Decarbonizzazione dei consumi: il settore civile avanza, l'industriale rallenta e il ruolo degli Energy Manager

Decarbonizzazione dei consumi energetici: il settore civile prende slancio, l'industria fatica a seguire

La decarbonizzazione dei consumi energetici è una sfida cruciale per il futuro, richiedendo trasformazioni profonde nei sistemi produttivi e nei modelli di consumo.

La transizione verso tecnologie elettriche, la sostituzione dei combustibili fossili con fonti rinnovabili e l'adozione dell'idrogeno come vettore energetico rappresentano i pilastri su cui si basa questo processo. Tuttavia, come evidenziato nel webinar organizzato da FIRE (Federazione Italiana per l'uso Razionale dell'Energia), i percorsi per raggiungere questi obiettivi sono complessi e richiedono l'impegno congiunto di istituzioni, imprese e professionisti.

Tecnologie innovative e barriere all’elettrificazione

Nel corso del webinar, FIRE ha presentato i risultati della sua indagine sulla decarbonizzazione dei consumi, analizzando le principali tecnologie in grado di supportare questa transizione e le sfide che ne ostacolano l’adozione su larga scala. Il passaggio all’elettrificazione dei processi industriali e civili è visto come una via essenziale per ridurre le emissioni di gas serra. Tuttavia, esistono ancora barriere significative, tra cui gli elevati costi di investimento, l'inefficienza delle infrastrutture attuali e la mancanza di un quadro politico stabile e a lungo termine.

Tra le tecnologie discusse, le pompe di calore si sono affermate come una soluzione interessante per diversi settori produttivi che non richiedono alte temperature nei loro processi, mentre per le industrie ad alta intensità energetica, come quelle dei settori hard-to-abate (cioè più difficili da decarbonizzare), la strada è ancora in salita.

Per i trasporti, la crescita della mobilità elettrica e dell’idrogeno è rallentata da problematiche legate alle infrastrutture e ai costi elevati, specialmente per i trasporti pesanti e a lunga distanza.

Settore civile: maggior dinamismo e potenziale di crescita rispetto a quello industriale/trasporti

Un dato interessante che emerge dall’indagine FIRE è il dinamismo mostrato dal settore civile, che si distingue per un’accelerazione nei processi di decarbonizzazione rispetto a quello industriale e dei trasporti. Questo dinamismo è alimentato da diverse soluzioni tecnologiche già disponibili, come sistemi di riscaldamento elettrici e soluzioni per l’efficientamento energetico degli edifici. Tuttavia, il settore civile deve fare i conti con sfide significative: gli interventi per migliorare l' efficienza energetica  richiedono investimenti iniziali elevati e tempi di ritorno sugli investimenti piuttosto lunghi.

Nonostante queste difficoltà, il potenziale di crescita nel settore civile è enorme, soprattutto nelle aree urbane, dove l’elettrificazione delle abitazioni e delle infrastrutture potrebbe ridurre drasticamente le emissioni. L’aumento della domanda di interventi di riqualificazione energetica, sostenuto anche dalle normative europee sempre più stringenti, rappresenta un’opportunità strategica per accelerare la transizione verso città più sostenibili.

Industria e PMI: opportunità e sfide per l’efficientamento energetico

Nel contesto industriale, i settori ad alta intensità energetica, come la produzione di acciaio, cemento e chimica, affrontano sfide strutturali nella riduzione delle emissioni. Tuttavia, le opportunità non mancano per molte piccole e medie imprese (PMI), che possono sfruttare soluzioni di efficientamento energetico già disponibili e relativamente economiche. L'elettrificazione dei processi e l’adozione di tecnologie più efficienti rappresentano una leva importante per migliorare la competitività delle imprese e ridurre la loro impronta ambientale.

Mancanza di incentivi sufficienti per sostenere queste trasformazioni

Una delle sfide più grandi, tuttavia, è la mancanza di incentivi sufficienti per sostenere queste trasformazioni. Le politiche attuali, soprattutto in Italia, non offrono un supporto adeguato per facilitare il passaggio a tecnologie più sostenibili. La mancanza di un orizzonte politico stabile e di lungo periodo complica ulteriormente lo sviluppo di una filiera integrata, capace di sostenere il processo di decarbonizzazione. Un esempio recente è stato il Superbonus, una misura che, pur avendo dato una spinta agli interventi edilizi, non è stata progettata specificamente per promuovere una transizione energetica sostenibile e strutturata.

Il ruolo cruciale degli Energy Manager e dei professionisti del settore

Uno dei risultati più rilevanti dell'indagine riguarda il ruolo crescente degli energy manager e delle ESCO (Energy Service Company). Questi professionisti sono sempre più cruciali nella gestione e implementazione di progetti di riduzione delle emissioni e di efficientamento energetico. La loro competenza tecnica e la capacità di progettare soluzioni su misura per le diverse realtà aziendali permettono di individuare percorsi di transizione energetica efficaci e sostenibili.

Tuttavia, una delle difficoltà principali segnalate dagli energy manager riguarda la capacità di trasformare gli studi di fattibilità in progetti concreti. La complessità delle normative, unita all'incertezza politica, rende spesso difficile per le imprese cogliere le opportunità offerte dalle tecnologie disponibili. In questo contesto, diventa fondamentale il ruolo delle consulenze specializzate e delle partnership tra settore pubblico e privato, che possono facilitare il passaggio da una visione strategica alla realizzazione pratica.

Barriere economiche e normative e prospettive per il futuro

Le principali barriere alla decarbonizzazione continuano a essere di natura economica e normativa. L’incertezza politica, l'assenza di incentivi a lungo termine e la mancanza di parità tariffaria tra elettricità e gas sono fattori che frenano l'elettrificazione e la transizione energetica. Tuttavia, le opportunità per migliorare la situazione sono numerose, soprattutto considerando il rapido sviluppo delle tecnologie rinnovabili e il calo dei costi associati.

CONSULTA L'INDAGINE SUI CONSUMI DI FIRE
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Fonte: FIRE