e onorare e proseguire questo importante retaggio, pensando in maniera visionaria e mantenendo al contempo la stessa indole umana. Non solo manager, ma maestri. 

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