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DIGITALE: le competenze degli ingegneri a disposizione dell’AgID

Il CNI pone le basi per una proficua collaborazione con AgID.

Il CNI pone le basi per una proficua collaborazione con AgID.
Sul tavolo numerose proposte per la crescita digitale del Paese.

In occasione di un recente incontro, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha proposto all’Agenzia per l’Italia Digitale una piattaforma di collaborazione, mettendo a disposizione le competenze degli ingegneri italiani e le peculiarità del sistema ordinistico.
 

Zambrano: “La collaborazione con il CNI può essere un contributo prezioso per l’AgID che può attingere alle competenze degli ingegneri per ciò che attiene gli aspetti immateriali, oltre ai diversi settori materiali”.  

Nei giorni scorsi si è tenuto un importante incontro tra una delegazione del Consiglio Nazionale degli Ingegneri e l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), rappresentata dal Dr.Claudio Celeghin, Direttore della Comunicazione e delle Relazioni Esterne. In occasione dell’incontro il CNI ha sottoposto una serie di proposte di collaborazione con AgID che sono state accolte con favore ed entusiasmo. 

“Già da tempo – ha dichiarato Armando Zambrano, Presidente del CNI – facciamo parte della Coalizione per le competenze digitali ed offriamo la nostra disponibilità a partecipare al comitato tecnico scientifico e a tutti i tavoli e gruppi di lavoro nei quali siano necessarie competenze nel settore dell’ingegneria dell’informazione. In questo senso, riteniamo che la collaborazione con il CNI rappresenti un contributo prezioso per l’AgID, la quale può attingere alle competenze degli ingegneri non solo per ciò che attiene gli aspetti immateriali, come l’informatica, ma anche nei diversi settori materiali, tra cui quelli di maggiore interesse per l’Agenzia. La peculiarità del sistema ordinistico, infatti, permette la circolazione di idee nonché la condivisione di practices e di esperienze professionali”. 

Già 90 Ordini provinciali sui 106 complessivi – ha aggiunto Zambrano - hanno previsto delle commissioni specifiche sull’ingegneria dell’informazione, che si coordinano con un network nazionale, in cui è possibile catalizzare, e mettere a fattore comune con AgID, gruppi e tavoli di lavoro su temi specifici”. 

Gli ingegneri hanno sottolineato come siano diversi gli ambiti nei quali il loro contributo può tornare utile a AgID, quali ad esempio i settori delle Opere Pubbliche e dell’ICT. Quanto alle competenze digitali e alla formazione, il CNI può fornire un supporto importante alla crescita digitale del Paese ed alla certificazione delle competenze, servendosi del supporto di organizzazioni “satellite”, quali la Scuola Superiore di Formazione per l’Ingegneria e l’Agenzia per la Certificazione delle competenze professionali (CERT-ING). In ambito normativo, poi, l’apprezzabile ed autorevole presenza del CNI può aiutare a definire il quadro delle norme tecniche di riferimento, di concerto e in sinergia con UNI e AgID.

Il CNI ha sottolineato anche come l’esperienza ingegneristica possa essere preziosa anche per gli obiettivi di AgID in relazione alla nuova tendenza che impone di procedere alla valutazione delle proposte economicamente più convenienti per l’erario pubblico, con riferimento anche all’intero ciclo vita del prodotto. Quanto alle valutazioni e ai pareri, infine, il CNI ed il sistema ordinistico possono agevolare e supportare il lavoro dell’AgID, ad esempio rispetto alla redazione di schemi di contratto per l’acquisto di beni e servizi informatici e telematici. In tale ambito, in particolare, il CNI sta valutando di pianificare la creazione di una sezione dedicata all’Ingegneria dell’Informazione all’interno del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.