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Correttivo Codice Appalti: i professionisti: "Positiva la reintroduzione dell'Equo Compenso per i contratti pubblici"

In una nota congiunta, i Consigli Nazionali di Ingegneri, Architetti e Geologi scrivono che "il correttivo al Codice dei contratti pubblici reintroduce l'equo compenso, incentiva la qualità nelle gare e definisce nuove regole per partenariati e revisioni dei prezzi, ma desta preoccupazioni per premi di accelerazione e subappalti. Nonostante alcune criticità, rappresenta un passo avanti per la trasparenza e la professionalità".

Impianto generale del Codice positivo, tuttavia desta preoccupazione l’introduzione obbligatoria del premio di accelerazione

In una nota congiunta, i Consigli Nazionali di Ingegneri, Architetti e Geologi hanno dato la loro opinione sul correttivo al Codice dei contratti pubblici. Tra le novità più rilevanti, scrivono i tre ordini emerge la reintroduzione del principio dell’equo compenso per i contratti pubblici, una misura "essenziale" per garantire la qualità delle prestazioni professionali, in particolare nella progettazione. L’intento del Governo è stato quello di promuovere una normativa che favorisca sia la professionalità che la competitività nei processi di affidamento. In tale ottica, il correttivo impone un limite massimo del 20% alla riduzione dei corrispettivi per gli affidamenti diretti, salvaguardando il valore del lavoro svolto.

Per gli appalti di importo pari o superiore a 140 mila euro, viene mantenuto un equilibrio nelle riduzioni ammissibili, attraverso meccanismi che privilegiano la qualità tecnica dell’offerta rispetto a quella economica, prevenendo distorsioni nel mercato.

Tra le altre misure inserite nel decreto, si segnala la possibilità per le stazioni appaltanti di considerare, come requisiti tecnici e professionali per l'affidamento di servizi, l’esecuzione di contratti simili nei dieci anni precedenti, sia con soggetti pubblici che privati. Inoltre, i requisiti economico-finanziari potranno essere dimostrati tramite copertura assicurativa o fatturato globale, maturato nei migliori tre esercizi degli ultimi cinque anni, purché non superiore al valore stimato dell'appalto.

Di rilievo è anche il riconoscimento di incentivi per i dirigenti tecnici della pubblica amministrazione e l’introduzione di una disciplina più precisa per il partenariato pubblico-privato, strumento cruciale per la realizzazione di grandi opere. Altrettanto importante è la definizione di procedure standardizzate per la revisione dei prezzi, che mira a evitare applicazioni incoerenti e contenziosi, come accaduto con le recenti norme emergenziali.

 

Codice Appalti, il Governo approva il Correttivo: novità per equo compenso e BIM
Tra le misure principali del Correttivo al Codice Appalti di interesse per i professionisti tecnici, l'introduzione di meccanismi a sostegno dell'equo compenso, l'innalzamento della soglia da 1 a 2 milioni di euro per la progettazione in modalità digitale (BIM), l'allargamento degli incentivi per le funzioni tecniche ai RUP e l'introduzione di un nuovo allegato per attuare le clausole di revisione dei prezzi.

LEGGI L'APPROFONDIMENTO

 

Tuttavia, desta preoccupazione l’introduzione obbligatoria del premio di accelerazione, che potrebbe incentivare esecuzioni frettolose, e la mancata restrizione del subappalto a cascata. Deludente è anche la mancata approvazione della proposta di adottare i concorsi di progettazione in due fasi come strumento per una valutazione più accurata delle proposte progettuali.

Nonostante alcune criticità, le misure correttive rappresentano un progresso significativo nel garantire maggiore certezza nell'esecuzione dei lavori pubblici. Il processo di consultazione con le parti istituzionali ha giocato un ruolo chiave nel definire un quadro normativo che risponda alle esigenze del settore. La sinergia tra le diverse professioni tecniche ha dimostrato l'importanza del lavoro di squadra, creando risultati concreti e vantaggiosi per la collettività.

È quindi essenziale che le professioni tecniche continuino a collaborare attivamente per garantire che le riforme non solo rispondano alle esigenze immediate, ma contribuiscano a creare un sistema di progettazione e affidamento più trasparente e orientato alla qualità, a beneficio di tutto il Paese, fanno sapere i Consigli Nazionali di Ingegneri, Architetti e Geologi.

 

IN ALLEGATO LA NOTA CONGIUNTA INTEGRALE DEI TRE CONSIGLI.

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