Digitalizzazione e sicurezza in cantiere: un’opportunità per il sistema bilaterale delle costruzioni

Gestione e sicurezza in cantiere: quanto incide la digitalizzazione?

Non c’è dubbio che sempre più la digitalizzazione ha un’incidenza rilevante per quanto riguarda il cantiere, quello che vi avviene all’interno, l’attività che vi viene svolta, il modo in cui viene svolta, con tutte le implicazioni legate al mondo del lavoro, alla sicurezza, al rispetto delle regole.

Oggi attraverso strumenti e tecnologie sempre più innovative è possibile monitorare e prevenire riducendo drasticamente i rischi connessi. Su questi temi del resto cresce l’attenzione generale, delle committenze e anche delle imprese chiamate a dare risposte concrete dotandosi di strumenti in grado di dare garanzie. Cresce anche l’evoluzione normativa in concomitanza con la crescita di riferimenti culturali e di nuovi paradigmi destinati a diventare pratiche concrete come tutto ciò che oggi gira intorno agli obiettivi ESG, ovvero verso una sostenibilità ambientale, economica e sociale. E sicurezza e regolarità sono elementi di valore rispetto a questa dimensione. Ciò vale anche per enti come ad esempio le Casse edili.

Grazie alla "fence detection" oggi il controllo di ciò che accade in cantiere è immediato

Oggi tutti in cantiere vanno in giro con il cellulare in tasca e questo vuol dire che il sistema informativo di cantiere può sapere non solo se una data persona oggi è venuta al lavoro, ma anche dove si trova, in ogni momento e con la massima precisione. Questo fatto ci permette di implementare la “fence detection”, ossia il controllo che nessuno si trovi in aree pericolose o comunque sbagliate rispetto alle sue mansioni. Non solo, ma è immediatamente disponibile anche il rimedio: uno squillo ed un messaggio all’operatore interessato. Questo esempio riguarda la sostenibilità sociale del cantiere, ma se ne potrebbero fare molti altri sia sulla parte ambientale (recupero acque reflue, ottimizzazione dell’uso delle macerie da scavo, controllo delle polveri, etc.), e su quella economica (automazione dei SAL periodici, verifiche di congruenza fra progetto e costruito, etc.).

É bene ricordare altresì che i criteri premiali introdotti dal DM 312 del 2021 spingono le stazioni appaltanti a concedere punti extra nelle gare a chi garantirà poi di essere in grado di perseguire determinati obiettivi di sostenibilità, che rientrano quasi per intero fra gli esempi citati sopra.

Queste attività consentono di raccogliere una grande mole di dati che possono, se incrociati tra loro, offrire tante informazioni aggiuntive e consentono di guardare al mercato e alla relata edilizia in modo nuovo favorendo analisi e strategie.

Approccio digitale permette di creare dati misurabili e confrontabili

Certamente, infatti l’approccio digitale consente di creare dati misurabili e confrontabili. La proliferazione di questi dati ne rende però ancora più necessaria la condivisione e lo sfruttamento razionale. E qui entra in gioco la seconda parola chiave: Standardizzazione.

Intendo dire che la Pubblica Amministrazione ha di fronte una grandissima opportunità e responsabilità: se riesce a creare standard di riferimento per gli insiemi di dati che sta già cominciando a ricevere in formato digitale, potrà accrescerne enormemente la reale fruibilità e quindi l’efficienza dei propri processi amministrativi.

Si pensi ad esempio al cosiddetto epermit, cioè l’obiettivo di automatizzare il rilascio dei permessi per costruire, che sarà molto più facilmente realizzabile se i progettisti avranno un ambiente di progetto BIM già predisposto e standardizzato secondo criteri predefiniti dal Comune destinatario, o al Portale Nazionale delle Costruzioni, che dovrebbe consentire di rendere disponibili sul web i cataloghi di tutti i produttori di componenti per l’edilizia, già in formato BIM e completi di schede tecniche conformi alle norme UNI. Il lavoro che attende la PA è grande, ma lo sono anche la posta in gioco e i ritorni attesi.

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Da molti anni, One Team dedica la sua attenzione sia al settore industriale che a quello della ricerca scientifica, concentrandosi sulle questioni legate al BIM. Attraverso la collaborazione con i propri clienti, One Team ha istituito un sistema di lavoro completo che ha guidato molte aziende verso l'adozione stabile e strutturata delle nuove metodologie BIM. Il Metodo One Team, sviluppato e perfezionato nel corso degli anni, ha permesso di gestire con successo oltre 300 progetti.

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Grazie alle diverse competenze presenti all'interno della struttura e nell'ambito delle attività di implementazione BIM, One Team si è specializzata nella consulenza per:

• Redazione di Capitolati Informativi e documenti di gara: mediante un'analisi con il committente per definire i requisiti informativi, la predisposizione del Capitolato Informativo e le attività di verifica.

• Sviluppo di oGI/pGI per la partecipazione a gare di lavori e/o servizi: One Team fornisce ai propri clienti un supporto costante nella redazione di tutta la documentazione tecnica e accompagna il cliente nella gestione del progetto, garantendo la qualità del flusso informativo.

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