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Depurazione, trattamento e riciclo: il nesso tra acqua, energia e carbonio, CONVEGNO a Verona

Depurazione, trattamento e riciclo: il nesso tra acqua, energia e carbonio, CONVEGNO a Verona

CONVEGNOOPEN. Ingegneri aperti alla città

Progetti pilota, best practices e impianti dimostrativi nell’intervento di Diego Rosso, veronese, docente alla Irvine UniversityCalifornia

Verona, martedì 11 aprile ore 17, Magazzino 1 - via Santa Teresa 12

Da Verona alla California per studiare e mettere a punto tecnologie innovative in grado di migliorare l’uso efficiente delle risorse idriche, attraverso un trattamento intelligente delle acque reflue che salvaguardi salute pubblica e qualità ambientale. 

Ne parlerà domani Diego Rosso,veronese, professore associato del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale alla “Henry Samueli School of Engineering” della Irvine University in California dove dirige il Water Energy Nexus Center nell’ambito del convegno: “Depurazione, trattamento e riciclo: il nesso tra acqua, energia e carbonio”, in programma alle ore 17 nella sede dell’Ordine degli Ingegneri in via Santa Teresa 12.

Una laurea in ingegneria chimica all’Università di Padova nel 2002, un mastere un dottorato di ricerca in ingegneria civile all’Università UCLA a Los Angeles, il prof. Diego Rosso studia dal 2000 il nesso tra acqua, energia e carbonio nei processi di depurazione, trattamento e riciclo delle acque con particolare riferimento alle problematiche connesse all’efficienza di aerazione, l’impronta energetica e di carbonio e la produzione ed emissione di gas serra da impianti di depurazione. 

Nel suo intervento saranno presentate misurazioni e modelli condotti sul campo in diverse aree del mondo - in questi anni ha testato impianti in tutti gli Stati Uniti, Canada, Australia, Austria e Arabia Saudita - e saranno illustrati gli effetti delle variazioni quotidiane di immissione e le caratteristiche di processo con particolare riguardo alla produzione di energia e ai costi.
Proprio il tema della “Wastewater”, cioè le acque reflue - quelle che dagli impianti di depurazione civili e industriali vengono scaricate nei corpi d’acqua - è stato al centro della Giornata mondiale dell’acqua indetta dall’Onu e celebrata il 22 marzo scorso. 
L’Italia, sia pure con “macchie di eccellenza”, paga un gap infrastrutturale del settore idrico rispetto al contesto europeo: acquedotti vecchi da un lato con il 60% delle infrastrutture messo in posa oltre 30 anni fa - delle quali il 25% con più di 50 anni - e una depurazione “assente” dall’altra per l’11% dei cittadini con danni per l’ambiente, per i fiumi e per i laghi. 

Diventa sempre più indispensabile attuare quella “economia circolare” che sappia mettere in rete centri di ricerca, istituzioni, enti di gestione e distribuzione perché si faccia squadra nel lavorare a una gestione intelligente dell’efficienza energetica nella gestione delle acque reflue, sfruttandone il potenziale di riconversione, ottimizzazione, riduzione e recupero; puntare sul trattamento completo delle acque reflue, migliorare la distribuzione e l’uso finale delle risorse idriche; saper quantificare e gestire le emissioni di gas serra scaturiti da questi processi di depurazione per la salvaguardia ambientale. Sfruttare cioè le sinergie produttive tra i sistemi idrici ed energetici per aumentare l’informazione e l'educazione di tutti i fruitori e promuovere l'uso sicuro e produttivo delle risorse idriche non tradizionali. 

Il convegno prevede Crediti Formativi per Ingegneri partecipanti.

L’appuntamento rientra nel calendario #OPEN6 “INNOVISIONI”, tutti gli incontri sono pubblici. Il programma al sito: www.ingegneriverona.it

 

 

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