Copertine coprimuro: guida completa tra funzionalità, materiali e corretta posa in opera
Le copertine coprimuro sono elementi costruttivi troppo spesso sottovalutati, non contemplati o mal concepiti ed in molti casi mal installati. Una corretta protezione delle testate dei muri allunga notevolmente la vita media utile dei manufatti, limita apporti infiltrativi indesiderati, tutela l'integrità di intonaci, pitture e murature. Qui una guida tecnica per i progettisti.
Cosa sono le copertine coprimuro e perchè sono importanti
Le copertine coprimuro
Le copertine coprimuro sono degli elementi costruttivi accessori impiegati comunemente in edilizia, pensati appositamente per la protezione delle testate delle murature; la parte sommitale delle murature è particolarmente esposta ai fenomeni metereologici, come ad esempio la pioggia, che ne possono accelerare i processi di degrado; per tale ragione, nel tempo, è sorta l’esigenza di dotare le murature di una specifica protezione dall’alto.
Che funzione assolvono?
Questi elementi hanno il compito di proteggere la parte sommitale delle murature, al fine di impedire all’acqua meteorica, spesso combinata con inquinanti presenti in atmosfera, di infiltrarsi nel manufatto e di attivare dei fenomeni di degrado a carico delle porzioni di muratura sottostanti. Le copertine sono anche elementi di coronamento delle murature con valenza estetica, ossia sono complementi di architettura a tutti gli effetti. Le forme, le colorazioni, l’aspetto materico, incidono in maniera considerevole nella visione globale del manufatto; in alcuni casi rappresentano dei veri e propri elementi decorativi che rendono l’architettura un tutt’uno.
Che caratteristiche devono avere?
Le copertine devono essere in grado di resistere ai fenomeni climatici naturali o accidentali quali:
- Pioggia che produce fenomeni di erosione meccanica e dilavamento delle superfici, accentuate dall’azione del vento, del ruscellamento o della laminazione, ed in presenza di inquinanti oltre che dall’intensità dei fenomeni metereologici;
- Nebbia, particolarmente aggressiva per contatto molecolare prolungato delle superfici con miscele di acqua e inquinanti atmosferici in alta concentrazione; con l’evaporazione dell’acqua, le sostanze inquinanti aggressive permangono sulle superfici interagendo con il supporto a seguito di nuove idratazioni e successive condensazioni cicliche. Il grado e la velocità di compromissione dei supporti, dipende dalle caratteristiche dei materiali: per esempio, le copertine realizzate con materiali calcarei e porosi sono più vulnerabili in tal senso;
- Vento, che provoca azioni meccaniche di abrasione delle superfici a causa di polveri o corpuscoli trasportati; se associato a piogge cariche di inquinanti atmosferici, gli effetti verranno sicuramente amplificati e saranno più devastanti; in presenza di vento forte, alte temperature, bassa UR%, gli effetti di evaporazione e cristallizzazione dei sali saranno più intensi, e verranno favoriti i fenomeni di cristallizzazione all’interno dei materiali, ossia di criptoefflorescenze, che possono attivare fenomeni espansivi ed espulsivi all’interno delle porosità o nelle aree d’interfaccia degli strati;
- Radiazione solare, che provoca alterazioni cromatiche dei materiali e fenomeni di dilatazione termica con deformazioni e microfratturazioni dei materiali;
- Gelività e variazioni termiche cicliche, con l’innesco di stress meccanici nei materiali;
- Resistenza meccanica, per esempio agli urti accidentali.
Forma e funzione
Le copertine devono quindi assolvere sia alla funzione di protezione delle murature, che a quella estetica di completamento sommitale delle stesse.
Questi due aspetti, funzionale e architettonico, hanno orientato il mercato verso lo studio e la commercializzazione di differenti tipologie di prodotti.
Oggi sono disponibili elementi prefabbricati modulari di larghezza variabile in funzione dello spessore delle murature che dovranno essere protette; si parte quindi dal modulo di base del blocco di muratura scelto, che con lo spessore dell’eventuale intonaco di protezione, fornirà il modulo di base tipologico per lo studio della copertina coprimuro.
Nel mercato sono disponibili copertine studiate per murature, a partire da circa 100 mm di spessore, fino ad arrivare a larghezze superiori a 500 mm, sia prefabbricate che colate in opera, realizzate con i più disparati materiali, tra i quali si hanno:
- Cementi normali vibrati eventualmente idrofugati, miscelati con sabbie da pietre naturali e graniglie di marmo, oppure pigmentati con ossidi di ferro o altri pigmenti naturali o artificiali;

- Pietre naturali di varia natura (marmo, granito, trachite, basalto, etc);

