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Dalla Commissione europea arrivano buoni segnali per il grave problema dei mancati pagamenti della P.A.

Dalla vice presidenza della Commissione europea arrivano buoni segnali per il grave problema dei mancati pagamenti della P.A. italiana

A due giorni dalla data ultima per il recepimento della Direttiva 2011/7/UE contro i ritardi di
pagamento nelle transazioni commerciali, fissata al 16 marzo u.s., i vice presidenti della
Commissione europea Olli Rehn e Antonio Tajani portano l’attenzione sulla questione italiana del
debito commerciale della Pubblica Amministrazione ed esortano il nostro paese a dotarsi di un
piano di liquidazione che porti questo debito a livelli fisiologici.


L’Atecap accoglie con grande apprezzamento la manifestazione di apertura dei due Commissari
europei, consapevole che l’uscita dalla crisi deve necessariamente portare a ristabilire la liquidità
nell’economia reale.
Il problema dei ritardati pagamenti sta compromettendo la sopravvivenza di molte imprese di
costruzione, soprattutto quelle piccole e medie, che a fronte di lavori regolarmente eseguiti, non
ricevono i pagamenti dovuti dalla P.A. e con un effetto a cascata arrivano le ripercussioni sulla
categoria dei produttori di calcestruzzo preconfezionato che non si vedono saldare le forniture.
Si tratta quindi di una importante apertura sul tema del grave problema dei ritardati pagamenti
della Pubblica Amministrazione e che si pone in linea con la corale richiesta di sforamento del
Patto di Stabilità che di fatto impedisce la liquidazione dei contratti.

Infatti nel recepire la Direttiva, le autorità italiane hanno deciso che le nuove regole si
applicheranno solo ai contratti conclusi a partire dal 1 gennaio 2013.

L’Europa, invece, ora ci chiede di andare nella direzione opposta e di dotarci al più presto di un
piano di liquidazione dei debiti per lavori già svolti, per poi entrare a regime con l’applicazione
della nuova Direttiva e, contestualmente, invita il nostro paese a fornire cifre aggiornate sull’entità
di tale debito.