Controlli sui massetti: quali controlli, quando e responsabilità

In occasione della quarta edizione del Forum Massetti e Pavimenti, svoltosi durante il SAIE di Bologna (9-12 ottobre 2024), sono state organizzate 7 tavole rotonde, tra cui una dedicata ai controlli sui massetti.

L’evento è stato inaugurato con due key lectures: la prima tenuta da Alessandro Nizzetto, Coordinatore del Comitato tecnico Massetti di Conpaviper, e la seconda dal Prof. Angelo Lucchini, Politecnico di Milano e Presidente della Commissione UNI/CT 033. Entrambe le relazioni hanno fornito solide basi tecniche per il successivo dibattito.

Alla tavola rotonda hanno partecipato: Clara Miramonti (UNI – Ente Italiano di Normazione), Luigi Succurto (Componente Commissione Direttiva Assoposa), Alessandro Menghini (Vicepresidente Assoposa), Salvador Dalvano (Past President AIPPL), Angelo Belli (Vicepresidente Conpaviper), Luigi Schiavo (Past President Conpaviper), Antonino Badalucco (Consigliere Conpaviper), Andrea Rosa (socio Conpaviper), Thomas Gessaroli (Mapei, socio Conpaviper) e Giovanni Bassi (PCT Italia, socio Conpaviper).

Ha moderato l’evento Camillo Signani, Consigliere Conpaviper.

L’importanza del massetto nel sistema pavimento

Angelo Belli, vicepresidente di Conpaviper, ha evidenziato come i massetti rappresentino un elemento essenziale, benché spesso trascurato. La sfida principale risiede nella corretta progettazione del sistema pavimento e nel rendere più attraente questo settore oggi in difficoltà nel reperire manodopera qualificata, puntando su formazione e sensibilizzazione per far emergere il ruolo cruciale del massetto e delle altre componenti del sistema.

Normativa e Codici di Buona Pratica

Momenti chiave dell'evento sono state le due relazioni introduttive al dibattito. L’approfondimento relativo ai controlli sui massetti, presentato da Alessandro Nizzetto, ha illustrato i controlli che devono essere effettuati sui massetti secondo la norma UNI 11944 e indicati anche nel Codice di Buona Pratica. In particolare, il capitolo 10 del Codice di Buona Pratica specifica e il cap. 8 della norma offrono un'inquadramento sui controlli che riguardano il massetto e i relativi metodi di prova.

In generale, i controlli sono suddivisi in tre categorie:

• controlli del materiale per massetti
• controlli del prodotto al momento del getto
• ispezioni di fine lavori

Per le verifiche delle prestazioni del sistema in opera, la norma UNI 11944 distingue due tipologie di verifiche:

Verifiche di semplice esecuzione (da prevedere SEMPRE):

• Presenza di fessurazioni
• Planarità
• Quota
• Rugosità
• Compattezza

Verifiche onerose aggiuntive (definite preliminarmente in fase progettuale):

• Scalfittura
• Pull-off diretto
• Resistenze a flessione/compressione
• Resistenza al carico dinamico e/o sclerometro
• Umidità residua

Il prof. Angelo Lucchini ha focalizzato la sua relazione sull'implementazione e l'interrelazione dei metodi di prova con l'obiettivo di garantire ripetibilità, affidabilità e operatività agli stessi. In particolare, ha dedicato attenzione all'analisi e al perfezionamento dei metodi di prova per la valutazione della resistenza alle sollecitazioni parallele al piano di posa e al test di pull-off.

Approccio sistemico e integrato per garantire qualità, durabilità e funzionalità

La tavola rotonda dedicata ai controlli sui massetti ha evidenziato l'importanza di considerare il "sistema pavimento" come un'entità integrata, composta da sottofondo, massetto e rivestimento finale. Questa visione olistica mira a superare le sfide legate alla mancanza di coordinamento tra le diverse fasi di lavorazione, promuovendo un approccio sistemico e normato per garantire qualità, durabilità e funzionalità a tutto il sistema.

È stato sottolineato come ogni componente del sistema pavimento giochi un ruolo cruciale nel risultato finale. Il massetto, in particolare, non deve essere considerato come elemento isolato, ma come elemento determinante per la posa del rivestimento finale poiché spetta proprio al massetto la funzione di ricevere il rivestimento finale.

Errori nella preparazione, come una disidratazione troppo rapida causata da correnti d'aria o esposizione al sole, possono provocare fenomeni quali il "curling" (sollevamento o deformazione del massetto), compromettendo sia l’aderenza sia l’estetica del rivestimento. La gestione dell'umidità è un fattore critico, soprattutto per materiali sensibili come il legno, che richiede un attento equilibrio con l'ambiente circostante e un’analisi accurata delle condizioni ambientali.

Un tema centrale è la necessità di un approccio coordinato tra progettazione, realizzazione e posa, coinvolgendo tutti gli attori della filiera – progettisti, tecnici, produttori e applicatori. La normativa UNI 11944, ad esempio, richiede che il tipo di pavimentazione/rivestimento sia definito già in fase di progettazione, per specificare le prestazioni richieste al massetto e assicurare che ogni strato del sistema sia progettato e realizzato in modo integrato. Tuttavia, spesso nei cantieri la scelta del pavimento avviene in fasi avanzate, compromettendo l'intero sistema e aumentando il rischio di errori e difetti.

Nel corso della tavola rotonda si è parlato anche di standardizzazione dei massetti. Idealmente, essi dovrebbero essere progettati con caratteristiche universali, in grado di supportare qualsiasi tipo di rivestimento, garantendo al contempo qualità e durabilità. Tuttavia, questa visione deve confrontarsi con difficoltà economiche e tecniche, poiché realizzare soluzioni di altissimo livello per ogni progetto è spesso irrealizzabile. Per affrontare tali criticità, si è discusso dell'importanza di codici di buona pratica e di linee guida specifiche per la risoluzione di problemi comuni, come crepe o deformazioni, fornendo strumenti pratici e metodologie di controllo sia in laboratorio sia in cantiere.

Un altro punto cruciale emerso riguarda la cultura della qualità e della collaborazione tra tutti gli attori coinvolti. Solo attraverso una strategia condivisa, basata su divulgazione, formazione continua e rispetto delle normative, sarà possibile migliorare la qualità complessiva delle pavimentazioni. La formazione tecnica è stata identificata come un elemento essenziale per educare operatori e tecnici sul ruolo di ciascun componente del sistema pavimento, sulle tecniche corrette di posa e sull’utilizzo appropriato dei materiali, come aggregati e additivi.

È stato inoltre evidenziato il valore della condivisione delle conoscenze e dell’aggiornamento delle normative, con particolare attenzione all’introduzione di tecnologie innovative di verifica, meno invasive e più efficaci, già utilizzate in altri contesti internazionali come il Nord Europa e il Nord America.

Controlli sui massetti: quali controlli, quando e responsabilità

In chiusura, la tavola rotonda ha ribadito l’importanza di promuovere una cultura della collaborazione e del confronto, coinvolgendo associazioni, produttori, tecnici e posatori. Solo attraverso un impegno collettivo, supportato da strumenti come norme volontarie, tavoli di confronto e codici di buona pratica, sarà possibile affrontare le problematiche tecniche, migliorando la qualità complessiva dei pavimenti.

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