Rinforzi Strutturali | FRP - Fiber Reinforced Polymers | FRCM - Fabric-Reinforced Cementitious Matrix | Malte da Rinforzo Strutturale | FASSA SRL
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Consolidamento e rinforzo strutturale: le soluzioni Fassa Bortolo per il recupero e la messa in sicurezza degli edifici

Quale tipologia di intervento scegliere per migliorare o adeguare il patrimonio edilizio sotto il profilo statico e sismico? Fassa Bortolo propone formule all’avanguardia per consolidare e rinforzare strutture ammalorate o vulnerabili. Scopri di più.

Recuperare, rinnovare e salvaguardare il patrimonio costruito

Tre parole d’ordine caratterizzano gli interventi sul patrimonio edilizio esistente: recupero, rinnovamento e salvaguardia. Sappiamo bene come ancora oggi buona parte degli edifici in Italia necessiti di interventi di consolidamento e rinforzo strutturale volti migliorare e adeguare un patrimonio edilizio fragile, in gran parte caratterizzato da vulnerabilità congenite, dovute a materiali e tecniche costruttive tradizionali. Non solo, cambi di destinazioni d’uso così come carenze progettuali o esecutive, o ancora variazioni del livello di sicurezza imposte da normativa, ci obbligano ad intervenire sugli edifici esistenti. Ebbene, quale tipologia di intervento scegliere per migliorare la struttura sotto il profilo statico e sismico? Lo abbiamo chiesto a Gabriele Barison, Specialista dell’Assistenza Tecnica Fassa.

Tecniche di intervento: dalle malte strutturali ai sistemi CRM, FRCM e FRP

Quante e quali sono le categorie d’intervento per il rinforzo e il consolidamento strutturale?

Le Norme Tecniche delle Costruzioni (NTC 2018) definiscono tre categorie di intervento a seconda del livello di sicurezza post-intervento da raggiungere e dell'impatto sul comportamento globale della costruzione. Le tre categorie di intervento sono:

  • interventi di riparazione o locali;
  • interventi di miglioramento;
  • interventi di adeguamento.

Gli interventi di riparazione o locali sono lavorazioni che interessano singoli elementi e non alterano in maniera significativa il comportamento globale della costruzione. Il loro scopo è quello di migliorare la duttilità della costruzione riducendo, in particolare, possibili meccanismi di collasso locale. Rientrano in questa categoria gli interventi di ripristino, rinforzo, sostituzione di singoli elementi strutturali che non risultano più adeguati all’uso previsto. Intervenendo sulle fragilità locali è possibile migliorare la duttilità della costruzione nel suo insieme. L'esempio più classico è rappresentato dal ripristino o realizzazione di collegamenti tra le componenti della struttura muraria, ma possono essere considerati interventi locali anche le modifiche a una parte di struttura come, ad esempio, l'apertura di un vano in una parete, purché non modifichino in modo significativo la rigidezza e la capacità deformativa della struttura.

Gli interventi di miglioramento e di adeguamento, a differenza dei precedenti, alterano il comportamento globale della struttura. Gli interventi di adeguamento prevedono il raggiungimento di standard di sicurezza richiesti da normativa per gli edifici nuovi di nuova costruzione, fatte salve alcune eccezioni. Gli interventi di miglioramento, invece, sono finalizzati a conseguire un aumento della sicurezza della costruzione ma senza necessariamente raggiungere gli standard predetti.

Tecniche di intervento: dalle malte strutturali ai sistemi CRM, FRCM e FRP di Fassa Bortolo


Quale strategia deve ‘mettere in campo’ il professionista per scegliere la tipologia di intervento più efficace?

Per prima cosa, il progetto deve partire dalla conoscenza approfondita dell'opera. È necessario effettuare una diagnosi strutturale per comprendere da quali elementi è costituito l’organismo edilizio e di come questi interagiscono tra loro al fine di individuare il comportamento globale della struttura. È essenziale individuare i dissesti, siano essi attivi oppure già conclusi (stabilizzati). Non solo, è necessario conoscere la qualità e lo stato di conservazione dei materiali.

In sintesi, il professionista deve conoscere il comportamento strutturale dell’opera nel suo complesso e avere contezza anche di tutti gli interventi eseguiti sulla struttura nel corso del tempo. Una volta completata l’indagine conoscitiva, il professionista potrà operare una scelta consapevole della tipologia di consolidamento e rinforzo strutturale più efficace.

Esistono, inoltre, alcuni criteri generali, riportati anche nella Circolare Applicativa delle NTC, che ci guidano nella scelta degli interventi. I tre criteri fondamentali sono:

  • ricerca della regolarità;
  • attenzione alle fasi esecutiva;
  • individuazione di una strategia che proceda per priorità.

