Donne geometra: la consigliera Alfiero racconta l’evoluzione di una professione in rosa
Maria Alfiero, prima donna nel Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, guida un rinnovamento inclusivo e tecnologico della professione. Fra le priorità: formazione, ambiente, ruolo dei giovani e lotta alle disparità di genere.
Inclusività e innovazione: la professione del geometra si apre al futuro
Anche un viaggio di mille miglia inizia con un passo
L'intervista della redazione di Ingenio a Maria Alfiero, è la prima donna eletta nel Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati.
Le deleghe a lei assegnate - tra cui pari opportunità, giovani, scuola, università, intelligenza artificiale, ingegneria naturalistica, salubrità degli edifici, urbanistica, ambiente e politiche energetiche - riguardano temi di cruciale importanza e rappresentano una priorità globale per la professione e per la società, come la tutela dell'ambiente e l'adozione di politiche energetiche sostenibili, la promozione e l'uso di energie rinnovabili, l’implementazione di strategie per combattere i cambiamenti climatici e preservare le risorse per le future generazioni.

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Professione: la parità di genere esiste? Architette e Ingegnere si raccontano nella festa delle donne
Sono passati pochi mesi dal suo insediamento dello scorso giugno, eppure è possibile annotare già alcuni segnali positivi.
Maria Alfiero
Le priorità erano tantissime: iniziare a svolgere questo nuovo ruolo è stato impegnativo!
Insieme ai colleghi Marco Vignali e Michele Specchio, fin dal primo giorno del nostro insediamento, abbiamo iniziato a occuparci delle tematiche del “Salva Casa”, sia in termini di contributi tecnici, messi a disposizione prima della pubblicazione della norma, sia in termini di correttivi specifici, richiesti successivamente; l’insieme dei contenuti è stato alla base di un articolo, a nostra firma, pubblicato su Il Sole 24 Ore.
A ciò si aggiungeva, fra le mie specifiche competenze in veste di neo consigliere, la dead line delle iscrizioni alla scuola secondaria superiore; si tratta della fase più intensa dell’orientamento scolastico nelle scuole e della promozione del relativo Test voluto da Fondazione Geometri Italiani per affiancare gli studenti, le famiglie e il mondo della scuola nella importante scelta del percorso di studio alle superiori; attività imprescindibili dalla pubblicizzazione del nuovo percorso universitario e dalle iniziative a sostegno della reputation del geometra, indirizzate ai giovani e alle famiglie. Un messaggio duplicemente formulato, iniziato univocamente con l’esaltare le materie STEM (Science, Technology, Engineering e Mathematics) che caratterizzano il piano di studi del CAT e della laurea LP-01 in “Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio”.
Per questo motivo, mi sono concentrata sulle azioni da intraprendere per sottolineare la valenza di questi asset, incentivando l’uso degli strumenti social per informare le nuove generazioni sul ruolo del geometra, profondamente cambiato rispetto a ieri. I dati delle diverse piattaforme utilizzate oggi sono allineati a quelli delle pagine seguite dai ragazzi: per una categoria tecnica era uno step necessario. E in questo ambito la prima campagna pubblicitaria della nostra professione - entrata nella community social di un grande editore televisivo - ha rappresentato un sostegno a tutto tondo: 1.è stata calendarizzata da settembre a metà novembre, nella fase temporale clou per gli open day; 2.fra i protagonisti – per una precisa scelta di role modeling - ha annoverato nel cast una professionista 40enne; 3.ha offerto la possibilità di fissare al grande pubblico l’importanza del nostro ruolo tecnico.
Inoltre, per far evolvere l’attuale percezione dell’opinione pubblica abbiamo riflettuto molto – insieme ai colleghi - sulla definizione di una nuova immagine della nostra figura tecnica. Occorrerà del tempo, ma nelle prossime settimane sarà avviato lo shooting fotografico in cui i protagonisti saranno essenzialmente professionisti under 30. Siamo convinti che fosse il primo passo da fare, basti pensare ai giovanissimi: sono nati dopo la riforma della scuola e non conoscono il geometra! A questo riguardo, mi confortano moltissimo le potenzialità della commissione Giovani, loro sapranno e potranno imprimere uno slancio significativo all’operato istituzionale.
E quali novità possiamo raccontare in questo caso?
