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creare SMART CITIES : Copenhagen Wheel x PEDALARE producendo ENERGIA monitorando AMBIENTE e SALUTE

Da una collaborazione del MIT Senseable Lab, la struttura diretta dal Prof. Carlo Ratti: Intelligente, sensibile ed elegante, la Copenhagen Wheel è un nuovo emblema per la mobilità urbana

creare le SMART CITIES : Copenhagen Wheel x PEDALARE producendo ENERGIA monitorando l’AMBIENTE e il proprio stato di SALUTE

E' partita la produzione industriale e commercializzazione di Copenhagen Wheel, la ruota elettrica per bici sviluppata nei laboratori del MIT. Disponibile solo per bici con cerchi da 26”, costa 510 euro.

Ma non si tratta di un semplice kit per la pedalata assistita.

Tutto nasce da una collaborazione del MIT Senseable Lab, la struttura diretta dal Prof. Carlo Ratti, e il sindaco di Copenhagen. La capitale danese si contradistingue per esseere la città in cui si utilizza in percentuale maggiore la bicicletta come sistema di trasporto. Si è infatti calcolato che il 30% della mobilità avvenga con questo mezzo di trasporto, probabilmente il più sostenibile per l’ambiente e il “wellness” per la persona.

Cosa ottenere di più da questo spettacolare sistema di trasporto ?

E' stata questa la sfida lanciata dal sindaco di Copenhagen e raccolta da uno dei massimi esperti mondiali di "Smart Vision: "Ho deciso di occuparmi della Copenhagen Wheel in quanto trovo molto significativo ed interessante lavorare sul retrofit. E quale sfida più grande del dare un retrofit ad un oggetto già virtuoso - dal punto di vista della mobilità e del consumo energetico oltre che della sostenibilità- come la bicicletta?!” 

Ebbene Carlo Ratti ci ha voluto provare e dopo vari anni di lavoro ha realizzato un prodotto che dimostra come si possa fare sempre meglio, anche laddove sembra già tutto scritto. Perfezionando le buone pratiche!

Intelligente, sensibile ed elegante, la Copenhagen Wheel è un nuovo emblema per la mobilità urbana.

Trasforma biciclette ordinarie rapidamente in ibride e-bikes e anche  funzione di unità di rilevamento mobile. Il Copenhagen Wheel consente infatti di catturare  l'energia dissipata durante la pedalata e la frenata e salvarlo per quando hai bisogno un po 'di spinta; nel frattemo rileva e trasmette anche i livelli di inquinamento, congestione del traffico, e le condizioni della strada in tempo reale. Diventa quindi uno strumento di rilevazione diffusa sul territorio di numerosi indicatori, un “sensore viaggiante” per smart cities moderne. E non solo: rileva una serie di informazioni utili per il wellnes come le calorie consumate, i chilometri percorsi, e tanto altro ancora.

 

Guarda il video: youtu.be/HCFCkawZ5bs


IL PROGETTO

Tutto è partito nel 2008 quando il Senseable Lab del MIT inizia a lavorare ad un progetto di mobilità urbana per la città di Copenhagen. La prima esigenza è quella di incamerare l’energia nelle fasi passive della pedalata per poi riutilizzarla nelle fase attive, un meccanismo simile al KERS (Kinetic Energy Recovery System) installato nelle vetture di Formula 1.

A questa complessità il Senseable Lab ne aveva però voluta aggiungere un’altra: il sistema doveva essere “installabile” su bicilclette già esistenti: non quindi una bici elettrica ma un kit da installare su biciclette normali. Terza sfida: tutto doveva stare nella ruota e non comportare pesi e ingombri tali da impedirne un reale uso.

