Controlli non Distruttivi: qualificazione e certificazione del personale addetto alla manutenzione ferroviaria
Recentemente ANSFISA ha emanato la versione aggiornata delle “Linee guida per la qualificazione e la certificazione del personale addetto ai Controlli Non Distruttivi (CND) nella manutenzione ferroviaria”. All'interno la descrizione delle Linee Guida e una sintesi delle novità.
L’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (ANSFISA), con specifico riferimento al settore ferroviario, è incaricata, tra l’altro, di promuovere il riordino e sovrintendere all'emanazione di norme tecniche e standard.
Fin dalla costituzione dell’Agenzia, numerosi fattori hanno evidenziato la necessità di disciplinare il settore della manutenzione ferroviaria all’interno del quale ha grande rilievo l’ambito dei Controlli non Distruttivi.
Il contesto dei Controlli non Distruttivi in ambito ferroviario
Fin dalla sua costituzione l’Agenzia (oggi ANSFISA) è stata incaricata di definire il quadro normativo in materia di sicurezza, proponendone il necessario riordino, e di emanare le norme tecniche e gli standard di sicurezza.
Feedback dell’attività di supervisione dell’Agenzia hanno evidenziato la necessità di disciplinare il settore “Manutenzione Ferroviaria”. Gli incidenti di Viareggio e Vaiano hanno accelerato il processo di armonizzazione in ambito nazionale per quanto concerne i Controlli Non Distruttivi.
In attesa dell’emanazione di provvedimenti normativi il 12 luglio 2010 fu emanata la nota ANSF n. 04447 inerente le “Misure da adottare relativamente ai Controlli Non Distruttivi”.
La nota in particolare stabiliva che le officine, i centri di riparazione specializzati e chi effettuava l’attività di Controlli Non Distruttivi doveva fornire evidenza della certificazione del proprio sistema di qualità in accordo alla UNI EN ISO 9001, la norma che specifica i requisiti di un sistema di gestione per la qualità, in riferimento alla “Manutenzione Ferroviaria” e che il personale delle officine che effettuava i Controlli Non Distruttivi sui componenti del materiale rotabile doveva essere certificato secondo la UNI EN ISO 9712, la norma per la certificazione del personale addetto alle “Prove Non Distruttive”, sempre per il settore della “Manutenzione Ferroviaria”.
Tra le possibili forme di prevenzione del danno, difatti, si annoverano le procedure di manutenzione preventiva, grazie a un insieme di controlli non distruttivi basati su un continuo monitoraggio delle condizioni del componente, attraverso alcuni parametri che permettono di individuare lo stato attuale e la vita residua prima di agire con un intervento manutentivo.
L’Agenzia ha ritenuto che la definizione di criteri tecnici per la formazione, la qualificazione e la certificazione del personale addetto ai Controlli Non Distruttivi in accordo alla norma UNI EN ISO 9712, per lo specifico settore della manutenzione ferroviaria, fosse uno degli aspetti fondamentali per garantire un adeguato livello di affidabilità nelle operazioni di manutenzione nel settore ferroviario.
La certificazione del personale addetto ai Controlli Non Distruttivi, in accordo alla norma UNI EN ISO 9712, prevede un percorso di formazione, il superamento di un esame teorico pratico, il possesso di esperienza e di idoneità fisica.
Di conseguenza, l’Agenzia ha ritenuto di emanare delle linee guida per definire requisiti integrativi rispetto alla UNI EN ISO 9712 quali principi e regole necessarie per la corretta applicazione della citata normativa al settore della manutenzione ferroviaria costituendo, in tal modo, uno “Schema di Certificazione” dedicato al settore della manutenzione ferroviaria.
L’Agenzia, considerando il ruolo degli Organismi di Certificazione un elemento fondamentale nel processo di certificazione, ha stabilito che il personale addetto ai Controlli Non Distruttivi che intende operare nel settore della manutenzione ferroviaria debba essere certificato da Organismi accreditati da ACCREDIA in accordo alla UNI CEI EN ISO/IEC 17024, la norma sulla valutazione della conformità (requisiti generali per gli organismi che eseguono la certificazione di persone) alla UNI EN ISO 9712 ed ai criteri stessi delle linee guida, allo scopo di garantire criteri di competenza ed imparzialità.
Attraverso anche il coinvolgimento degli operatori, degli Organismi di Certificazione, di ACCREDIA e di varie associazioni di categoria, il 29 maggio 2012 fu pubblicata la prima edizione delle “Linee guida per la qualificazione del personale addetto ai Controlli non Distruttivi (CND) nella manutenzione ferroviaria”.
