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Crisi idrica: il ruolo dell'edilizia sostenibile per ridurre il consumo di acqua. Il position paper di GBC Italia

In occasione della Giornata Mondiale dell'acqua GBC Italia ha presentato un Position Paper, il primo di questo genere in Italia, sulla gestione efficiente di questo bene prezioso all'interno del sistema edificio. Buone pratiche per sostenere la transizione del settore del costruito e supportare lo sviluppo sostenibile.

Agire sul tema idrico è una necessità sociale, ambientale ed economica

In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, Green Building Council Italia ha organizzato un evento dedicato alla presentazione del Position Paper: “Gestione efficiente dell’acqua: dall’edificio alla città”, documento edito dal Gruppo di Lavoro promosso dall’Associazione e coordinato dal Professor Marco Maglionico dell’Università di Bologna. Ospitato nella hall del Vetra Building di Milano, edificio certificato LEED Platinum, il convegno ha visto la partecipazione di imprese, istituzioni universitarie, associazioni e liberi professionisti impegnati a individuare possibili strade e nuovi strumenti per una gestione sostenibile della risorsa idrica su scala edificio e città.

I cambiamenti climatici insieme con la crescente urbanizzazione avvenuta dalla metà del XX secolo hanno determinato un’importante alterazione del naturale bilancio idrologico a diverse scale territoriali, esacerbando l’insicurezza idrica, la sostenibilità degli ecosistemi e la relativa capacità di preservarsi nel medio e lungo periodo.

Questo comporta l’urgente necessità di porre al centro dell’attenzione globale il tema della gestione dell’acqua, anche per quanto pertiene il settore del costruito, al fine di individuare nuovi ed innovativi approcci e metodologie di utilizzo e governo di questa risorsa. Il tutto in ottemperanza anche con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile individuati dalle Nazioni Unite e sanciti dall’Agenda 2030: all’interno della quale trova spazio uno specifico dettato, l’Obiettivo 6, che formalizza la necessità di “Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie”.

Stiamo vivendo la peggior crisi idrica degli ultimi secoli: è questo uno dei più critici lasciti del cambiamento climatico che sta affliggendo il nostro Pianeta” – afferma Marco Mari, Presidente del GBC Italia. “Tra le tante crisi che ci troviamo ad affrontare in questo presente, la carenza e la disparità di risorse è divenuta sempre più centrale. Tra queste, la carenza idrica rischia di divenire un fenomeno sempre più strutturale, determinando nuovi scenari a livello geografico. Per la filiera edilizia e immobiliare, considerare ed agire anche sul tema idrico, al pari degli ulteriori impatti energetici e ambientali non è solo un’urgenza alla quale non possiamo sottrarci, ma è una necessità ambientale, sociale oltre che economica.

GBC Italia ha da sempre intercettato e attenzionato il problema e prevede nei protocolli energetico-ambientali della famiglia LEED-GBC un’apposita area tematica dedicata alla gestione dell’acqua. Considerato che tali strumenti sono una importante leva per i processi di innovazione, la nostra Associazione ha attivato e coordinato un Gruppo di Lavoro dedicato, un vero e proprio laboratorio di ricerca e innovazione che ha visto la collaborazione delle principali organizzazioni associate a GBC Italia, tra cui università, associazioni, imprese e professionisti.

Questo Gruppo di Lavoro traguarda oggi il suo primo risultato tangibile con la pubblicazione di questo position paper, primo del suo genere a livello nazionale, per indicare la strada di un processo di rinnovamento su scala edificio e urbana per una gestione efficiente della risorsa idrica integrata agli ulteriori aspetti energetico-ambientali. Come Associazione siamo particolarmente orgogliosi di questo risultato che ci porta ad aprire un dibattito importante, che si inserisce nel percorso di advocacy che intraprendiamo da tempo, con determinazione, sui tavoli nazionali e internazionali per trasformare il mercato edilizio secondo un approccio circolare che metta al centro la persona e favorisca la diffusione di buone pratiche atte a generare edifici, città e territori salubri, sicuri e capaci di salvaguardare tutte le risorse ambientali che li definiscono”.

La transizione verso la sostenibilità e la circolarità urbana è indispensabile per il futuro sviluppo del nostro Pianeta e trova nell’acqua un elemento strutturale. Attingere alle risorse idriche e utilizzarle in modo sostenibile, conservandole quantitativamente e qualitativamente è, però, un obiettivo su cui c’è ancora molto da fare, soprattutto all’interno degli scenari urbani, resi complessi dall’accumularsi di differenti fattori portatori di criticità, tra cui: l’elevato numero degli stakeholders coinvolti, la complessa stratificazione di livelli di competenza e autorità in materia e i livelli assolutamente non sostenibili raggiunti dai consumi medi al giorno per usi civili.

Un problema che non sembra vedere miglioramento, date le attuali proiezioni future, secondo le quali entro il 2050 due terzi della popolazione vivrà in contesti urbani, e che qualora mantenessero un sistema cosiddetto “lineare”, consumerebbero oltre il 75% delle risorse naturali, produrrebbero oltre il 50% dei rifiuti globali ed emetterebbero tra il 60 e l’80% dei gas serra.

SCARICA IL POSITION PAPER DI GBC ITALIA

"La gestione dell’acqua nelle città è resa sempre più complessa dal continuo incremento delle superfici urbanizzate e dal cambiamento climatico che porta a un incremento sia di eventi meteorici estremi sia della durata dei periodi siccitosi”. È quanto riporta Marco Maglionico, Professore dell’Università di Bologna e coordinatore del Gruppo di Lavoro sull’efficienza idrica di GBC Italia, che prosegue: “Tutto questo, come descritto nel Position Paper, può essere affrontato attraverso i principi di circolarità dell’acqua e grazie a tecnologie verdi che rendono le aree urbane sostenibili e resilienti".

Rimane necessario agire secondo una visione integrata e realizzare interventi volti a migliorare la gestione della risorsa idrica negli spazi urbani, definendo una serie di possibili strumenti, metodologie e comportamenti capaci di portare a una riduzione della domanda d’acqua, da cui derivano una riduzione dei consumi energetici e dell’impatto ambientale dell’intera filiera edilizia ed immobiliare.

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