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Decreto PNRR 2024: per la Transizione 5.0 digitale e green delle imprese 6.3 miliardi di euro

Il MIMIT lancia il progetto Transizione 5.0: in totale, sono previsti 6,3 miliardi per la sfida green e digitale delle imprese (13 miliardi nel biennio 2024-2025) per investimenti in digitalizzazione e transizione green (progetti che comportino una riduzione dei consumi energetici) attraverso un innovativo schema di crediti d'imposta.

Attenzione alla Transizione 5.0 del Decreto PNRR Quater (o 2024) perché riguarda potenzialmente tutte le imprese italiane: voluto fortemente dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, l'articolo 38 del DL 19/2024, recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, prevede risorse pari a 6,3 miliardi di euro, che si aggiungono ai 6,4 miliardi già previsti dalla legge di bilancio, per un totale di circa 13 miliardi nel biennio 2024-2025 a favore della transizione digitale e green delle imprese italiane.

 

Transizione 5.0: progetti con riduzione di consumi energetici e investimenti in nuovi beni strumentali

Il piano prevede incentivi per le imprese residenti e le organizzazioni stabili nel territorio, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico, dalla dimensione e dal regime fiscale.

Le agevolazioni sono rivolte a coloro che effettuano nuovi investimenti in strutture produttive nel periodo 2024-2025 nell'ambito di progetti di innovazione che comportino una riduzione dei consumi energetici.

Inoltre, saranno ammessi anche investimenti in nuovi beni strumentali necessari all'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e spese per la formazione del personale dipendente finalizzate all'acquisizione o al consolidamento di competenze nelle tecnologie per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi.

In definitiva, saranno agevolati gli investimenti in beni materiali e immateriali, purché si raggiunga una riduzione dei consumi energetici dell'unità produttiva pari almeno al 3% (o al 5% se calcolata sul processo interessato dall'investimento).

Da sottolineare che sono agevolabili anche:

  • gli investimenti in beni materiali nuovi strumentali all'esercizio d'impresa finalizzati all'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all'autoconsumo, a eccezione delle biomasse, compresi gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta;
  • le spese per la formazione del personale previste dall'articolo 31, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, finalizzate all'acquisizione o al consolidamento delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi, nel limite del 10% degli investimenti effettuati nei beni.


Credito di imposta: i dettagli

Alle aziende verrà concesso un credito d'imposta automatico, senza alcuna valutazione preliminare, senza discriminazioni legate alle dimensioni dell'impresa, al settore di attività o alla sua localizzazione.

Il credito d'imposta è concesso in base alle seguenti percentuali:

  • 35% del costo per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • 15% per gli investimenti oltre i 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro;
  • 5% per gli investimenti oltre i 10 milioni fino a un massimo di 50 milioni di euro per anno per impresa beneficiaria.

Nel caso di investimenti realizzati attraverso contratti di locazione finanziaria, il costo sostenuto dal locatore per l'acquisto dei beni è considerato.

Sono previsti inoltre aumenti delle percentuali sopracitate in determinati casi (che possono comportare il 40, 20 o 10% a seconda dei casi).

In definitiva, il credito d'imposta è calcolato in percentuale al costo degli investimenti, variando a seconda della grandezza dell'impresa e della percentuale di riduzione dei consumi energetici conseguibile.

La riduzione dei consumi è misurata annualmente rispetto agli esercizi  precedenti e, per le nuove imprese, in base a uno scenario controfattuale.

 

Certificazioni e controlli: per prende l'agevolazione serve una valutatore indipendente

Per accedere al beneficio, le imprese devono presentare documentazione certificata da un valutatore indipendente.

Tale certificazione attesta sia la riduzione prevista dei consumi energetici prima degli investimenti (ex ante) che l'effettiva realizzazione degli stessi (ex post).

L'agevolazione è subordinata a controlli effettuati dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), che verifica il rispetto dei requisiti tecnici e dei presupposti.

 

Utilizzo e monitoraggio del credito d'imposta

Il credito d'imposta può essere utilizzato solo in compensazione, secondo modalità telematiche.

Gli importi non utilizzati entro il 31 dicembre 2025 possono essere riportati avanti e utilizzati in cinque quote annuali.

Il credito d'imposta non può essere ceduto o trasferito e non concorre alla formazione del reddito o della base imponibile.

 

Sanzioni e Recupero

In caso di cessione dei beni agevolati a terzi o mancato esercizio dell'opzione per il riscatto, il credito d'imposta è ridotto e eventuali importi già utilizzati devono essere restituiti entro un termine specificato.

Il recupero è effettuato dal Gestore dei Servizi Energetici, il quale, in caso di contestazione, diventa litisconsorte necessario nei giudizi tributari.


IL DECRETO PNRR 2024 (PNRR-QUATER) E' SCARICABILE IN ALLEGATO PREVIA REGISTRAZIONE AL PORTALE

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