Considerazioni dal 1° convegno Nazionale del Sistema Bilaterale delle Costruzioni
Il 23 e 24 maggio a Napoli si è svolta la prima conferenza nazionale del Sistema bilaterale delle Costruzioni, Patrocinata dall’Inail, dedicata al tema “Il valore del lavoro”.
Il 23 e 24 maggio a Napoli si è svolta la prima conferenza nazionale del Sistema bilaterale delle Costruzioni, Patrocinata dall’Inail, dedicata al tema “Il valore del lavoro”.
Il sistema Bilaterale delle costruzioni è composto da una rete di 300 organismi diffusi in tutto il territorio nazionale tra Casse edili, coordinate dalla CNCE, Scuole edili, coordinante dal Formedil, e Comitati paritetici territoriali per la sicurezza, coordinati dalla CNCpt, e si propongono il sostegno dello sviluppo economico e sociale del settore dell'edilizia e dell'intero paese specialmente in questi momenti difficili.
I tre enti bilaterali si occupano di previdenza, sicurezza e formazione nel settore delle costruzioni e hanno unito le loro forze per proporsi come punto di riferimento della legalità e della sicurezza nei cantieri. Sono gestiti dalle associazioni imprenditoriali delle costruzioni e dalle rispettive organizzazioni sindacali dei lavoratori e il loro obiettivo è garantire buona occupazione, regolarità contributiva e sicurezza a un numero sempre crescente di lavoratori.
“Nel 2011 – dichiara Marco Garantola, Presidente della CNCpt - i nostri Comitati per la sicurezza hanno infatti svolto oltre 52.000 visite nei cantieri e il sistema delle Scuole edili ha coinvolto nelle diverse attività di formazione 142.000 operatori del settore. Ebbene con la diminuzione dell’attività tutto questo è a rischio. Alla riduzione dei contributi che ne deriva si aggiungono le difficoltà finanziarie delle imprese ancora attive, che tra i mancati pagamenti della pubblica amministrazione e il credit crunch non riescono più neppure ad assicurare versamenti regolari al sistema”.
“I numeri confermano ciò che andiamo dicendo ormai da diversi anni - afferma il Presidente del Formedil Massimo Calzoni - e cioè che il Sistema Bilaterale delle Costruzioni è un sistema che funziona e che offre servizi imprescindibili a imprese e a lavoratori. Nel vivo della crisi del settore, che possiamo far coincidere con il triennio 2009 - 2011, il sistema degli enti bilaterali ha messo in campo a livello nazionale e locale un’azione imponente che ha rappresentato un pezzo di welfare sussidiario per tutti i soggetti del comparto edilizio.
Tutto ciò è stato avallato dal recente accordo Stato - Regioni in cui le "16 Oreprima" sono state riconosciute ufficialmente per il loro straordinario contributo per una buona occupazione. Nel triennio 2009 – 2011 oltre 60 mila lavoratori e più di 40 mila imprese si sono rivolte al sistema bilaterale di settore per formare con le sedici ore lavoratori all'ingresso o al reingresso nel settore. Credere in un innalzamento professionale garantito per tutti i lavoratori dell’edilizia è un baluardo che in questi anni siamo riusciti a tenere saldo e vorremmo continuare a salvaguardare anche in questo momento difficile. È per questo che, sulla base del mandato delle parti sociali, abbiamo accettato la sfida della Borsa Lavoro per promuovere la buona occupazione”.
Ha precisato il Presidente della CNCpt Marco Garantola “Il crollo di attività e la profonda crisi finanziaria che ha colpito il settore ha avuto e sta avendo effetti drammatici sul piano dell’occupazione."
Secondo i dati dell'Osservatorio che monitora circa l'80% del sistema e che a sua volta rappresenta circa la metà del totale dell'occupazione registrata ad inizio della crisi, nell'ambito del sistema bilaterale soltanto nel 2011 la perdita occupazionale ha riguardato 70.000 lavoratori. È realistico pensare che rispetto al 2008 oggi nelle costruzioni si siano perduti più di 300.000 posti di lavoro e considerati i dati della Cassa integrazione straordinaria altri 200.000 potrebbero scomparire a breve.
Secondo la Commissione Nazionale Casse Edili l’attività nel settore si è ridotta di un quarto in tre anni, a sorprendere è in particolare il dato di febbraio. Nel secondo mese del 2012 si è assistito infatti a un crollo del 28% delle ore lavorate, scese a 33.966.181 dalle 47.064.227 dello stesso mese del 2011. Anche considerando l'emergenza meteo che ha attanagliato il Paese nella prima parte dell'anno, il dato resta impressionante. Soprattutto perché viene confermato dal calo del numero di imprese e operai iscritti alle Casse edili, che rappresenta un indicatore più strutturale e meno congiunturale. "A febbraio del 2012 - ha aggiunto il Vicepresidente della CNCE Massimo Trinci - la quota di operai iscritti a 84 Casse Edili monitorate è diminuita del 12% rispetto allo stesso mese del 2011, passando da 420.207 a 367.710, con una perdita di oltre 50.000 addetti".
Tutto ciò sta generando un meccanismo perverso che ha pesanti ripercussioni sul funzionamento dell’intero mercato del lavoro. “A livello periferico – sottolinea Massimo Calzoni, Presidente del Formedil - la situazione sta diventando insostenibile: le imprese, che faticano a ottenere commesse e finanziamenti, non riescono a pagare i contributi ai loro lavoratori presso le Casse Edili, l’Inps e l’Inail. Questo impedisce loro di ottenere il Durc (Documento unico di regolarità contributiva), indispensabile per partecipare ai bandi per i lavori pubblici e privati. Si innesca così un circolo vizioso che potrebbe bloccare completamente il mercato”.