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Controllo impianti rinnovabili incentivati: elenco delle violazioni e delle sanzioni

Il GSE ha pubblicato il Regolamento con all'interno la classificazione delle infrazioni e la definizione dei tassi di decurtamento applicabili per impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili. Leggi quali possono essere le violazioni.

Regolamento Controlli GSE: quali sono le violazioni e le possibili sanzioni

Le azioni portate avanti dal GSE hanno l'obiettivo di salvaguardare e garantire la corretta installazione di impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili in esercizio, ed è per questo che è stato pubblicato il Regolamento relativo alla classificazione delle violazioni e delle possibili decurtazioni degli incentivi successive ai controlli.

Secondo il Regolamento Controlli esistono quindi violazioni specifiche che comportano la decadenza di diritto di incentivo per realizzare impianti alimentati da fonti rinnovabili. Vediamo quali sono.

 

Elenco delle violazioni rilevanti, che danno luogo a decadenza dal diritto di percepire l’incentivo

Le possibili violazioni con decadenza dal diritto di incentivo:

  1. presentazione al GSE di documenti falsi, mendaci o contraffatti ovvero presentazione di dati non veritieri laddove tale ultima presentazione sia preordinata o comunque determinante per conseguire l’ammissione all’incentivo che sarebbe stato altrimenti non possibile, ovvero per ottenere un vantaggio ingiusto rispetto ad altri soggetti che abbiano partecipato alla medesima procedura;
  2. comportamento ostativo od omissivo tenuto dal titolare dell’impianto nei confronti del preposto al controllo o del gestore di rete, consistente anche nel diniego di accesso all’impianto stesso ovvero alla documentazione;
  3. manomissione degli strumenti di misura dei vettori energetici e/o dei dati di targa dei componenti rilevanti ai fini della determinazione del diritto di accesso agli incentivi e di determinazione dell’energia incentivata;
  4. assenza, annullamento o revoca del titolo autorizzativo/abilitativo per la costruzione ed esercizio dell'impianto da parte dell’Ente territorialmente competente;
  5. assenza dei requisiti e/o dei criteri di priorità dichiarati nelle fasi di iscrizione al registro, partecipazione alle procedure d’asta e presentazione dell’istanza di ammissione agli incentivi, ivi inclusi i casi di impianto realizzato in modo difforme rispetto al progetto presentato nelle predette fasi, nel solo caso in cui il soggetto responsabile, ai fini della formazione della graduatoria, abbia tratto un vantaggio a danno degli altri partecipanti;
  6. utilizzo di combustibili non rinnovabili e rifiuti in difformità dal titolo autorizzativo (ivi incluse le matrici in ingresso all’impianto per la produzione di biogas);
  7. artato frazionamento della potenza dell’impianto qualora abbia comportato la violazione delle norme per l’accesso agli incentivi;
  8. utilizzo di componenti contraffatti, con esclusione delle ipotesi di cui all’art. 42, commi 3-quater e 4-bis, del Decreto legislativo n. 28 del 2011, ovvero oggetto di furto;
  9. assenza dei requisiti stabiliti dall'art. 65 della legge della Legge 24 marzo 2012, n. 27, di conversione del Decreto Legge 24 gennaio 2012, n. 1, per l'accesso agli incentivi degli impianti fotovoltaici in conto energia collocati a terra in area agricola;
  10. violazione della normativa sul divieto di cumulo tra i sistemi di incentivazione e altre forme di incentivo o agevolazione.

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Violazioni che causano decurtazioni degli incentivi e percentuali

Elenco delle violazioni di minore gravità, che danno luogo a decurtazione e relative percentuali:

  1. voltura del titolo autorizzativo in data successiva a quella prevista ai fini dell’accesso agli incentivi. La decurtazione si applica limitatamente al periodo di disallineamento: 10%;
  2. impianto realizzato in modo difforme rispetto a quanto dichiarato dal Soggetto Responsabile in ordine ai criteri di priorità adottati per la formazione delle graduatorie, nell’ipotesi in cui il contingente non sia stato saturato ovvero non sia stato conseguito un vantaggio ingiusto rispetto ad altri soggetti che abbiano partecipato alla medesima procedura: 10%;
  3. iter autorizzativo/abilitativo perfezionatosi in data successiva alla data dichiarata di entrata in esercizio, o conseguimento tardivo del titolo autorizzativo/abilitativo in sanatoria, fatto salvo il punto 4 dell’Allegato 1. La decurtazione si applica limitatamente al periodo oggetto della violazione: 20%;
  4. carenza dei requisiti per la classificazione dell’impianto nella tipologia “su edificio”, nel caso in cui questa circostanza abbia comportato la violazione delle norme per l’accesso agli incentivi: 10% (da applicare alla tariffa prevista per gli impianti a terra);
  5. per gli impianti di cui al D.M 5 luglio 2012: ferme le ipotesi di cui all’Allegato 1, impianto non ricadente in nessuna delle fattispecie di cui all'art. 7, comma 8, dello stesso DM e primo funzionamento dell'impianto in parallelo con la rete in data successiva alla data dichiarata di entrata in esercizio: 20%;
  6. per gli impianti di cui al D.M. 19 febbraio 2007: ferme le ipotesi di cui all’Allegato 1 e quelle di cui al punto 7 del regolamento, riscontro di dati, documentali o acquisiti a seguito di sopralluogo, indicativi della tardiva
    conclusione dei lavori (decreto legge 8 luglio 2010, n. 105, convertito dalla legge 13 agosto 2010, n. 129): 25%;
  7. per gli impianti di cui al D.M. 18 dicembre 2008: ferme le ipotesi di cui all’Allegato 1, riscontro di dati, documentali o acquisiti a seguito di sopralluogo, indicativi dell’avvenuta conclusione dei lavori oltre il termine previsto dall’art. 30 del D.M. 6 luglio 2012: 20%;
  8. inosservanza delle prescrizioni contenute nel provvedimento del GSE relativo all'esito dell'attività di controllo: 20%.

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