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Dove Abita la Smart Home?

VERSO lL MILAN ISTeA WORKSHOP AL MADE EXPO /7

Il seminario sulla Smart Home, organizzato dall'Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, coi relativi documenti presentati, ha certamente avuto il pregio e il merito di evidenziare lo sviluppo di un aspetto fondamentale, assieme al tema dello Smart Building, per la Digitalizzazione nel Settore delle Costruzioni, attuato e promosso a opera di Soggetti non tradizionalmente presenti in esso (oppure presenti in modalità più tradizionali), accanto alle OTT (Over-The-Top), alle Telco, alle Utility, alle Compagnie Assicurative.
L'Osservatorio, che, all'interno dell'indagine, ha svolto anche un approfondimento su un campione di Imprese di Costruzioni aderenti ad Assimpredil, ha certamente compiuto un esercizio rigoroso di analisi e di interpretazione del mercato specifico, andando ad analizzare centinaia di soluzioni, dalla sicurezza degli accessi al risparmio energetico.
Purtuttavia, in questo contesto, che pure parzialmente enfatizza i Customized & Geospatialized Living Service, manca quasi completamente una nuova concezione del Prodotto Immobiliare, tanto più se questo si presenta quale Built Asset su cui intervenire e non quale Nuova Costruzione.
Se, infatti, la Digitalizzazione assume una veste epocale, trasformativa, per il Settore delle Costruzioni, in relazione alla Circolarità e alla Sostenibilità, ciò accade a partire da fenomeni molto più sottili di gadget che si tramutano in device senza un vero e proprio Eco-Sistema: per capirlo, occorre andare alla Dinamicità dell'Abitare di Simone Sfriso o alla Casa che Noi Siamo di Luca Molinari, che ci narrano di aspetti Behavioural, non sempre e non necessariamente in Ambito Digitale.
La questione di fondo, non solo sul piano strettamente architettonico, è che il Prodotto Immobiliare, Abitazione o Ufficio che sia, anche attraverso l'introduzione della Domotica (espressione che, in se stessa, peraltro, non ha goduto di una così vasta fortuna), evolve essenzialmente in quanto Dispositivo Erogatore di Servizi alla Persona, in un Ambito Geospaziale, di Riconoscimento e di Individualizzazione dei Bisogni.
In questo contesto, in cui il Cespite deve divenire Flessibile, in quanto Wholly Life-Cycled Operational, in quanto, appunto Servitizing o Servitized Built Asset, è palese come sia rilevante lo User-Centrism: sennonché, la Centralità dell'Occupante (dell'Abitante come dell'Utente o del Viaggiatore) comporta il fatto che un Intuitive Building sia regolato da Cognitive Analytics alimentate da Flussi Informativi che scaturiscono non solo dai sensori sulle Cose (e sugli Esseri Umani), ma, anche e soprattutto, dai sensori che le Persone costituiscono, ad esempio, all'interno di Social Network dedicati che consentano una Sentiment Analysis, sulla base della Sartorialità che Carlo Ratti, ad esempio, ha espresso attraverso le Thermal Bubble della Fondazione Agnelli (realizzate da un Big Player dei Nuovi Protagonisti).
La verità è che, allorché questa dimensione diluisce il Facility Management nelle Attività Core (dell'Abitare come del Lavorare), la Interconnessione tra Utenza e Cespiti si allarga alla Agglomerazione Urbana o alla Smart Land e la Manutenzione si stempera in una ottica assai più ambiziosa.
Immaginare che cataloghi di dispositivi per la Smart Home, magari veicolati da Amazon, da Apple o da Google, possano davvero incidere sul Prodotto Immobiliare senza che esso derivi da una Concezione Progettuale dello stesso inedita e senza che per esso operino Attori della Costruzione e della Gestione dalle rinnovata identità è, per lo meno, riduzionista, è frutto di sovrapposizioni (indebite?).
Così come lo è credere che questi Competitori si limitino a fornire il riconoscimento vocale per gestire i sistemi di oscuramento o a termoregolare la climatizzazione dell'appartamento in presenza e in remoto: più che a essi sarà, comunque, meglio guardare al Machine Learning di WeWork.
Il rischio, dunque è che, sotto l'egida di una fantomatica Edilizia 4.0, nulla più di uno slogan, il Settore delle Costruzioni si acconci a giocare un ruolo secondario in un processo dis-integrato che procede per sommatoria di Oggetti (ironia del tema) e di Soggetti incommensurabili tra di loro.
Ancora una volta, si ripropone l'Opportunità di Riconfigurazione del Comparto e delle sue Catene di Fornitura: se il Mattone genera Grandi Moli di Dati (da elaborare e da utilizzare), il Produttore e il Costruttore devono assumere una Identità legata ai Realtimed Living Service.