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Disaster manager: il ruolo del professionista della protezione civile secondo nuova norma UNI 11656

La norma UNI 11656 a supporto della figura professionale del Disaster Manager per delineare i requisiti specifici, le conoscenze, le responsabilità e le abilità nella prevenzione dei rischi e nella gestione delle emergenze causate da catastrofi naturali o antropiche. Tre i livelli di competenza, vediamo quali sono.

Disaster manager: figura non regolamentata trova un riferimento nella norma UNI 11656

A causa della frequenza e degli effetti dei cambiamenti climatici c'è sempre più necessità di figure professionali preparate in caso di scenari come inondazioni, tornado e altri fenomeni catastrofici. Tra le figure professionali non regolamentate c'è quella del Disaster manager, che opera in ambito della protezione civile. Questa mansione trova riferimento alla nuova norma UNI 11656.

La preparazione di questa figura professionale deve anticipare eventuali situazioni di emergenza e necessita di normazione e documenti a supporto. Come per esempio la recente norma sopracitata realizzata dalla commissione tecnica Sicurezza della società e del cittadino.

All'interno sono inseriti i requisiti rispetto all'attività professionale, i compiti, le responsabilità, le conoscenze in ottica di rispondere al Quadro Nazionale delle Qualificazioni (QNQ). Tali requisiti sono inoltre espressi in maniera tale da agevolare e contribuire a rendere omogenei e trasparenti, per quanto possibile, i relativi processi di valutazione della conformità.

Disaster Manager: chi è

Quando parliamo della figura del Disaster Manager si intende quel professionista in possesso delle conoscenze, abilità, autonomia e responsabilità, tali da consentire il supporto alle decisioni per la gestione manageriale delle attività connesse alla previsione e alla prevenzione dei rischi nonché alla gestione e al superamento delle emergenze derivanti dalle catastrofi naturali o causate dall’uomo, in funzione del grado di complessità dell’evento catastrofico e dell’organizzazione per la quale presta la sua opera.

Tre livelli di competenza

Esistono tre livelli di competenza del professionista definiti nella norma quali:

Livello I

  • Assicurare la gestione di una specifica funzione di previsione;
  • Contribuire all’attività manageriale e di coordinamento;
  • Partecipare alla programmazione delle opere strutturali di prevenzione;
  • Contribuire all’attività manageriale e di coordinamento per i piani di protezione civile;
  • Gestire specifiche attività connesse alla preparazione, gestione e valutazione di esercitazioni;
  • Coordinare, dal punto di vista manageriale, specifiche funzioni nell’ambito di emergenze;
  • Curare le attività propedeutiche alle dichiarazioni di stato di emergenza;
  • Partecipare alle attività necessarie a rimuovere gli ostacoli al ripristino delle condizioni di normalità.

Livello II

  • Garantire l’attività manageriale e di coordinamento per l’applicazione delle conoscenze;
  • Coordinare la gestione di una o più funzioni dell’organizzazione;
  • Sovrintendere alla programmazione delle opere strutturali di prevenzione;
  • Coordinare la realizzazione di piani di protezione civile;
  • Sovrintendere alla preparazione, gestione e valutazione di esercitazioni di protezione civile;
  • Presidiare, dal punto di vista manageriale, specifiche funzioni nell’ambito di emergenze;
  • Sovrintendere alle attività propedeutiche alle dichiarazioni di stato di emergenza;
  • Sovrintendere alle attività necessarie a rimuovere gli ostacoli al ripristino delle condizioni di normalità.

Livello III

  • Governare l’attività manageriale e di coordinamento per l’applicazione delle conoscenze;
  • Indirizzare la gestione dell’organizzazione nell’ambito dell’attività di prevenzione non strutturale;
  • Sovrintendere alla programmazione delle opere strutturali di prevenzione;
  • Dirigere la realizzazione di piani di protezione civile;
  • Fornire direttive per la preparazione, gestione e valutazione di esercitazioni di protezione civile;
  • Governare dal punto di vista manageriale, specifiche funzioni;
  • Delineare strategie per le attività propedeutiche alle dichiarazioni di stato di emergenza;
  • Fornire direttive per le attività necessarie a rimuovere gli ostacoli al ripristino delle condizioni di normalità.

Nella UNI 11656 sono inseriti i seguenti riferimenti normativi:

  • UNI CEI EN ISO/IEC 17024 Valutazione della conformità – Requisiti generali per organismi che eseguono la certificazione di persone;
  • CEN Guide 14 Common policy guidance for addressing standardisation on qualification of professions and personnel.

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