Digitalizzazione delle linee guida ponti: nasce il BMS INBEE

Verrà creata anche una banca dati digitale di tutti i ponti e viadotti italiani 

Le “Linee Guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti” impongono la graduale transizione verso una gestione digitale del ciclo di vita delle infrastrutture.

In più punti, infatti, le Linee Guida impongono “l’adozione progressiva di modelli informativi dell’infrastruttura, ovvero l’insieme di contenitori di informazione strutturata e non strutturata […] che consentono una gestione efficace e trasparente del cespite attraverso l’utilizzo di ambienti di condivisione dati e piattaforme interoperabili dei dati” anche al fine di creare “progressivamente una banca dati digitale aperta di tutti i ponti e viadotti, da rendere disponibile ai competenti uffici del Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti” (Linee Guida, §1.6 - MODELLI INFORMATIVI).

Il processo di digitalizzazione del patrimonio infrastrutturale italiano, oggi in atto, si snoda attraverso una scelta graduale di modelli informativi da parte di tutti gli Enti Gestori. Un esempio sono i BMS (Bridge Management System), che rivestono un ruolo fondamentale, in quanto sono software che permettono di creare un inventario delle opere, di archiviare in modo accurato grandi quantità di dati e la loro istantanea elaborazione, con lo scopo di ottenere degli indicatori che possano supportare l’Ente Gestore nelle decisioni che riguardano le strategie per la sorveglianza delle infrastrutture.

Il primo BMS per la gestione del patrimonio infrastrutturale

È negli Stati Uniti che, a partire dagli anni ’90, viene promosso l’uso dei BMS digitali: una forte e prematura spinta, questa, verso una digitalizzazione di massa dei dati. Questo ha portato, nel tempo, ad avere a disposizione un inventario delle opere ricco a livello federale , sulla base del quale viene rilasciato un report di valutazione complessiva del patrimonio infrastrutturale  ogni 4 anni.

Inoltre, l’avvento di Internet, l’incremento delle metodologie di elaborazione dei Big Data, associato anche all’evoluzione della tecnologia ed all’aumento della potenza di calcolo dei computer, ad oggi consente di sviluppare strumenti digitali flessibili ed evoluti. I BMS nati fino ad ora sono proprietari e sono sviluppati principalmente all’interno di grandi gestori di patrimoni infrastrutturali. Tuttavia, con l’avvento delle Linee Guida Ponti si è rivelato indispensabile avere una diffusione capillare ed open anche per i gestori più piccoli e per gli ispettori.

La nascita di INBEE

È in questo contesto che nasce INBEE: la web platform che permette di digitalizzare gratuitamente le Linee Guida Ponti. Com’è fatta INBEE? Quali sono le sue principali peculiarità?

Compatibilità con le Linee Guida. INBEE è totalmente in conformità alle Linee Guida. Gli strumenti messi a disposizione dalla normativa (i.e. schede di livello 0, schede descrittive di livello 1, schede di difettosità per i rilievi del degrado e schede difettologiche di descrizione del degrado) sono stati meticolosamente digitalizzati e, inoltre, sono stati attentamente implementati gli algoritmi che sono alla base del calcolo delle Classi di Attenzione.

Interfaccia intuitiva. La presenza di un’interfaccia intuitiva e la presenza di “INFO”, contenenti riferimenti normativi utili e descrizioni di dettaglio dei dati richiesti, agevola l’inserimento di dati e informazioni nel BMS. L’indicazione della percentuale di completamento dell’inserimento dei dati, inoltre, è utile per avere sempre sotto sorveglianza lo stato di avanzamento dei lavori.
Raccolta dati in-situ. “La compilazione delle schede può essere eseguita mediante terminali elettronici/digitali (es. tablets, palmari, smartphones, etc.) gestiti dal BMS” (Linee Guida § 7.4.1 - ISPEZIONI ORDINARIE). Grazie all’App mobile le attività in situ sono ottimizzate: ciò consente di raccogliere i dati direttamente sul campo e di elaborarli in tempo reale. Una volta in ufficio, quindi, non resta che consultare i risultati.

Aggiornamenti normativi. Le Linee Guida, adottate per la prima volta nel 2020 con D.M. n. 578, hanno già subito degli aggiornamenti. INBEE garantisce l’aggiornamento degli algoritmi di calcolo di pari passo con lo sviluppo della normativa. Pertanto, una volta inseriti i dati nel BMS, le Classi di Attenzione e gli indicatori verranno ricalcolati in automatico e sono subito resi disponibili senza dover inserire nuovamente i dati.

Data filtering. INBEE permette di impostare opportuni filtri, che permettono agli utilizzatori di navigare più agilmente all’interno del patrimonio infrastrutturale già digitalizzato. Infatti, tutte le informazioni raccolte ed archiviate nel BMS, come fotografie, report e documentazione progettuale, devono poter essere agevolmente reperite. Con INBEE è possibile, per esempio, eseguire una ricerca tra i ponti scegliendo solo quelli a cui è associato uno specifico valore della Classe di Attenzione o che hanno una determinata caratteristica (numero di campate, lunghezza totale, etc…).

Data visualization. Per una lettura rapida ed intuitiva, INBEE mette a disposizione la visualizzazione dei dati, aggregati attraverso grafici adeguati. Inoltre, la piattaforma permette di geolocalizzare su mappa, ciascuno dei ponti digitalizzati all’interno del BMS, a cui sono associate informazioni inerenti, per esempio, lo stato di conservazione o la Classe di Attenzione: dati fondamentali per avere una visione complessiva del patrimonio infrastrutturale gestito.

Esportazione dei dati. INBEE permette di esportare i dati inclusi nel database del BMS in una forma strutturata, attraverso il download di csv compatibili con AINOP (Archivio Informativo Nazionale delle Opere Pubbliche) e pronti per essere inviati alla banca dati del Ministero.
Infine, esportare i dati in questo formato permette, ad un utilizzatore avanzato, di elaborarli a seconda delle proprie necessità.

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