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Dichiarazione di successione: quali bug permangono nel modello telematico 2020?

Aggiornamento 2020 al modello telematico di dichiarazione di successione in vigore dal 21 ottobre u.s. Tra gli errori riscontrati vi è l'anomalia relativa all’inserimento dei terreni non edificabili.

Dal 21 ottobre 2019, è stata introdotta una nuova versione del modello telematico di dichiarazione, obbligatoria per tutti i contribuenti dal 20.12.2019, purtroppo però non privo di ulteriori problemi e bug. Alcuni problemi sono stati risolti ma altri creati ex novo. 

dichiarazione di successione mediante modello telematico

Aggiornamento 2020 al modello telematico di dichiarazione di successione in vigore dal 21 ottobre 2019 

Dopo anni di rinvii e attese, è uscito, in data 21 ottobre u.s., il provvedimento della Agenzia delle Entrate che modifica il nuovo modello di dichiarazione di successione, le istruzioni per la sua compilazione e le specifiche tecniche, sia dei software di compilazione che del software di controllo della Agenzia, “colpevole”, in questi mesi, di alcuni bugs e blocchi che non permettevano l’invio telematico di pratiche successorie in realtà del tutto corrette.

PER APPROFONDIRE Nuovo modello di dichiarazione di successione: le ultime modifiche dell’Agenzia delle Entrate

Da un lato è giunto subito un plauso all’amministrazione finanziaria da parte della comunità di operatori e professionisti che si trovano, da tre anni a questa parte, a lottare contro i bugs del modello telematico; dall’altro lato però si sono subito riscontrate altre nuove incongruenze, create con quello stesso provvedimento che tendeva a risolvere quelle fino ad allora rilevate. 

I minimi di imposta: problema creato e risolto (con aggravio del contribuente)

Nell’intervenire sulle specifiche tecniche del modello con il provvedimento del 21.10.19, l’Agenzia ha stabilito che la quota di imposta ipotecaria e catastale da calcolare in misura proporzionale dovrà essere arrotondata al minimo (ovvero € 200,00 ciascuna) anche in caso di presenza di imposta fissa magari su un immobile “prima casa” o altro immobile agevolato in uno degli altri righi di calcolo dedicati alle stesse imposte.

Ne consegue che in una successione con un immobile soggetto a imposta proporzionale e uno a imposta fissa il minimo di imposta sarà sempre 800 euro (400 per ipotecaria e 400 per catastale, a prescindere dall’effettivo valore calcolato proporzionalmente che invece potrebbe essere di gran lunga inferiore). 

Trattasi di un aggravio di imposta duro da digerire per i contribuenti, soprattutto in assenza di alcun provvedimento fiscale di modifica e anzi essendo stato effettuato scavalcando i provvedimenti e le circolari attualmente in vigore, non da ultima la Circolare Agenzia delle Entrate del 7 maggio 2001, n. 44/E. 

Unica possibilità di superare l’empasse creata dall’errore era la facoltà di usare, per i 60 giorni di moratoria concessi dall’Agenzia la vecchia versione del modello e dei software collegati (possibilità peraltro impossibile per chi usava il software della Agenzia, ormai aggiornato). Nel frattempo comunque, il 14 novembre u.s. è uscita una nuova modifica al modulo di controllo (versione 2.0.1. in sostituzione della 2.0.0 del 21 ottobre) che eliminava il problema (più volte segnalato all’Agenzia). 

Terreni non edificabili: l'intervento del 14 novembre 2019 inserisce un nuovo problema

Clamorosamente, con il provvedimento teso a risolvere il problema sui minimi di cui si è detto, si è introdotto un nuovo errore, questa volta a favore del contribuente!
L’anomalia riguarda l’inserimento dei terreni non edificabili.

  • Con il modello 2.0.0.si era chiarito che essi, qualora di valore inferiore ai minimi di imposta, dovessero essere indicati a valore fiscale (con una ripartizione 2/3 e 1/3); 
  • Con il modello 2.0.1. invece si è impostato un errore che fa si che nelle successioni con solo terreni non edificabili, a prescindere dal loro valore, viene sempre applicato il minimo di imposta. 

Quindi o valore fiscale o imposte 200 e 200, anche per terreni di valore importante (problema successivamente risolto dalla Agenzia solo parzialmente, per chi utilizza il modulo di controllo esterno al desktop telematico). 

La sfida del professionista: essere sempre aggiornato alle ultime novità introdotte 

Certo è che in una situazione come questa, in cui il modello è un “work in progress” che necessita di continui interventi e modifiche, il professionista delle successioni si trova davanti a una sfida importante: da un lato essere sempre aggiornato alle ultime novità introdotte, dall’altro saper riconoscere eventuali errori e blocchi dell’Agenzia (magari in contrasto con circolari e risoluzioni già emanate). 

Questo problema non si pone per gli utilizzatori del software DE.A.S. della società Geo Network srl, che assiste il professionista in questa giungla di novità operative, offrendo, ove possibile, anche soluzioni ai blocchi della Agenzia, e rendendo sempre disponibile la versione di modello, calcoli e specifiche tecniche più aggiornata. Il software è l’unico che viene aggiornato in tempo reale: da ultimo gli aggiornamenti al tasso di interesse legale e alle tabelle per il calcolo del valore dell’usufrutto, modificati, con decorrenza 1 gennaio 2020 dal Ministero Ecofin e già acquisiti nella versione di DEAS 2020, in offerta fino al 26 Gennaio 2020 a soli € 255,00 + IVA.

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