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Consolidamento delle fondazioni: come scegliere tra l'uso delle resine espandenti e quello dei micropali

Approfondimento sulle tecniche di consolidamento delle fondazioni

Anche se ci piace credere il contrario, di rado gli edifici poggiano su terreni che rimangono solidi e resistenti a tempo indefinito. Anche se le fondazioni sono salde e il calcolo strutturale è affidabile, gli strati più superficiali del terreno potrebbero subire movimenti di assestamento per adattarsi ai carichi trasferiti dagli edifici sovrastanti.

Il cedimento delle fondazioni e le sue cause

Le crepe nei muri sono manifestazioni lesive dell’intonaco e delle superfici strutturali delle pareti che possono segnalare fenomeni di cedimento delle fondazioni, situazioni di stress strutturale al quale occorre porre rimedio. 

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Il cedimento delle fondazioni è un evento che può essere ricondotto a diverse cause come:

  • caratteristiche costruttive e dei materiali inappropriate per reggere il carico degli edifici
  • scarsa qualità dei materiali impiegati
  • soggettività dell’area a terremoti
  • periodi di siccità o eccessive alluvioni
  • alterazioni delle falde acquifere sotterranee.

Gli esperti in ingegneria e geotecnica si occupano di valutare gli edifici che hanno subito un dissesto, per valutare l’entità del danno e proporre l’intervento per consolidare le fondamenta più opportuno.

Lo scopo odierno è quello di individuare interventi mirati dalla minore invasività possibile e dall’alta capacità di recupero degli edifici lesionati.

I “tecnici dei consolidamenti” si occupano infatti di trovare il miglior rapporto costo/risultati da proporre al cliente previa attenta analisi di condizioni di applicabilità e dei limiti di operatività: infatti le soluzioni per consolidare il terreno delle fondazioni non sono tutte adatte per ogni genere di dissesto. Ad esempio, aggravi del carico del terreno troppo importanti o cedimenti con cause profonde, potrebbero non essere affrontabili mediante le sole iniezioni di resine e richiedere altre metodologie. 

Le possibili soluzioni

Il consolidamento del terreno delle fondazioni, a seconda della portata del cedimento e della stratigrafia del terreno, può avvenire in genere attraverso iniezioni di resine chimiche nel terreno oppure con micropali pressoinfissi in acciaio ad alta densità.

SYSTAB propone una serie di soluzioni per il consolidamento per ottenere i risultati migliori con la minima invasività possibile e con costi più contenuti rispetto ai metodi tradizionali. 

Consolidamento di fondazioni con resine espandenti

Le resine espandenti prevedono l'iniezione di resine chimiche ad alta densità che vengono fatte penetrare nel terreno fino a saturazione dei vuoti che si sono formati sotto le fondamenta. Gonfiandosi e acquisendo volume, esse permettono di costipare e aumentare la portanza del terreno rispetto ai carichi aumentati.

La scelta di tali resine dipende dalla natura del terreno e dai carichi da sostenere, impiegando alternativamente resine ad elevato potere espandente e resine ad elevata densità. 

Il consolidamento delle fondazioni con resine prevede di introdurre resine a diversa densità e grado di espansione attraverso fori di 25 mm che consentono di aumentare le caratteristiche del terreno di fondazione per merito della compattazione indotta dalla spinta esercitata da tali miscele chimiche. Si tratta di un cantiere a impatto zero, dai tempi rapidi e particolarmente indicato per risolvere cedimenti differenziali e accrescere la portata del terreno in vista di soprelevazioni o adeguamento sismico.

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Il consolidamento del terreno con resine permette di:

  • compattare il terreno valorizzandone le caratteristiche geomeccaniche
  • riempire le cavità che si sono formate nel terreno
  • distribuire in maniera omogenea i carichi
  • isolare dall’acqua che mina la stabilità dell’edificio
  • ridurre i cedimenti potenziali e aumentare la capacità portante del terreno 

Consolidamento di fondazioni con micropali in acciaio

micropali precaricati in acciaioIl consolidamento delle fondazioni con micropali permette di consolidare e stabilizzare la pavimentazione in tempi molto rapidi senza il ricorso a macchine ingombranti e a cantieri invasivi.

I micropali attivi a bassa invasività sono pali di fondazione dal diametro che raggiunge i 114 mm e una profondità fino a oltre 15 metri: essi consentono di trasferire i carichi verso porzioni rocciose stabili per consolidare fondazioni profonde. Attraverso speciali martinetti idraulici vengono introdotti nel terreno a pressione costante fino al raggiungimento della porzione solida del terreno che funge da ancoraggio.

Si tratta di pali modulari in acciaio con le seguenti caratteristiche

  • Moduli di lunghezza 914 mm, a innesto filettato
  • Diametri da 76 a 114 mm
  • Spessore 8 mm (o superiore)
  • Installazione con presso infissione tramite contrasto offerto dalla struttura esistente, mediante martinetti idraulici
  • Collegamento finale palo – struttura con piastre in acciaio dedicate (ove la tipologia fondale non lo consenta verrà realizzato un classico cordolo in cemento armato).

I micropali precaricati in acciaio assolvono perfettamente a esigenze di consolidamento e stabilizzazione, siccome non generano dannose vibrazioni ai danni del terreno e producono pochissimo materiale di risulta. Le piastre in acciaio vengono collegate direttamente alla struttura con tasselli chimici per sfruttare il contrasto del massetto di pavimentazione per collocare i micropali. Questo intervento può essere svolto comunque parallelamente alle iniezioni di resine espandenti per soluzioni miste dalle grandi potenzialità.

I vantaggi di un consolidamento con micropali

I vantaggi del ricorso ai micropali per consolidare le fondamenta comprendono:

  • mini invasività
  • micropali del tutto testati mediante misura di pressione di installazione per ogni palo
  • non si ricorre né a uso di fanghi né a malte cementizie
  • durata ridotta dei cantieri e limitate attività di scavo
  • possibilità di precarico attivo
  • nessuna estrazione di terreno
  • possibilità di verificare la pressione di installazione e il carico per ogni palo in corso d’opera
  • assenza di vibrazioni e di materiale di risulta nel corso dell’inserimento di micropali
  • possibilità di agire anche in condizioni di scarsa accessibilità e di altezza ridotta dei cantieri
  • possibilità anche di sollevamenti molto importanti se la struttura lo consente
  • il precarico con carichi superiori a quelli di esercizio evita il rischio di assestamenti
  • collegamento efficace palo-struttura al termine delle opere.

La possibilità di precarico con un carico superiore a quello di esercizio infatti impone il cedimento primario evitando assestamenti prolungati nel tempo.

Come già detto, è prioritario prima di ogni intervento svolgere un’indagine geologica sul terreno (almeno una prova penetrometrica) per assicurarsi che consolidare le fondamenta con i micropali sia la scelta più indicata. Ti invitiamo ad affidarti a esperti come quelli Systab per assicurarti di valutare con precisione lo stato delle fondamenta della tua abitazione e la portata dell’intervento da eseguire.

Richiedi subito un sopralluogo gratuito, con la sicurezza della tua casa non c’è da scherzare!

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