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DDL Stabilità edilizia e infrastrutture: più soldi per le strade, taglio netto per gli ospedali

Lo Stato punta forte su strade e autostrade, toglie fondi alle Ferrovie e taglia drasticamente sull'edilizia sanitaria: sono le principali novità, in materia di infrastrutture, che emergono da un primo esame delle tabelle di bilancio allegate al Ddl di Stabilità, numeri per la prima volta leggibili a otto giorni dalla seduta del CDM

Segno più per l'Anas, con 1.2 miliardi di euro nel 2016, 3.8 in tre anni. Calano invece i fondi per le Ferrovie dello Stato (250 milioni nel 2016, ma 550 in più nell'arco del triennio) per fare manutenzione straordinaria e investimenti. E c'è un drastico taglio da 1.5 miliardi di euro in due anni, rispetto alla legislazione vigente, per l'edilizia sanitaria. Il resto del ddl stabilità per edilizia e infrastrutture comprende diverse sforbiciate di decine di milioni qua e là alle grandi opere ferroviarie già in corso, probabilmente legate a un andamento dei lavori più lento del previsto (Terzo Valico, Torino-Lione). Eccolo, il primissimo esame a livello delle tabelle di bilancio allegate al ddl stabilità.

Prima, doverosa precisazione: nelle leggi di stabilità quel che è veramente certo è solo il primo anno, il resto va confermato e spesso viene cambiato soprattutto se cambiano i Governi.

ANAS
Il ddl di Stabilità assegna alla società strade e autostrade, per il 2016, la bella somma di 1.25 miliardi di euro, rispetto ai 335 milioni che ebbe nel 2014 e allo zero del 2015. Per il 2016, a legislazione vigente, era prevista la somma di 50 milioni, che il governo ora fa salire a 1.250. Non solo: nel 2016 erano previsti 143 milioni, ora portati a 1.443 (1,3 miliardi in più), nel 2017 200 milioni, che ora diventano 1.500 (1.3 miliardi in più). Dunque 3.8 miliardi di euro in più in tre anni.

FERROVIE
Qui iniziano i tagli, anche se in considerazione del Contratto di programma - Aggiornamento 2015, in fase di negoziazione tra Rfi e Ministero delle Infrastrutture, che dovrebbe sbloccare circa 4 miliardi di euro di risorse già esistenti, non sarà un segno meno. I numeri però sono questi: riduzione di trasferimenti "in conto impianti" (per nuove opere e manutenzione straordinaria) di 250 milioni rispetto agli stanziamenti a legislazione vigente: si passa così dai previsti 325 milioni a 75,5 milioni.

Il ddl Stabilità aumenta inoltre i fondi agli investimenti ferroviari su base triennale: nel 2017 si passa dai previsti 431 milioni a 631, nel 2018 da 1.345 a 1.945. In tutto 550 milioni in più su base triennale (con tutte le incognite del caso).

EDILIA SANITARIA
Qui invece l'indirizzo è molto chiaro, ed è un maxi-taglio un po' a sorpresa. La tabella E del Ddl Stabilità, al fondo per l'edilizia sanitaria, indica che nel 2016 le risorse passano da 900 a 300 milioni (600 in meno), nel 2017 passano da 1.200 a 300 (900 in meno). Nel 2018 si passerebbe invece da zero a 700 milioni, ma per gli anni successivi al primo vale il discorso fatto sopra.