Negli anni seguenti il contesto di riferimento sotto la giurisdizione dell’Agenzia si è progressivamente ampliato. Le iniziali competenze riferite alla sola rete ferroviaria nazionale gestita dal Gestore dell’infrastruttura nazionale Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. (RFI), si sono estese, dall'autunno 2016, anche alle reti regionali cosiddette "interconnesse" cioè a scartamento ordinario e collegate con la stessa rete RFI e, a partire dal 30 giugno 2019, anche alle ferrovie "funzionalmente isolate".
Negli oltre 10 anni di applicazione delle linee guida numerosi sono stati i ritorni di esperienza maturati, la normativa di riferimento è stata più volte aggiornata, inoltre sono state pubblicate nuove norme tecniche internazionali relative al personale addetto ai Controlli Non Distruttivi.
Per tali motivi le linee guida sono state oggetto di una prima revisione nel 2018 e di una seconda conclusasi il 06 marzo 2023 che, con l’ulteriore ampliamento delle competenze di ANSFISA, dopo 18 mesi dalla data della pubblicazione, estenderà l’ambito di applicazione anche al trasporto pubblico a guida vincolata.
Le revisioni hanno beneficiato del contributo degli stakeholders, che hanno potuto partecipare all’aggiornamento del testo nelle fasi di redazione e di consultazione pubblica, volto al raggiungimento di una nuova versione definita attraverso un processo trasparente e condiviso.
Le nuove linee guida per la qualificazione e la certificazione del personale addetto ai Controlli non Distruttivi (CND) nella manutenzione ferroviaria
Le nuove linee guida si presentano suddivise in due capitoli.
Nel capitolo A sono stabiliti i criteri generali per il riconoscimento dei Centri di Addestramento del personale addetto ai CND e dei Centri di Esame per la qualificazione e la certificazione del personale medesimo.
Nel capitolo B sono invece stabiliti i criteri per la qualificazione e la certificazione del personale addetto ai CND relativamente all’applicazione dei controlli stessi nel settore manutenzione ferroviaria, ad integrazione della norma UNI EN ISO 9712, nell’ambito del sistema ferroviario italiano (infrastrutture, site sul territorio italiano, facenti parti delle reti del sistema ferroviario interoperabile europeo e delle reti funzionalmente isolate dal sistema ferroviario interoperabile europeo, nonché veicoli circolanti sulle suddette reti) e nell’ambito dei sistemi di trasporto pubblico a guida vincolata (veicoli ed infrastrutture).
All’interno del settore di certificazione “Manutenzione Ferroviaria” (MF) si definiscono due sottosettori di certificazione: rotabili (MF/R) e infrastrutture (MF/I).
Nel sottosettore rotabili esiste un’ulteriore suddivisione in classe operativa A e B (la B include la A). La classe operativa definisce la tipologia di componenti per cui gli operatori per i livelli 1 e 2 sono abilitati mentre, per i livelli 3 non è prevista la suddivisione in sottosettori né in classi operative; invero la certificazione al livello 3 MF deve intendersi esclusivamente come estensione della certificazione al livello 3 in accordo alla UNI EN ISO 9712.
Per i livelli 1 e 2 è possibile ottenere un’estensione della certificazione per l’applicazione particolare Phased Array (PA) mentre per i livelli 3 la tecnica PA è già contemplata dal programma di addestramento e di esame della certificazione nel settore MF.
Il settore di certificazione in MF risulta applicabile ai seguenti metodi:
- Visivo (VT);
- Particelle Magnetiche (MT);
- Liquidi Penetranti (PT);
- Ultrasuoni (UT);
- Radiografia (RT);
- Correnti indotte (ET).
L’ultima revisione ha recepito in parte due norme tecniche internazionali relative al personale addetto ai Controlli Non Distruttivi. Nello specifico l’applicazione delle linee guida soddisfa i requisiti previsti dal capitolo 4 della norma di prodotto UNI EN 16910-1:2018, che definisce il percorso di qualificazione per i metodi MT, UT ed ET del personale addetto ai controlli non distruttivi in fase di manutenzione di sale montate.
Qualora il candidato intendesse ottenere la certificazione anche ai sensi della UNI EN 16910-1 occorre integrare un’esperienza maturata dopo il superamento dell’esame in accordo ai periodi indicati nella UNI EN 16910-1 stessa.
Inoltre, sono state incrementate le ore di addestramento relative al settore infrastruttura per adeguarsi ai requisiti previsti nella UNI EN16729-4:2019 qualificazione del personale per prove non distruttive su rotaie ferroviarie in opera.
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