Maria Alfiero
I meeting informali si sono praticamente susseguiti ogni settimana e, dopo la prima convocazione ufficiale dei lavori della loro Commissione, abbiamo assegnato il cosiddetto “kick off” a un programma fitto che vedrà, a breve, la presentazione del primo Vademecum del Giovane Geometra, un elaborato che raccoglie tutte le info e le dritte necessarie a chi inizia la professione!
È un compendio che si rivelerà preziosissimo per i neo professionisti, fa sintesi delle vicissitudini in cui è facile imbattersi, elencando una dritta dietro l’altra grazie all’esperienza maturata da chi ha già superato questa fase iniziale.
Il documento verrà presentato dagli stessi Giovani Geometri in una prossima Assemblea dei Presidenti e, allo scopo di assicurarne la massima diffusione, loro stessi si occuperanno di promuoverlo all’interno del proprio Collegio di appartenenza. Non è tutto, sono stati ipotizzati corsi di leadership, un incontro nazionale, momenti di convivialità e aggregazione fra giovani professionisti, in collaborazione con le diverse rappresentanze territoriali di categoria, sessioni di altissima formazione per costituire una squadra di testimonial che rispecchierà il geometra del futuro. Quest’ultimo è un obiettivo ambizioso che si inserisce nel solco della gestione della reputation del geometra, a cui stanno lavorando costantemente Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, Cassa Geometri e Fondazione Geometri Italiani.
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Qual è attualmente la percentuale di donne geometra e geometra laureate rispetto al totale degli iscritti alla categoria? Quali sono le tendenze recenti?
Maria Alfiero
Abbiamo potuto analizzare, grazie a un recente report interno di Cassa Geometri, che la presenza delle donne geometra laureate, rispetto al totale degli iscritti che hanno conseguito un titolo accademico, rappresenta l’8,95% e, nel corso degli ultimi anni, segna un incremento generale, nello specifico segmento di genere, passando dal 9.25% al 10,22%. Si tratta di dati che, con la laurea del geometra, sono destinati a crescere.
Nel corso degli ultimi anni, in particolare, si registra una evoluzione nell’andamento del fatturato delle donne geometra, passato da una media di circa 15mila euro l’anno, a una media di circa 30mila euro l’anno nel 2024; rispetto a quest’ultimo valore, nello stesso anno i redditi degli uomini geometri ammontano a circa 40mila euro l’anno.
Esistono disparità di genere negli stipendi tra uomini e donne nell'ambito della professione di geometra? Quali sono le cause principali di queste disparità e quali misure stanno prendendo il CNGEGL per affrontarle?
Maria Alfiero
Le finalità istituzionali degli enti che rappresentano la Categoria non prevedono queste verifiche. A questo proposito, è disponibile un esame dell’INPS che, secondo il suo ultimo “Rendiconto di Genere”, afferma: le donne guadagnano il 20% in meno degli uomini in tutti i settori. Questa percentuale arriva a -24% nel commercio, -32% nelle attività finanziarie, -16% nella ristorazione. Viene stimato, inoltre, che in media una donna guadagna circa 110,5 euro al giorno e un uomo circa 141,2 euro.
Inoltre, in base a un’analisi condotta - con dati Eurostat 2024, World Economic Forum 2024, Camera dei deputati - L'Occupazione femminile (dicembre 2023), Osservatorio congiunturale sull'industria delle costruzioni (Ance), Almalaurea 2023 e Istat 2024 - e recentemente pubblicata dal quotidiano Il Messaggero, lo scenario emergente del nostro Paese viene delineato da questi numeri (verificare se solo costruzioni, ndr): i lavoratori sono 24milioni e 65mila, di cui donne per 10milioni e 230mila e uomini per 13milioni e 835mila; il tasso di occupazione femminile è del 55% in Italia e del 69,3% in UE.
Nel nostro caso, invece, il volume di affari è strettamente correlato a fattori diversi, afferenti a possibilità soggettive, quali le capacità individuali in primis e, in secondo luogo, il dimensionamento dell’organizzazione professionale. Per questo motivo, non è escluso che dietro un fatturato importante – benché nella categoria siano poche - ci siano delle donne che si sono dedicate allo sviluppo della propria impresa individuale.
Come vengono affrontate e supportate le condizioni di maternità delle donne geometra all'interno della professione? Esistono politiche o iniziative specifiche volte a garantire un ambiente lavorativo più inclusivo per le donne che desiderano conciliare la carriera con la maternità?