Per ricerca della regolarità si intende la preferenza per una distribuzione dell’intervento di rinforzo per quanto possibile regolare e uniforme all’interno del manufatto. Generalmente è bene evitare di intervenire irrigidendo eccessivamente una parte della struttura a discapito dell'altra. Spesso in passato, ad esempio, si è intervenuti sostituendo coperture lignee con coperture in cemento armato pesanti e rigide senza però intervenire sulle murature sottostanti deboli o ammalorate.

Come già detto, tra i criteri guida c’è anche l’attenzione alla fase esecutiva, a cui noi di Fassa Bortolo siamo particolarmente attenti, perché una cattiva esecuzione può addirittura peggiorare il comportamento della costruzione, oltre a vanificare l'efficacia dell’intervento.

Individuare una strategia per priorità è invece il terzo criterio-guida: ad esempio, è opportuno cercare di intervenire prima sulle fragilità locali per poi intervenire sulla struttura nel suo complesso.


Quali soluzioni per il consolidamento e rinforzo strutturale propone Fassa Bortolo?

Il Sistema Rinforzo di Fassa Bortolo comprende diverse soluzioni suddivise in tipologie di intervento. Inizio citando la nostra ampia gamma di malte strutturali per la riparazione di murature connotate da giunti di allettamento degradati, discontinuità murarie o fessurazioni. Le malte strutturali vengono utilizzate anche in interventi considerati a bassa invasività, come ad esempio la ristilatura dei giunti di allettamento o la tecnica dello scuci-cuci. Le malte strutturali possono inoltre essere utilizzate in abbinamento alle barre elicoidali per realizzare interventi che spaziano dalla riparazione locale delle lesioni nel paramento murario, fino ad arrivare ad interventi di rinforzo estesi come la ristilatura armata dei giunti di allettamento, un intervento diffuso e particolarmente adatto per i manufatti in muratura faccia a vista.

Ristilatura armata dei giunti di allettamento con malte Fassa Bortolo

Le barre elicoidali possono inoltre essere utilizzate per collegare pannelli murari solidi ma tra loro scollegati. L’intervento, da inquadrare in un più ampio progetto di consolidamento, è finalizzato a ridurre una tipica vulnerabilità delle strutture in muratura. A differenza delle connessioni tradizionali, le barre elicoidali in acciaio inossidabile AISI 304 o AISI 316 possono essere installate a secco previo semplice foro pilota, permettendo un’esecuzione rapida e realizzando un intervento durevole nel tempo.

Connessioni pannelli murari scollegati con barre elicoidali Fassa Bortolo

Fassa propone anche una gamma di prodotti e attrezzature per realizzare interventi di consolidamento mediante iniezioni di boiacche leganti. Si tratta di una tecnica di intervento volta a migliorare le caratteristiche meccaniche di murature che presentano vuoti nella trama muraria (es. murature a sacco), molto adatta per murature storiche di pregio e faccia a vista.

Iniezioni consolidanti Fassa Bortolo

Oltre alle tecniche citate, Fassa Bortolo ha sviluppato un’ampia gamma di soluzioni di rinforzo esterno certificate per strutture in muratura o C.A. Mi riferisco nello specifico ai nostri sistemi di rinforzo FRCM, FRP, CRM.


Che differenza c’è tra queste tre tecniche di intervento: FRCM, FRP e CRM?

I compositi FRCM (Fiber Reinforced Cementitious Matrix) e i sistemi FRP (Fiber Reinforced Polymer) consentono di realizzare interventi di rinforzo esterno a “basso spessore” di strutture in muratura o C.A. Si tratta di materiali compositi, ovvero sistemi costituiti da una matrice rinforzata mediante fibre lunghe e continue, tipicamente fornite sotto forma di tessuto o rete. I sistemi FRCM sono costituiti da una matrice inorganica - malta a base di cemento o calce - rinforzata mediante una rete o tessuto in fibra. I sistemi FRP, invece, sono costituiti da una matrice organica - tipicamente resina epossidica – rinforzata mediante tessuti in fibra. Rientrano nei sistemi FRP anche le lamine pultruse.

I sistemi FRCM e FRP sono una soluzione di intervento spesso preferita rispetto ai sistemi tradizionali perché utilizzano componenti in fibra, leggeri, facili da tagliare a misura e da trasportare in cantiere.

I sistemi CRM (Composite Reinforced Mortar) rappresentano invece l’evoluzione della tecnica dell'intonaco armato di cui conservano la logica tradizionale ma sostituiscono le parti metalliche - rete e connettori - con componenti in fibra. Se nei sistemi FRCM e FRP l’uso dei connettori non è sempre obbligatorio, nel CRM il connettore è un componente essenziale.

