Decreto FER-X, ecco la bozza: nuovi meccanismi di supporto per le energie rinnovabili

Il Ministero dell'Ambiente sta mettendo a punto il nuovo Decreto Fer-X, un provvedimento - per il quale è disponibile una nuova bozza - che prevede, in attuazione degli art.6 e 7 del d.lgs. 199/2021, un sostegno alla produzione 'alternativa' di energia, cioè attraverso fonti rinnovabili, in virtù dell'obiettivo di decarbonizzazione previsto per il 2030.

Sul tema, si è di recente espresso anche il Ministro della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto, che a Rimini, in occasione della diciassettesima edizione di “Key Energy”, ha fatto il punto sui principali strumenti di sviluppo e incentivazione delle energie rinnovabili.

Energie rinnovabili: tra Decreto FER-2 e FER-X

“E’ in dirittura d’arrivo dalla Commissione europea il decreto Fer 2”, ha detto Pichetto, che ha ricordato anche l’interlocuzione in corso sul Fer-X, “che riguarda anche tutte le modalità di produzione moderna di energia”.

Su quest’ultimo provvedimento, il Ministro ha auspicato che “il punto di equilibrio arrivi al più presto possibile”.

Tra i temi affrontati da Pichetto nel corso del suo intervento, anche le Comunità Energetiche Rinnovabili, che Pichetto ha definito “un’opportunità culturale che cambierà la mentalità”, rendendo il cittadino “da consumatore a produttore”, ma anche per “creare le condizioni di competitività e vantaggio in un Paese ricco di borghi” come l’Italia.

Decreto FER-X: le coordinate della bozza

Dalla bozza datata 1° marzo 2024, si evince come il provvedimento stabilisca le modalità e le condizioni in base alle quali possono accedere al meccanismo di supporto questo tipo di impianti:

• a) solari fotovoltaici (45 GW totali nel quinquiennio, 21 mesi per la realizzazione);
• b) eolici (16,5 GW, 34 mesi);
• c) idroelettrici (0,63 GW, 54 mesi);
• d) di trattamento di gas residuati dai processi di depurazione (0,02, 54 mesi).

NB - In caso di rifacimenti, l'eolico avrà a disposizione 19 mesi, l'idroelettrico 39 e i gas da depurazione 27, mentre i termini sono allungati di 6 mesi per gli impianti delle PA.

Il decreto "cesserà di applicarsi il 31 dicembre 2028 ovvero, per gli impianti di potenza inferiore o uguale a 1 MW, fino alla data in cui è raggiunto un contingentedi potenza finanziata pari a 5GW, qualora tale data risulti anteriore rispetto al termine del 31/12/2028".

Il provvedimento specifica anche che accedono ai meccanismi di supporto gli impianti a fonti rinnovabili avviati succesivamente alla data di entrata in vigore del decreto, in possesso dei requisiti DNSH (tutela ambientale) e quelli di cui all'Allegato 2 del decreto stesso.

I requisiti per l'accesso al supporto del decreto FER-X

Non solo.

Accedono al supporto, a seguito di partecipazioni a procedure competitive (che saranno bandite dal GSE nel quinquiennio 2024-2028), in cui vengono messe a disposizione, periodicamente, determinati contingenti di potenza, gli impianti a fonti rinnovabili di potenza superiore a 1 MW che rispettano i seguenti requisiti:

• a) possesso di titolo abilitativo alla costruzione e all'esercizio dell'impianto (inclusi i titoli concessori);
• b) preventivo di connessione alla rete elettrica accettato in via definitiva;
• c) conformità ai requisiti prestazionali e alle norme nazionali e unionali sul DNSH;
• d) possesso di dichiarazione di un istituto bancario che attesti la capacità finanziaria ed economica del sogetto partecipante in relazione all'entità dell'intervento.

LA BOZZA DEL DECRETO FER-X (NON ANCORA IN VIGORE) E' SCARICABILE IN ALLEGATO PREVIA REGISTRAZIONE AL PORTALE.