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Decreto emergenza alluvione Emilia-Romagna: novità per appalti urgenti e proroga Superbonus case unifamiliari

Il nuovo provvedimento per l'emergenza alluvione, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, innalza da 200 a 500 mila il tetto per l'utilizzo delle procedure emergenziali, che consentono di assegnare appalti senza gara e in maniera semplificata.

L'emergenza che ha colpito l'Emilia-Romagna lascia dietro di sè danni incalcolabili, che il Governo intende 'combattere' col decreto-legge 61/2023 del 1° giugno, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.127 del 1° giugno, "Interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023".

All'interno del testo ci sono alcune misure che interessano gli appalti, il Superbonus e i professionisti.

Vediamole.

Adempimenti e versamenti tributari sospesi

Il provvedimento dispone la sospensione, dal 1° maggio 2023 al 31 agosto 2023, dei termini relativi agli adempimenti e versamenti tributari e contributivi, inclusi quelli derivanti da cartelle di pagamento, in scadenza a partire dal 1° maggio.

La sospensione vale per gli adempimenti verso le amministrazioni pubbliche previsti a carico di datori di lavoro, di professionisti, di consulenti e centri di assistenza fiscale che abbiano sede o operino nei territori coinvolti dagli eventi alluvionali, anche per conto di aziende e clienti non operanti nei territori stessi.

Superbonus: fine lavori prorogata al 31 dicembre 2023

Si dispone inoltre il differimento al 31 dicembre 2023 del termine per l’ultimazione degli interventi effettuati sulle case unifamiliari ubicate nei territori interessati, ai fini del Superbonus 110%.

Si tratta della scadenza per l'ultimazione degli interventi sugli edifici unifamiliari, la cui scadenza sarebbe al 30 settembre 2023 (ovviamente a condizione che, entro il 30 settembre 2022, sia stati effettuato almeno il 30% dei lavori).

Nuovo Codice Appalti subito operativo: appalti semplificati fino a 500 mila euro e novità per l'affidamento diretto

Il decreto inoltre anticipa l'entrata in vigore dell’articolo 140 del nuovo Codice degli appalti (d.lgs. 36/2023), relativo alle “procedure in caso di somma urgenza e di protezione civile”, che prevede la possibilità di "disporre l’immediata esecuzione dei lavori entro il limite di 500.000 euro o di quanto indispensabile per rimuovere lo stato di pregiudizio alla pubblica e privata incolumità".

In pratica, la disposizione innalza da 200 a 500 mila il tetto per l'utilizzo delle procedure emergenziali, che consentono di assegnare appalti senza gara e in maniera semplificata.

Nel dettaglio, l'art.140 stabilisce che in determinate cirocstanze di emergenza il RUP può "disporre la immediata esecuzione dei lavori entro il limite di 500.000 euro o di quanto indispensabile per rimuovere lo stato di pregiudizio alla pubblica e privata incolumità".

In tal senso, è possibile altresì disporre "l'immediata acquisizione di servizi o forniture entro il limite di quanto indispensabile per rimuovere lo stato di pregiudizio alla pubblica e privata incolumità e, comunque, nei limiti della soglia europea".

Inoltre, sarà possibile in via eccezionale utilizzare l'affidamento diretto anche sopra la soglia dei 500 mila euro, anche se solamente "per un arco temporale limitato, comunque non superiore a trenta giorni e solo per singole specifiche fattispecie indilazionabili".

Lavoratori autonomi: indennità 3.000 euro

Il provvedimento dispone anche lo stanziamento di 298 milioni di euro per l’introduzione di un’indennità una tantum, fino a 3.000 euro, in favore dei collaboratori coordinati e continuativi, dei titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale e dei lavoratori autonomi, che abbiano dovuto sospendere l’attività a causa degli eventi alluvionali.

L'indennità è riconosciuta ed erogata dall'INPS, a domanda adeguatamente documentata, nel limite di spesa complessivo pari a 253,6 milioni di euro per l'anno 2023.

Il perimetro: per quali territori valgono queste disposizioni?

La delibera del Consiglio dei Ministri del 4 maggio 2023 ha dichiarato, per dodici mesi, lo stato di emergenza in conseguenza delle avverse condizioni meteorologiche che, a partire dal giorno 1° maggio 2023, che hanno colpito il territorio delle Province di Reggio-Emilia, di Modena, di Bologna, di Ferrara, di Ravenna e di Forli-Cesena.

L'articolo 1 del decreto-legge parte esplicitando che le misure si intedono nei confronti dei soggetti che alla data del 1° maggio 2023, avevano la residenza ovvero la sede legale o la sede operativa nel territorio dei Comuni indicati nell’allegato 1 - tre elenchi - al decreto.


IL DECRETO-LEGGE 61/2023 PER L'EMERGENZA ALLUVIONE PUBBLICATO IN GAZZETTA UFFICIALE E' SCARICABILE IN ALELGATO PREVIA REGISTRAZIONE AL PORTALE.

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