Direttiva EPBD IV "Case Green": il costo della transizione energetica e chi paga davvero?

Nuova Direttiva EPBD IV: come garantire prestazioni energetiche sostenibili per tutti i Paesi europei

Di seguito l'intervista della redazione di Ingenio a Ing. Vincenzo Corrado, Professore Ordinario di Fisica Tecnica Ambientale - Politecnico di Torino durante il 6° Congresso Nazionale ANIT (Associazione Nazionale per l'Isolamento Termico e Acustico) che si è tenuto i giorni 21-22 novembre 2024 presso Villa Quaranta a Ospedaletto di Pescantina (VR).

Il suo intervento si è focalizzato su "Sostenibilità sociale ed economica degli interventi di efficienza energetica". L'EPBD IV "Direttiva Case Green", pubblicata nel maggio 2024, rafforza i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici, sia quelli nuovi che quelli esistenti, e introduce una nuova metodologia comparativa per il calcolo dei livelli ottimali in termini di costi di tali requisiti, al fine di raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica entro il 2050.

La revisione della metodologia comparativa è un punto centrale della direttiva, poiché mira a garantire che i requisiti minimi di prestazione energetica siano economicamente sostenibili e tengano conto delle specificità nazionali, climatiche e tecnologiche.

La metodologia prevede il calcolo dei costi lungo il ciclo di vita degli edifici, considerando sia i costi iniziali di costruzione o ristrutturazione, sia i costi di gestione energetica, manutenzione e demolizione. Inoltre, tiene conto delle diverse tipologie di edifici, inclusi in quelli nuovi, quelli sottoposti a ristrutturazioni importanti e i singoli elementi edilizi, garantendo un approccio flessibile e al tempo stesso rigoroso per il miglioramento dell'efficienza energetica.

L'intervento ha così proposto un'analisi critica della nuova metodologia comparativa, che ha affrontato, tra gli altri, i temi dell'evoluzione futura del clima, della qualità dell'ambiente interno e del riscaldamento globale.

Direttiva Case Green: come garantire la sostenibilità economica e sociale degli interventi energetici accessibili a tutti?

"Quali strategie possono essere adottate per garantire la sostenibilità sociale ed economica degli interventi di efficienza energetica, rendendoli accessibili a tutti e integrandoli in una visione di lungo termine per il patrimonio edilizio?"

La nuova Direttiva "Case Green" sulla prestazione energetica in edilizia, pubblicata nel 2024, pone un forte accento sulla sostenibilità economica e sociale degli interventi di riqualificazione energetica.

L’obiettivo è ambizioso: decarbonizzare l’intero parco edilizio entro il 2050. Tuttavia, il nodo cruciale è capire chi sosterrà i costi di questa trasformazione, soprattutto considerando le fasce di popolazione più vulnerabili, che non sono in grado di finanziare autonomamente interventi di riqualificazione.

Questi temi sono centrali nella direttiva, ma manca una risposta chiara e definitiva, anche a causa delle molteplici incertezze in gioco. Da un lato, la determinazione dei costi è resa complessa dalla volatilità dei prezzi dell’energia e dall’imprevedibilità dei costi degli interventi. Dall’altro lato, la direttiva evidenzia la necessità di affrontare la vulnerabilità sociale e la povertà energetica, ma lascia ai singoli Paesi il compito di adottare le politiche più appropriate per sostenere le classi meno abbienti.

Pur sollevando più interrogativi che soluzioni, la direttiva richiama l’urgenza di affrontare questi problemi attraverso scelte politiche mirate e interventi strategici.