Dissesto Idrogeologico
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Dissesto idrogeologico: Veneto più sicuro grazie ad un nuovo approccio legato all'indice di rischio

L’alluvione del 2010 ha profondamente segnato la Regione del Veneto che da allora ha realizzato o avviato numerosissimi interventi per la difesa idraulica e geologica del territorio regionale. Si parla di oltre 860 milioni di euro investiti non solo in grandi opere strutturali, come i bacini di laminazione capaci di contenere milioni di metri cubi d'acqua, ma di un'azione sistematica e diffusa di manutenzione ordinaria e straordinaria del sistema idraulico.

In 5 anni investiti oltre 860 mil di euro per interventi di difesa idraulica.

L’alluvione del 2010 ha profondamente segnato la Regione del Veneto che da allora ha realizzato o avviato numerosissimi interventi per la difesa idraulica e geologica del territorio regionale.
Si parla di oltre 860 milioni di euro investiti non solo in grandi opere strutturali, come i bacini di laminazione capaci di contenere milioni di metri cubi d'acqua, ma di un'azione sistematica e diffusa di manutenzione ordinaria e straordinaria del sistema idraulico.
 
A fare il punto sulle iniziative intraprese per garantire la sicurezza del territorio regionale il presidente della Regione Luca Zaia insieme all'assessore alla difesa del suolo e protezione civile Gianpaolo Bottacin in occasione di una conferenza lo scorso 12 gennaio a Venezia.
“Si tratta di opere – ha commentato Bottacin – forse sono meno visibili di altre, ma che hanno contribuito a far diminuire l’indice di rischio in Veneto. Il rischio zero non esiste, ma il percorso, per quanto lungo, è stato intrapreso e i risultati ci sono.”
 
Come ha spiegato Bonaccin nel corso dell’evento, il Veneto sta proseguendo nella realizzazione dei bacini di laminazione, ma in generale per quanto riguarda gli interventi di mitigazione del rischio idraulico viene seguito un nuovo tipo approccio impostato secondo criteri scientifici legati all'indice di rischio, fattore risultante dalla combinazione di magnitudo e frequenza. Un metodo che la Regione ha suggerito anche al governo per l’assegnazione delle risorse statali.
 
Dal 2010, con tutte le risorse a disposizione, la Regione ha ultimato, o sta realizzando, 714 interventi che comprendono 12 bacini di laminazione, per oltre 300 milioni di euro e 702 interventi manutentivi di piccole medie dimensioni, soprattutto nei territori che maggiormente hanno subito i danni da alluvioni, per circa 500 milioni. Fra questi ci sono anche circa cento milioni di investimenti per la sicurezza del sistema idraulico-forestale.
 
L’assessore, parlando della grande attenzione per l’ambiente nella pianificazione regionale, ha sottolineato anche il ruolo della protezione civile, un sistema che in Veneto funziona e può contare sull’apporto di 16 mila volontari. Ora potrebbe essere messo a rischio da ipotesi governative di far diventare nazionale la gestione della protezione civile. “Noi procediamo per la nostra strada – ha detto Bottacin – e anche nel disegno di legge predisposto per innovare la legge veneta che risale ormai al 1984, puntiamo ad un sistema di protezione civile regionale. L’impostazione generale prevede due aspetti: la gestione delle emergenze, che viene organizzata sulla base di una preventiva individuazione dei possibili scenari di rischio, e la prevenzione”.

 

Dissesto Idrogeologico

Degrado ambientale dovuto principalmente all'attività erosiva delle acque superficiali, in contesti geologici naturalmente predisposti o per cause antropiche.

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