Maria Alfiero
Cassa Geometri ha posto una grande attenzione in questo ambito, adottando sempre specifiche misure a sostegno delle donne e degli uomini professionisti, e prevedendo indennità di maternità e di paternità, oltre ulteriori iniziative a corredo, quali le provvidenze straordinarie in caso di gravidanza a rischio e altre situazioni di particolare necessità. Questi interventi mirano a garantire un sostegno economico adeguato durante periodi di difficoltà legati alla genitorialità.
Con l'obiettivo di promuovere l'inclusione e il supporto all'interno della categoria, inoltre, ci sono alcune specifiche iniziative di Cassa Geometri che rispondono nuovamente alle esigenze delle donne e degli uomini professionisti; si tratta, in questo caso, dei nuovi iscritti under 30 anni e di un pacchetto maternità per le professioniste e di agevolazioni contributive dedicate.
Nel dettaglio:
Le misure previdenziali per le libere professioniste in caso di maternità includono:
- Indennità di maternità: 80% di 5/12 del reddito professionale dichiarato due anni prima dell'evento, per cinque mesi (due mesi prima e tre mesi dopo il parto).
- Estensione dell'indennità: dal 13 agosto 2022, copertura anticipata in caso di gravi complicanze della gravidanza, certificate dalla ASL.
- Agevolazioni contributive: per nascite e adozioni dal 27 novembre 2024, riduzione del 50% dei contributi minimi per due anni dall'evento.
- Agevolazioni previdenziali: riduzione di due annualità per ogni figlio nel calcolo pensionistico con sistema reddituale.
- Assistenza sanitaria integrativa: "pacchetto maternità" con ecografie, visite ostetrico-ginecologiche, esami specifici e copertura delle spese sanitarie del neonato nel primo mese di vita.
Qual è la presenza delle donne geometra nei ruoli di leadership all'interno dei consigli provinciali? Quali sono gli sforzi compiuti per promuovere la partecipazione femminile a livello decisionale?
Maria Alfiero
Nel 2019 la componente maschile era nettamente predominante, la percentuale femminile raggiungeva il 10% circa nei 110 Collegi provinciali: le donne Presidenti erano, appunto 10, e in crescita rispetto alla tornata elettorale che aveva preceduto il congresso che si è tenuto quell’anno; peraltro, tutte comprese in una fascia di età tra i 40 e 60 anni. Il medesimo trend si riscontrava anche nella ripartizione per genere del totale degli iscritti all’Albo, e le proiezioni per gli anni successivi, confermavano una tendenza in crescita, superiore al tasso medio annuo stimato.
Una previsione confermata, oggi le dirigenti nei 110 collegi provinciali rappresentano quasi il 20% della categoria e la loro connotazione ha una matrice unica, che accomuna e, al tempo stesso, distingue le donne geometra per la loro determinazione, senso pratico e, soprattutto, propensione alla collaborazione. Alcune hanno assunto rilevanza nella categoria fin da giovanissime e, successivamente, hanno optato per la carriera dirigenziale; una volta presidenti, hanno svolto più mandati consecutivi dimostrando la loro dote di leadership.

La rappresentatività istituzionale femminile è altresì diffusa nella composizione dei direttivi dei collegi provinciali, composti da 170 donne e 802 uomini dirigenti; ricoprono attualmente la carica di presidenti 15 donne, le altre 155 hanno conquistato posizioni come vice presidente, tesoriere, segretario e consigliere, ampliando decisamente la rappresentanza rispetto al 2019; in ambito nazionale, 2 donne geometra hanno assunto un ruolo: la consigliera di Cassa Geometri Francesca Muolo e la sottoscritta.
Gli elementi oggettivi e i fattori soggettivi che si intersecano delineando il nuovo orizzonte di questa professione, a prerogativa storicamente maschile, mi hanno indotta a una lunga riflessione, spinta a rimboccarmi le maniche e convinta che ci potremo registrare - nel medio periodo – ulteriori incrementi della presenza femminile. Saranno questi i mutamenti che favoriranno la partecipazione delle donne nella categoria a livello decisionale.
Quali sono le sfide specifiche che le donne geometra affrontano nel loro percorso professionale?
Maria Alfiero
Oggi, le donne devono ancora impegnarsi per far apprezzare le proprie capacità. Spesso, si trovano ad affrontare pregiudizi e atteggiamenti stereotipati che sottovalutano le loro competenze rispetto a quelle dei colleghi maschi. Fortunatamente non c'è una chiusura totale; con dedizione e costanza, riescono a dimostrare il loro valore, anche se non è mai scontato.
