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Cosa prevede la bozza delle nuove linee guida sulla diagnosi energetica degli edifici?

All'internio un'analisi dei contenuti e delle novità

La diagnosi energetica di edifici ad uso residenziale e terziario

Diagnosi-energeticaÈ in fase di elaborazione una bozza della norma sulle diagnosi energetiche che fornisce una procedura da seguire per la diagnosi degli edifici ad uso residenziale e terziario. Vengono definiti i requisiti dei REDE (Referente della Diagnosi Energetica) e le caratteristiche di una diagnosi energetica. In allegato alle linee guida viene inoltre fornito un modello di report di diagnosi modificabile in base alle esigenze del caso in studio.

Cosa prevede la norma

La norma si occupa di fornire indicazioni per la redazione della diagnosi energetica di edifici residenziali e ad uso terziario, in particolare relative a:

  • spese energetiche;
  • documentazione tecnica e definizione di controlli e verifiche edili e impiantistiche;
  • fattori di aggiustamento dei consumi;
  • analisi dei servizi energetici;
  • inventario energetico;
  • indicatori di prestazione energetica;
  • interventi di miglioramento dell’efficienza energetica;
  • analisi costi-benefici;
  • priorità degli interventi.

I servizi considerati sono quelli atti a garantire il benessere degli occupanti, in particolare:

  • climatizzazione invernale;
  • climatizzazione estiva;
  • produzione di ACS;
  • ventilazione;
  • illuminazione;
  • trasporto.

Gli attori coinvolti nel processo

I soggetti che possono essere coinvolti in una diagnosi energetica nei diversi ruoli di committente, fornitore di dati, partecipante ad incontri e partecipante alle attività sul campo sono:

  • proprietario;
  • amministratore della proprietà;
  • gestore degli impianti;
  • direttore dei servizi tecnici;
  • personale addetto all'esercizio e la manutenzione;
  • personale;
  • occupante.

La figura tecnica principale nel processo di diagnosi è il REDE, che può essere impersonificato da un singolo professionista, da un gruppo di lavoro, da una società di servizi o da un Ente Pubblico.

La procedura: dal primo contatto alla consegna

La diagnosi energetica deve essere completa, attendibile, utile, verificabile e basata su dati tracciabili e procedure standard.

La procedura generale di diagnosi è definita dalla norma UNI CEI EN 16247-2 e prevede le seguenti fasi:

- Contatto preliminare: in questa fase il committente nomina un referente; il REDE provvede poi a informare il personale e assicurare la collaborazione tra le diverse parti interessate, individua i soggetti coinvolti e i loro ruoli. Sempre in questa fase è necessario concordare con il committente scopo, finalità e accuratezza della diagnosi in modo da pianificare di conseguenza le attività successive.

- Incontro preliminare: tale incontro ha lo scopo di informare e accordare tutte le parti interessate in merito a obiettivi, ambito, confini e modalità di esecuzione della diagnosi energetica.

- Raccolta dati: i dati da raccogliere in questa fase sono relativi a:

  • documentazione tecnica relativa all’edificio;
  • parametri ambientali interni;
  • profili di occupazione;
  • ultimi cambiamenti avvenuti per cui vi sono dati a disposizione;
  • certificazione energetica e elazione tecnica se disponibili;
  • eventuali interventi di manutenzione e riqualificazione precedenti;
  • consumi energetici relativi almeno agli ultimi tre anni;
  • eventuale energia prodotta ed esportata;
  • apparecchiature presenti, relativi consumi e profili di utilizzo;
  • fattori in grado di influenzare i consumi energetici.

- Attività in campo: sopralluoghi utili a verificare i dati ed eventualmente implementarli.

- Analisi: definizione di un consumo di riferimento tramite l’analisi dei dati reali; tale modello servirà poi come baseline per la valutazione degli interventi migliorativi. Grazie allo studio sul sistema edificio-impianto esistente è possibile individuarne gli aspetti critici e di conseguenza gli interventi da effettuare. Questi si dividono in:

  • interventi sull’involucro;
  • interventi sugli impianti meccanici;
  • interventi sugli impianti elettrici;
  • utilizzo di sistemi di monitoraggio;
  • utilizzo di fonti rinnovabili.

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