Placcaggio diffuso con sistemi ad alto spessore (CRM) con rete e connettore in fibra di vetro.


Quanto è importante la compatibilità dei materiali nei sistemi di rinforzo?

La compatibilità dei materiali è fondamentale perché presupposto di un intervento efficace nel tempo. Si articola in compatibilità chimico-fisica e compatibilità meccanica, sia tra gli elementi che compongono il sistema che tra il sistema e substrato.

Fassa Bortolo è costantemente impegnata in attività di ricerca e innovazione su questo fronte sfruttando il suo know-how, che nasce e si sviluppa nel mondo delle malte, per offrire prodotti sempre più prestazionali e attenti alla compatibilità.


Per il consolidamento strutturale di edifici storico-monumentali, esistono sistemi di rinforzo specifici?

Nella maggior parte dei casi, per gli edifici storico-monumentali proponiamo sistemi che adottano prodotti a base di calce idraulica NHL, oppure calce e pozzolana, essendo chimicamente compatibili con la maggior parte delle murature storiche.

Questa però non è da ritenere una ‘regola ferrea’ perché dobbiamo considerare la variabilità del patrimonio edilizio storico. Basti pensare ai molti edifici del Novecento annoverati come storico-monumentali. Penso ad esempio alle architetture di epoca fascista nelle quali è spesso logico intervenire con tecniche di rinforzo che prevedono l’uso di materiali di tipo cementizio.


Cosa significa oggi essere in possesso di un sistema di rinforzo certificato?

Innanzitutto, l’uso di sistemi di rinforzo strutturale certificati è un obbligo di legge. Significa pertanto essere conformi alla Legge italiana in quanto tutti i materiali ad uso strutturale devono essere qualificati e identificati dal produttore come condizione necessaria per l'immissione del prodotto sul mercato.

Inoltre, disporre di un sistema certificato significa conoscere le prestazioni del sistema e consentire al progettista una previsione attendibile di comportamento del rinforzo.

Un sistema certificato è una soluzione in molteplici condizioni d’uso standard. Ad esempio, i sistemi FRCM dotati di CVT (Certificato di Valutazione Tecnica), rilasciato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, sono testati con prove di resistenza ai cicli di gelo-disgelo, alle sollecitazioni termiche, all'umidità e al loro utilizzo in ambienti salini-alcalini fortemente aggressivi.

Presidi antiribaltamento ed antisfondellamento: le soluzioni FASSAPROTECTION

Abbiamo parlato delle varie categorie di intervento per il consolidamento e rinforzo di elementi strutturali ma sappiamo benissimo che un edificio non è composto solo da questi elementi. Ci sono anche elementi non strutturali che necessitano comunque di essere messi in sicurezza perché vulnerabili. Cosa propone Fassa per questi elementi?

Fassa propone due famiglie di presidi: FassaProtection Solaio e FassaProtection Parete. Il primo viene utilizzato per contrastare il fenomeno di sfondellamento delle pignatte di alleggerimento dei solai mentre il secondo viene utilizzato per contrastare l'evoluzione di meccanismi di ribaltamento fuori dal piano di tamponature fragili nelle strutture in calcestruzzo armato. I sistemi FASSAPROTECTION sono accomunati dall'impiego di una matrice inorganica, quindi una malta, una rete di rinforzo e dall'utilizzo di speciali connettori come vincolo.

Presidi antisfondellamento e antiribaltamento di Fassa Bortolo

I nostri presidi si differenziano non solo per la tipologia di intervento, su solaio o su parete, ma anche per la tipologia di supporto su cui gli stessi verranno applicati. Per entrambe le categorie di presidi disponiamo di sistemi applicabili sia su superficie stonacata che sul supporto intonacato, purché ben adeso e consistente.

Sistema Fassaprotection Solaio Over


Quale servizio di supporto tecnico offre Fassa al professionista impegnato in interventi di rinforzo e consolidamento degli edifici?

Il supporto che può offrire il nostro Servizio di Assistenza tecnica inizia già durante la fase preliminare di progetto, ovvero quando il professionista deve scegliere la tipologia di sistema più adatto all’intervento da realizzare. In questa fase, indirizziamo i professionisti verso una o più possibili tipologie di intervento. Segue poi la fase progettuale, che spetta ovviamente al progettista. La nostra Assistenza rientra in campo durante la fase esecutiva con il servizio di avvio squadra: tramite i nostri tecnici dimostratori affianchiamo l'impresa all’inizio dell’intervento fornendo tutte le istruzioni per la corretta applicazione dei nostri sistemi.

Oltre a fornire costante assistenza a progettisti ed imprese, mettiamo a disposizione liberamente sul sito tutta la documentazione tecnica relativa ai nostri prodotti, comprese le certificazioni conseguite.

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