Ecco alcuni esempi per chiarire meglio:
- quando una donna occupa un ruolo di rilievo, c'è sempre una fetta di persone che possono pensare che sia lì solo perché attraente o per rispettare una "quota rosa". Solo con il tempo e il giusto impegno potrà dimostrare di avere le competenze necessarie per quel ruolo. Al contrario, se un uomo è in una posizione simile, viene automaticamente dato per scontato che abbia le capacità per ricoprire tale ruolo.
- se due geometri (un uomo e una donna) entrano in una stanza per una riunione e i partecipanti non li conoscono, è probabile che pensino che lei sia la segretaria o una collaboratrice del geometra.
- quando una donna geometra entra in un cantiere, deve trovare un equilibrio tra forza, carisma e cordialità per far rispettare il suo ruolo, ma evitare di apparire "acida" o "antipatica", mentre il ruolo dell'uomo geometra è dato per scontato.
Un'altra sfida per le donne geometra è bilanciare le responsabilità professionali con quelle familiari, specialmente se hanno figli. Una buona organizzazione degli orari del partner e la volontà di entrambi possono aiutare a ottimizzare il tempo tra loro. Tuttavia, nella mentalità comune persiste l'idea che sia solo la madre a doversi occupare della crescita dei figli, trascurando il fatto che questo dovrebbe essere un lavoro condiviso in una coppia.
Nel Rapporto 2024 di Formedil, per esempio, che raccoglie i dati relativi ai corsi di formazione erogati dalle scuole edili e dagli enti unificati in tutta Italia, emerge comunque un significativo aumento della partecipazione femminile nel settore delle costruzioni. Nel 2023, infatti, il numero di donne che hanno frequentato percorsi formativi ha raggiunto quota 9.951, segnando una crescita del 10,5% rispetto all'anno precedente. Nonostante questo dato positivo, la presenza femminile nei percorsi di formazione edile rimane ancora minoritaria: le donne rappresentano solo il 10,3% dei circa 97mila allievi complessivi formati nel corso dell'anno. E questo la dice lunga su come ci sia ancora moltissimo da fare.
Esistono programmi o iniziative del CNGEGL volti a promuovere la formazione, lo sviluppo e l'advocacy delle donne geometra? In che modo i consigli sostengono la diversità di genere e l'inclusione all'interno della professione?
Maria Alfiero
In precedenza, la Categoria ha intrapreso attività volte a sostenere la formazione, lo sviluppo e l’advocacy delle donne geometra e, nei programmi della nostra consiliatura, si darà slancio a nuove iniziative, grazie al ruolo istituzionale svolto da una figura come la mia. In merito a queste tematiche, desidero fare una riflessione.
Se venisse posto ad un uomo geometra il quesito sulle differenze tra una collega e un collega, il 90% risponderà che non ci sono; da un lato per fortuna, perché secondo il loro punto di vista non fa differenza; dall’altro per sfortuna, perché gli esempi che ho fatto prima sono situazioni che l’uomo probabilmente non nota.
Comunque, non è semplice riuscire a creare misure che aiutino a colmare la disparità di cui parlavo prima, perché tale disparità è presente più che tra colleghi, nella società; pertanto, non sono questi i temi all’interno di un’azienda, come uno stipendio o l’affidamento di una progettazione o di un incarico, da equiparare in modo equiparato tra i sessi; ciò che andrebbe modificato sta nel modo in cui si guarda quella persona e all’autorevolezza che si attribuisce a un uomo o una donna che sia.
Questo vale in egual misura, anche per quanto riguarda i Consigli dei vari Collegi, all’interno dei quali, da un po' di anni ci sono rappresentanze femminili, sia nella figura di Presidente che di Consigliere, in forma comunque minore rispetto agli uomini, ma questa percentuale non credo che sia inadeguata, in quanto è la rappresentanza del numero di iscritti uomini e donne presenti in categoria.
Dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2035, le professioniste che accedono alla pensione di vecchiaia anticipata beneficeranno di un abbattimento ridotto della quota reddituale, passando dall’1% allo 0,5% per ogni mese di anticipo rispetto ai 67 anni, con un minimo del 6%. (per saperne di più scarica il pdf in allegato)*

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