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Contributi a fondo perduto DL Rilancio: ecco il vademecum dell'Agenzia delle Entrate! Chi, come, quanto

L’Agenzia delle entrate fornisce istruzioni e chiarisce modalità, tempistiche e tutti i passi da compiere per richiedere e ottenere il bonus previsto a favore di imprese e partite Iva

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Ci siamo, anche l'art.25 del DL Rilancio, quello sui contributi a fondo perduto, può ufficialmente 'prendere quota' visto che è stato pubblicato il provvedimento attuativo fiscale da parte dell'Agenzia delle Entrate.

Il provvedimento del 10 giugno 2020, infatti, definisce le modalità operative e la finestra temporale nella quale i soggetti titolari di reddito d’impresa, di lavoro autonomo e agrario (ma non, allo stato attuale, i professionisti) potranno richiedere l’erogazione del contributo a fondo perduto. Le Entrate, contestualmente, hanno pubblicato una guida/vademecum che fornisce tutti i dettagli della misura, i soggetti interessati, il calcolo del contributo e le indicazioni per richiederlo.

Cos'è

  • il contributo a fondo perduto è una somma di denaro corrisposta dall’Agenzia delle entrate a seguito della presentazione, in via telematica, di una apposita istanza.
  • l’importo del contributo è commisurato alla perdita del fatturato e dei corrispettivi subita a causa dell’emergenza da Coronavirus.
  • sulla base dei dati dichiarati nell’istanza dal soggetto che richiede il contributo, l’Agenzia delle entrate eroga la somma di denaro mediante bonifico sul conto corrente intestato al richiedente.

A chi spetta

  • requisito numero 1: conseguimento, nell’anno 2019, di un ammontare di ricavi o compensi non superiore a 5 milioni di euro. NB - per le società con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare, occorre fare riferimento al periodo d’imposta precedente a quello in corso al 19 maggio 2020; NB2 - per i soggetti esercenti attività di impresa o di lavoro autonomo occorre far riferimento rispettivamente ai ricavi di cui all’art. 85, comma 1, lettere a) e b) del Tuir e ai compensi di cui all’art. 54, comma 1, del Tuir
  • requisito numero 2: è necessario che sia presente almeno uno tra i seguenti requisiti:
    1. ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019
    2. inizio dell’attività a partire dal 1° gennaio 2019;
    3. domicilio fiscale o sede operativa situati nel territorio di Comuni colpiti da eventi calamitosi (sisma, alluvione, crollo strutturale), i cui stati di emergenza erano in atto alla data del 31 gennaio 2020 (data della dichiarazione dello stato di emergenza da Coronavirus). L’elenco di tali Comuni è riportato in appendice alle istruzioni del modello dell’istanza.

A chi non spetta: ingegneri e architetti (per ora) esclusi

  • soggetti la cui attività sia cessata alla data di richiesta del contributo;
  • soggetti che hanno iniziato l’attività dopo il 30 aprile 2020, con l’eccezione delle partite Iva aperte dagli eredi per la prosecuzione dell’attività dei deceduti;
  • enti pubblici di cui all’art. 74 del Tuir;
  • intermediari finanziari e società di partecipazione di cui all’art. 162-bis del Tuir;
  • professionisti e lavoratori dipendenti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria (cosiddette casse previdenziali), tra i quali figurano anche ingegneri e architetti;
  • soggetti che hanno diritto alla percezione delle indennità previste dagli articoli 27 (bonus professionisti) e 38 (bonus lavoratori dello spettacolo) del decreto legge n. 18 del 17 marzo 2020 (cosiddetto decreto “Cura Italia”).

Quanto

L’ammontare del contributo è determinato applicando una diversa percentuale alla differenza tra l’importo del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e l’analogo importo del mese di aprile 2019.

Le percentuali previste sono le seguenti:

  1. 20% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 sono inferiori o pari a 400.000 euro;
  2. 15% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano i 400.000 euro ma non l’importo di 1.000.000 di euro;
  3. 10% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano 1.000.000 di euro ma non l’importo di 5.000.000 euro.

Il contributo è comunque riconosciuto per un importo non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.

Come e quando: date, modelli, istruzioni

L'istanza, abbiamo visto, andrà presentata in modalità elettronica nella forchetta temporale che va dal 15 giugno al 13 agosto 2020. Nel caso di eredi che proseguono l’attività di contribuenti deceduti, la presentazione dovrà attendere il 25 giugno e dovrà concludersi nei sessanta giorni successivi.

Il provvedimento, infatti, approva anche il modello dell’istanza e le relative istruzioni.

All’interno del modello sono previste diverse sezioni per l’indicazione dei dati relativi al richiedente, all’intermediario delegato alla presentazione, ai requisiti per l’accesso, ai dati per il calcolo del contributo spettante, all’iban per l’accredito, e, solo nel caso di contributo superiore a 150mila euro, alla regolarità antimafia.

Il modello è particolarmente snello, in modo da velocizzare e semplificare quanto più possibile la compilazione: in particolare, è prevista l’indicazione dei soli codici fiscali dei soggetti richiedente e trasmittente e l’attestazione del possesso dei requisiti si realizza mediante la barratura di caselle.

Le procedure da utilizzare potranno essere due: l’uso di software privati per la compilazione - realizzati in conformità alle specifiche tecniche allegate al provvedimento - e del canale telematico Entratel/Fisconline per l’invio oppure una procedura web gratuita che sarà accessibile a breve all’interno del portale “Fatture e corrispettivi”.

Le istanze per contributi superiori a 150mila euro, invece, nelle quali andrà resa la dichiarazione sostitutiva di atto notorio in merito alla regolarità antimafia, dovranno essere firmate digitalmente dal soggetto richiedente e trasmesse via pec.

I controlli del Fisco

Le ricevute rilasciate a esito delle elaborazioni saranno due e il soggetto richiedente riceverà una pec contenente l’esito della sua richiesta.

IL PROVVEDIMENTO E IL VADEMECUM SONO SCARICABILI IN FORMATO PDF

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