Calcestruzzo sostenibile | CO2 | BUZZI UNICEM SPA
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Decarbonizzazione del calcestruzzo: Buzzi e Nuada insieme per la cattura delle emissioni di CO2

L'impianto pilota è entrato in funzione per catturare le emissioni di anidride carbonica dello Stabilimento di Monselice. La tecnologia utilizzata è "la più efficiente mai concepita finora dal punto di vista energetico."

L'impianto è in grado di catturare una tonnellata di CO2 al giorno dai gas di scarico dello stabilimento

Nuada, azienda fornitrice di tecnologie per la cattura della CO2 con sede nel Regno Unito, ha annunciato l’avvio del suo impianto pilota presso la cementeria Buzzi Unicem di Monselice. Buzzi, azienda italiana produttrice di cemento con attività in tutto il mondo, sta sperimentando l'innovativa tecnologia di cattura dell'anidride carbonica di Nuada quale soluzione per una produzione di cemento a basse emissioni di carbonio e aprire la strada alla decarbonizzazione del settore.

Questo progetto pilota segna una pietra miliare nell'innovazione in materia di cattura di carbonio e dimostra le potenzialità della moderna tecnologia di Nuada nell’ambito della produzione di cemento. La soluzione di cattura del carbonio sviluppata da Nuada, estremamente efficiente dal punto di vista energetico, combina i nuovi sorbenti solidi denominati Metal-Organic Frameworks (MOF) con un evoluto processo di adsorbimento a pressione oscillante sottovuoto (VPSA). Si tratta di un sistema alimentato elettricamente che separa la CO2 dai gas di combustione industriali utilizzando la pressione anziché il calore.

Offre un approccio promettente per superare le sfide in termini di consumo energetico, costi e integrazione rispetto all'impiego di soluzioni tradizionali di cattura del carbonio nell'industria.

 

(Crediti: Buzzi)

 

La tecnologia di cattura del carbonio che stiamo impiegando è la più efficiente dal punto di vista energetico mai concepita finora. Una soluzione che ridefinisce il panorama della decarbonizzazione in settori di difficile abbattimento come quello del cemento”, ha dichiarato il Dr. Conor Hamill, Co-CEO di Nuada. Il Dr. Jose Casaban, Co-CEO di Nuada, ha aggiunto: “Questo impianto dimostra la robustezza, la scalabilità e gli straordinari vantaggi del nostro innovativo sistema di cattura. Insieme a Buzzi stiamo dimostrando quello che sarà il futuro della cattura del carbonio nel cemento”.

L’impianto di cattura del carbonio VPSA basato sui MOF è ora pienamente operativo e cattura una tonnellata di CO2 al giorno dai gas di scarico dello stabilimento. Il progetto, sostenuto dalla Global Concrete and Cement Association (GCCA), è stato avviato grazie al programma Innovandi Open Challenge della GCCA, un'iniziativa che promuove le collaborazioni tra i principali produttori di cemento e i fornitori di tecnologie innovative con l’obiettivo di decarbonizzare la produzione di cemento. Il settore del cemento contribuisce attualmente al 7% delle emissioni globali di carbonio e, secondo la Roadmap Net Zero del GCCA, la cattura della CO2 sarà la leva principale nel processo di decarbonizzazione.

La nostra azienda è sempre stata all'avanguardia nella tecnologia e nella ricerca di soluzioni innovative”, ha dichiarato Luigi Buzzi, Chief Technology Officer di Buzzi. “Siamo entusiasti di accogliere l'avanzata tecnologia di cattura della CO2 di Nuada e lanciare la campagna di sperimentazione pilota a Monselice: non vediamo l'ora di trovare riscontro alle grandi aspettative riposte nella tecnologia Nuada, confidando sul fatto che questa possa giocare un ruolo di primo piano nel percorso di decarbonizzazione dell'industria del cemento”.

Dal punto di vista delle emissioni, l'impianto sperimentale non è soggetto ad autorizzazioni, rientrando nella categoria delle attività a basse emissioni atmosferiche. “Durante questi mesi le emissioni della cementeria non subiranno variazioni, poiché l'anidride carbonica catturata sarà reintrodotta nel circuito delle emissioni”, ha dichiarato Paolo Paoletti, Direttore dell'impianto di Monselice. “La percentuale di gas utilizzati sarà pari a circa lo 0,2% del flusso complessivo e non si prevedono cambiamenti significativi nella temperatura dei gas emessi. Inoltre, l'impianto non fa uso di risorse idriche né produce rifiuti”.

Buzzi si conferma disponibile ad approfondire questa e altre tematiche di natura tecnica, per sensibilizzare la comunità sugli sforzi compiuti verso l’ambizioso obiettivo di Net Zero, ovvero la neutralità carbonica, fissata per il 2050.

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