Calcestruzzo Armato
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Durabilità delle strutture in c.a. e c.a.p. secondo le normative italiana ed europea

Analisi critica delle normative italiana ed europea relativa alla Durabilità delle strutture in c.a. e c.a.p.

MEMORIA TRATTA DAGLI ATTI DELLE GIORNATE AICAP 2014, Bergamo 22-24 maggio 2014

La durabilità delle strutture in C.A e C.A.P. dipende fortemente dalla vulnerabilità corrosiva delle armature metalliche in ambienti genericamente all’aria aggressivi per la presenza della CO2 (classe di esposizione XC4) o esposti ai cloruri come nelle strutture marine esposte in classe XS3. Le Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC) propongono di far riferimento alla norma nazionale UNI 11104 (derivata da quella Europa EN 206) per la composizione e la Rck del calcestruzzo ed all’Eurocodice 2 per quanto riguarda lo spessore di copriferro che, a seconda del suo valore, dovrebbe garantire una durabilità di 50 o 100 anni. In questo articolo sono esaminati criticamente alcuni aspetti di queste norme e si è trovato che le opere marittime non risultano essere durabili per 50 o 100 anni in base alla composizione adottata secondo le NTC ed in particolare al rapporto acqua/cemento raccomandato (0.45) che risulta essere inadeguato per essere troppo alto ed al conseguente valore di Rck (45 MPa) che risulta essere inadeguato per essere troppo basso. 

INTRODUZIONE

La durabilità delle strutture in C.A. e C.A.P. è garantita anche negli ambienti aggressivi se il calcestruzzo possiede una porosità discontinua che impedisce la migrazione degli agenti aggressivi attraverso il copriferro fino ad arrivare ai ferri di armatura.

Le Norme Tecniche per la Costruzioni (NTC) propongono che si può fare riferimento alla norma nazionale UNI 11104, in ottemperanza a quella europea EN 206, nel richiedere un elevato dosaggio di cemento (c), un basso rapporto a/c e conseguentemente un’elevata Rck per rallentare la velocità di penetrazione degli agenti aggressivi. Inoltre, l’Eurocodice 2 impone l’adozione di uno spessore di copriferro (cf) relativamente alto per allungare il tempo trascorso perché gli agenti aggressivi arrivino alle armature metalliche. I valori limiti di c, a/c, Rck e cf sono scelti in funzione della classe di esposizione. In questo articolo, sono presentati e discussi criticamente questi parametri in due classi di esposizioni tipiche come la XC4 (esposizione all’aria umida) e la XS3 (esposizione discontinua all’acqua di mare) dove può avvenire la corrosione dei ferri di armatura.

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