Decreto FER 2: incentivi per impianti a fonti rinnovabili fino al 2028
Il 13 agosto 2024 è entrato in vigore il DL del MASE 19 giugno 2024, noto come Decreto FER 2,che prevede incentivi per l’innovazione e la riduzione dell’ impatto ambientale e territoriale.
Incentivi per l'innovazione: sostegno alla produzione di energia rinnovabile per una decarbonizzazione sostenibile
Il decreto FER 2 (DL MASE 19 giugno 2024) ha l'obiettivo di promuovere la produzione di energia elettrica attraverso impianti alimentati da fonti rinnovabili innovative.
Questi impianti, caratterizzati da costi di generazione elevati, potranno beneficiare di incentivi mirati, fondamentali per accrescere la loro competitività nel mercato energetico e contribuire al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione fissati per il 2030.
Il decreto prevede specifiche modalità e condizioni che devono essere soddisfatte per permettere l'accesso agli incentivi.
Le tecnologie ammissibili includono impianti alimentati da biogas e biomasse, impianti solari termodinamici, geotermoelettrici, eolici offshore, fotovoltaici floating, sia offshore che su acque interne, e impianti che sfruttano l'energia mareomotrice, il moto ondoso e altre forme di energia marina.
Questi impianti, oltre a dover presentare caratteristiche innovative, devono anche garantire un ridotto impatto ambientale e territoriale. In questo modo, il decreto non solo sostiene la transizione energetica, ma promuove anche un utilizzo sostenibile delle risorse naturali.
Scadenze decreto FER 2: adeguamento entro il 31 dicembre 2028
La validità del decreto FER 2 è limitata nel tempo: cesserà di applicarsi il 31 dicembre 2028. Pertanto, è fondamentale che le entità interessate si adeguino rapidamente alle nuove normative entro tale scadenza, per poter beneficiare degli incentivi previsti.
Requisiti e normative per l'accesso agli incentivi per impianti a fonti rinnovabili
Il decreto stabilisce i requisiti per accedere alle procedure competitive per impianti a fonti rinnovabili. Gli impianti devono:
- possedere un titolo abilitativo;
- possedere un preventivo di connessione alla rete elettrica;
- rispettare requisiti ambientali e prestazionali.
Sono previsti limiti di potenza per diverse tipologie di impianti, come biogas (max. 300 kW) e biomasse (max. 1000 kW).
Gli impianti eolici off-shore devono rispettare specifiche distanze dalla costa.
Le imprese in difficoltà e quelle soggette a divieti specifici non possono accedere agli incentivi e neanche gli impianti che iniziano la realizzazione prima della graduatoria.
Infine, chi accede agli incentivi può rinunciarvi, ma deve restituire quanto ricevuto fino a quel momento.
L’ impatto del decreto FER 2 sulle energie rinnovabili
Il decreto segna un passo significativo verso un futuro energetico sostenibile, favorendo l'adozione di tecnologie rinnovabili innovative. Grazie agli incentivi stabiliti, il settore delle energie rinnovabili potrà affrontare le sfide legate alla competitività e al rispetto degli obiettivi di decarbonizzazione, contribuendo così a un ambiente più sano per le generazioni future.
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