- Marmoresina, un prodotto composto da graniglie di marmo additivate con resina e con una protezione di gelcoat applicata per termofusione;
- Cotto, ceramica, gres porcellanato, klinker;

- Lamiere di varia natura: Rame, finto rame, alluminio, zinco titanio, acciaio inox, acciaio ramato, etc;

La geometria degli elementi prefabbricati può variare, oltre che in larghezza e in lunghezza, anche in sezione; esistono varie tipologie tra le quali si riportano di seguito alcuni esempi:
- Copertine piane lineari, con protezione del muro ribassata o meno

- Copertine piane a falda singola su un lato

- Copertine a doppia falda

- Copertine curve in sommità

- Copertine metalliche di varia natura e forma

Valenza estetica
Non deve essere trascurata la complementarietà delle copertine coprimuro con l’architettura del fabbricato; per tale ragione possono essere scelti differenti colori e tipologie di copertine, al fine di creare una ideale integrazione architettonica. In alcuni casi è anche possibile dotare le copertine di elementi di illuminazione a led, per dissimulare l’impiantistica nel complemento del muro.

Patologie edilizie in caso di assenza di copertine di protezione o non correttamente installate
Infiltrazioni di acque meteoriche dalle testate dei muri
L’acqua infiltratasi nella muratura seguirà dei percorsi differenti in base alla tipologia e natura degli elementi che la compongono. Questa tipologia di problematiche non deve essere sottovalutata; molte macchie di umidità a solaio o nelle pareti perimetrali sottostanti le terrazze piane, sono causate da apporti infiltrativi legati proprio alle testate delle murature perimetrali delle coperture piane.
L’acqua, per gravità, tende a spostarsi dalla sommità delle murature perimetrali delle terrazze piane, fino a raggiungere l’attacco tra murature e solaio di copertura, seguendo delle vie preferenziali di minore attrito all’interno delle murature, fino a eludere i risvolti di impermeabilizzazione, passandovi dietro; tale singolarità porta spesso al rifacimento di intere terrazze nella convinzione che il problema infiltrativo sia concentrato nella parte centrale del solaio, senza prendere in considerazione le potenziali infiltrazioni derivanti dalle murature perimetrali delle terrazze.
Spesso, successivamente alla ultimazione dei lavori di impermeabilizzazione delle terrazze piane, i problemi infiltrativi si ripresentano dopo poco tempo, rimanendo avvolti nel mistero per molti operatori.

Nelle immagini che seguono si evidenzia un caso reale di infiltrazione all’intradosso del solaio di copertura, con origine proprio dalle testate delle murature perimetrali di una terrazza piana presa in esame in un’attività di ricerca infiltrazioni. Si tratta di una terrazza piana con pochi mesi di vita, interessata da problemi infiltrativi.


Il termogramma all’infrarosso mette in evidenza ciò che ad occhio nudo non è possibile apprezzare compiutamente; le superfici con colorazioni più fredde evidenziano le porzioni di fabbricato con infiltrazioni d’acqua proprio dalle testate superiori completamente sprovviste di una protezione dagli agenti atmosferici. L’acqua infiltratasi dalle testate, transitando per gravità nei blocchi che compongono la muratura, arriva alla base della stessa per poi infiltrarsi nel solaio e apparire all’intradosso dello stesso e talvolta a parete nei locali sottostanti.

Fenomeni di laminazione
Fenomeni di laminazione, ossia di scorrimento dell’acqua meteorica sulla parete, dalla sommità della muratura verso il basso, con la progressiva dissoluzione di tinte e disgregazione degli intonaci e l’attivazione di fenomeni erosivi; qualora gli intonaci avessero delle fessurazioni o lacune, l’acqua di laminazione potrebbe facilmente penetrare nel corpo d’intonaco, innescando ulteriori fenomeni di degrado di tipo chimico e fisico-meccanico quali la solfatazione, dissoluzione, cristallizzazione, formazione di patine biologiche.


Fenomeni di ruscellamento
Fenomeni di ruscellamento, ossia di scorrimento canalizzato dell’acqua a parete con dissoluzione di tinte e intonaci; anche in questo caso, qualora gli intonaci avessero delle fessurazioni o lacune, l’acqua di laminazione potrebbe facilmente penetrare nel corpo d’intonaco, innescando ulteriori fenomeni di degrado di tipo chimico e fisico-meccanico quali la solfatazione, dissoluzione, cristallizzazione di sali, formazione di patine biologiche.

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L'articolo continua con la trattazione delle altre patologie edilizie e con alcune indicazioni di carattere generale per la corretta posa e sigillatura delle copertine.
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