Conservazione e prevenzione sismica di monumenti: G&P Intech protagonista nella salvaguardia dell'Arena di Verona

Prevenzione sismica: da sempre G&P Intech si impegna per formare ed educare la comunità attraverso eventi, dibattiti e iniziative culturali

Andrea Dari:
Caro Giorgio, come è nato l’interesse di G&P Intech per il Progetto Art Bonus 67 Colonne a Verona?

Giorgio Giacomin:

Il nostro Gruppo ha radici a Vicenza, ma l'attività si estende su scala nazionale e internazionale nel campo del restauro strutturale e antisismico. Verona è un nodo vitale in quest'ambito, ricca di progetti di rigenerazione che impattano positivamente sul tessuto sociale e culturale. L'invito a partecipare al Progetto Art Bonus 67 Colonne è stato un’opportunità che abbiamo colto con entusiasmo, specialmente per il mio legame personale con la città e il Festival lirico di Verona, una tradizione familiare che risale alle tenute agricole di mio nonno.

COS'È IL PROGETTO ART BONUS 67 COLONNE?
Il progetto si basa sull’idea di ricostruire idealmente la cinta più esterna di arcate dell'Arena di Verona, distrutta da un terremoto nel 1117, con un abbraccio di imprenditori e professionisti. Un progetto, nato durante la crisi pandemica, che ha raggiunto l’obiettivo di divenire una membership annuale animata da sostenitori sempre nuovi, grandi aziende e piccoli imprenditori, accomunati dal desiderio di contribuire non solo allo spettacolo ma al suo valore economico e sociale.

Andrea Dari:
Qual è il significato culturale dell'Arena di Verona per la vostra azienda?

Giorgio Giacomin:

L'Arena di Verona non è solo un monumento storico, ma anche un veicolo di messaggi culturali. Rappresenta un patrimonio di conoscenze e stimola le comunità verso la proattività e l'innovazione. In questi ultimi anni, abbiamo ampliato il nostro impegno sociale partecipando anche alla produzione cinematografica del film InFiniti, strettamente legata al nostro territorio, dimostrando che l'impegno nel settore artistico e culturale può essere un prezioso strumento di crescita imprenditoriale.

Andrea Dari:
Ci sono stati eventi specifici legati alla promozione delle 67 colonne che vi hanno particolarmente coinvolto?

Giorgio Giacomin:

L'emozione più grande è stata la prima dell'Aida durante il centenario del Festival dell'Arena di Verona. Questo e altri eventi del Festival sono la testimonianza di un’organizzazione impeccabile a cui siamo orgogliosi di essere associati.

Quali sono i primi ricordi legati all’opera o ad altri eventi culturali che le rimangono impressi?

Nella nostra famiglia, l’arte è sempre stata protagonista: abbiamo una soprano, musicisti e attori di teatro. Personalmente, porto nel cuore le performance di Luciano Pavarotti nella Tosca e la regia di Franco Zeffirelli nella Traviata, due momenti che hanno segnato la mia passione per l'arte.

Andrea Dari:
Come si definisce l’attività di G&P Intech e cosa rappresenta per voi essere legati al territorio?

Giorgio Giacomin:

La nostra attività è radicata nel campo della sicurezza: operiamo per garantire la resilienza degli edifici e delle infrastrutture, specializzandoci nella prevenzione sismica. Questo non è solo un servizio, ma una missione che incarna un profondo rispetto per il nostro patrimonio culturale e la sicurezza delle persone.

Essere legati al territorio per G&P Intech significa intessere una rete di competenze e risorse che si estendono ben oltre la pura consulenza tecnica. Significa educare e formare la comunità, rendere consapevoli i cittadini dei rischi sismici e delle soluzioni possibili, e farlo con la passione di chi conosce e ama la propria terra. La nostra presenza a Verona e nei suoi dintorni è un impegno quotidiano: siamo parte attiva nella vita della comunità, contribuiamo a eventi, dibattiti e iniziative culturali.

L'essenza del nostro lavoro si manifesta nel Progetto 67 Colonne, dove siamo stati in grado di unire il nostro impegno tecnico a quello culturale, lavorando per la salvaguardia di uno dei simboli più rappresentativi del patrimonio italiano. Non solo proteggiamo l'integrità fisica di monumenti come l'Arena, ma preserviamo anche la loro storia e la loro anima, permettendo alle future generazioni di ereditare un passato ricco e intatto.

Con progetti come questi, dimostriamo che il progresso tecnologico e la conservazione possono procedere di pari passo, guidati da un approccio che valorizza la tradizione e promuove lo sviluppo sostenibile. Il nostro obiettivo è lasciare un'impronta positiva sul tessuto urbano e sociale, e ogni passo avanti in questa direzione è un mattone aggiunto alla costruzione di una comunità più sicura, consapevole e coesa.