Direttiva acqua potabile, introdotti nuovi limiti per Pfas, cromo e colorati
Il decreto recentemente pubblicato in tema di acqua potabile stabilisce i requisiti da rispettare, le attività di monitoraggio da effettuare da parte dei gestori e inoltre definisce le sanzioni per il mancato rispetto dei parametri normativi.
Marco Nocivelli (Anima): "Raggiunto un traguardo importante, sia per tutta la filiera dell'acqua rappresentata da Anima che per il sistema paese"
Acqua potabile: definiti i requisiti minimi da rispettare e le attività di monitoraggio da effettuare da parte dei gestori
Il 6 marzo 2023 è stato pubblicato il Decreto Legislativo 23 febbraio 2023 n.18, "Attuazione della Direttiva UE 2020/2184 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano". Anima, in particolare con la sua associazione Aqua Italia e le associazioni Acism, Assopompe e Avr, ha lavorato a lungo al recepimento della direttiva collaborando con le istituzioni per definire la disciplina della qualità delle acque destinate al consumo umano.
Il testo della direttiva stabilisce i requisiti minimi che le acque potabili devono rispettare e le attività di monitoraggio che devono essere effettuate dai gestori idropotabili, dalle autorità ambientali e sanitarie; definisce le sanzioni per il mancato rispetto dei parametri normativi, nonché i requisiti minimi per i reagenti chimici e i materiali filtranti attivi e passivi da impiegare nel trattamento delle acque.
«Il recepimento della Direttiva UE 2020/2184 è un traguardo importante sia per tutta la filiera dell'acqua rappresentata da Anima, sia per il sistema paese» commenta il presidente di Anima Confindustria Marco Nocivelli. «Grazie all'impegno della federazione, che ha seguito tutti i passaggi della revisione della direttiva acqua potabile del 1998 e che ha portato alla nuova direttiva del 2020 e al suo recepimento nel 2023, siamo arrivati oggi a un risultato che tutela maggiormente la filiera e il consumatore finale.
L'esito del lavoro di Anima e delle sue associazioni è una legge che promuove un'acqua destinata al consumo umano di maggiore qualità per tutta la popolazione, con l'ausilio di strumenti moderni per tutelarla fino al punto di erogazione, valorizzando tutti gli interventi che consentono di incrementare il corretto consumo dell'acqua di rubinetto (una vera risorsa a km zero), nonché il risparmio e l'efficienza per le famiglie italiane».
In particolare, con il recepimento della direttiva vengono stabiliti nuovi limiti per le sostanze pericolose per la salute, tra cui Pfas, cromo e clorati; viene inoltre introdotta la rilevazione del parametro legionella sull'acqua fredda e viene posta attenzione alla qualità dei materiali e prodotti in contatto con acqua potabile come fonte di potenziale inquinamento. Tra i punti cardine della nuova legge vi è l'ampliamento di un approccio basato sulla valutazione del rischio e sulle misure volte a migliorare l'accesso all'acqua destinata al consumo umano, anche attraverso la promozione dell'acqua potabile con installazione di erogatori per gli edifici prioritari, quali aeroporti e stazioni, e per gli edifici pubblici.
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