Ci sono voluti anni di idee, prove, collaborazioni, successi e insuccessi, ma alla fine le tre sfide sono state vinte: laCopenhagen Wheel porterà la propria bici ad essere una bici elettrica con poco meno di 6 kg di peso e un motore, per quanto riguarda il mercato europeo, da 250 watt di potenza. Differente la versione destinata al mercato statunitense, che è da 350 watt. In entrambi i casi l’azione del propulsore si interrompe una volta raggiunti i 25 km all’ora. All’interno del disco rosso un sistema di batterie agli ioni di litio, studiate per avere una “vita” di 1000 cicli completi, per ricaricarsi in 4 ore e per consentire un'autonomia fino a 50 km

Ma come cià evidenziato le novità non si sono fermate qui: Senseable Lab ha pensato come rendere utile questo strumento non solo sotto il profilo della sostituzione di altri mezzi più inquinanti, ma anche per uno sviluppo intelligente della città e uno strumento del “welness personale".

Per questo si è pensato di rendere intelligente questa  ruota dotandola di sensori e rendendola collegabile a comuni smartphone. La "ruota rossa" è dotata di localizzatore GPS e altri dispositivi che, attraverso uno smartphone, permettono di trasformare la bicicletta in uno strumento attraverso il quale monitorare il vostro stile di vita, calcolando le calorie bruciate, il percorso compiuto, oltre ad aiutare a monitorare l'ambiente -misurando il livello di inquinamento, la congestione del traffico e le condizioni delle strade.  

La selezione dei livelli di assistenza e la visualizzare le diverse informazioni del viaggio avviene tramite apposite app per smartphone Android o iOS di Apple che "dialogano con la ruota tramite Bluethooth. 


Unico limite di trasformazione è che la la Copenhagen Wheel può essere applicata soltanto alle biciclette con ruote da 26” di tipo sigle speed (cioè con un unico rapporto) o con cambio a 9 o 10 velocità. Il kit può essere acquistato al sito www.superpedestrian.com al prezzo speciale di 699 dollari (circa 510 euro), che salirà a 799 (583 euro) terminata la fase promozionale. Cifre al quale si devono aggiungere 79 dollari (58 euro) di spese di spedizione.

Da segnalare che a partire dal 2014 dovrebbe essere disponibile un kit nato dallo stesso progetto del MIT, ma sviluppato in modo indipendente dalla Ducati Energia che sarà venduto con il nome di Green Wheel.

Copenhagen Wheel ha già vinto diversi premi di design ed è stato recensito in oltre 1.000 pubblicazioni multimediali, tra cui BBC, Wired e il New York Times.

 

Pensare SMART

Copenhagen Wheel è più di una ruota, è un modello, un modello di quale sia il principio attraverso cui è possibile combattere la crisi. Il team di Carlo Ratti non si è limitato a pensare come migliorare le performance meccaniche ma ha cercato di capire quali funzioni poteva svolgere un mezzo come la bicicletta all'interno di un sistema più ampio: la città.

Personalmente mi fa pensare alla differenza che vi è tra un cemento normale e il cemento tx active. Per tanti anni si è pensato solo a come rendere più performante un cemento per rendere il muro più sicuro. Poi qualcuno ha pensato al muro, a che funzioni poteva svolgere (oltre a quelle tradizionali) e in che modo il cemento poteva essere di supporto per queste funzioni. Non so se è una innovazione in grado di cambiare i bilanci di un'azienda oggi, ma per il futuro apre dei scenari assolutamente interessanti.

Fino ad oggi ci siamo abituati ad affrontare i problemi - anche i più complessi - con team di tecnici superspecializzati in ambiti molto limitati. Per esempio nella realizzazione di un edificio team di ingegneri (civili e geotecnici, impaintistici ed elettrici), architetti, geologi. Ma in una chiave futura la vara innovazione arriverà dal coinvolgimento di ulteriori specialisti: esperti di reti e ict, sociologi, politici ...

Carlo Ratti in un suo lbro racconta cone in Spagna si tenga monitorato lo stato di siccità anche attraverso la valutazione del colore delle foto postate su istegram. Dati disponibili gratuiti utilizzabili per fini prima non immaginabili. E' questa quindi la sfida di ogni tecnico, di ogni azienda, e della stessa società: saper superare la barriera dell'ovvio!!! chissà quante mele sono cadute da quando esiste l'uomo ma sono Newton ha visto in questo evento quotidiano qualcosa di speciale. 


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