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Connettori per legno e acciaio: Riprogettare o recuperare?

realizzazione di una soletta in calcestruzzo alleggerito strutturale di 5 cm collegata alle travi sottostanti mediante connettori Tecnaria, questo allo scopo di realizzare una sezione mista legno-calcestruzzo e acciaio-calcestruzzo.

Recuperare un edificio esistente pone comunemente il progettista di fronte ad un bivio quando questi deve intervenire sui solai: demolirli per sostituirli con altri ex novo oppure recuperarli rafforzandoli. Se da un lato la prima soluzione si presenta facile sulla carta perché permette al progettista di riprogettarli a suo piacimento, dall’altro non si può prescindere dai maggiori oneri derivanti dal trasporto e smaltimento dei materiali in discarica, maggiore attenzione in cantiere per la movimentazione dei materiali stessi (che fra l’altro avviene in quota), indebolimento delle pareti per effetto dello sfilamento delle travi, etc.
Pensare di recuperare un solaio pone invece l’attenzione su altri aspetti: il rispetto dei nuovi carichi di esercizio e delle prescrizioni dettate dalle Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M 14 gennaio 2008), con un indubbio vantaggio in termini di costi.


Fig.1: foto dall’esterno dell’edificio

I lavori di recupero della Scuola d’infanzia Maria Bambina di Lissone (MB) ne sono un esempio.
L’edificio in questione risale ai primi anni del ‘900 e consiste in un annesso scolastico in muratura portante di mattoni pieni, con due piani fuori terra. Il solaio d’interpiano, oggetto d’intervento, era composto da travi in legno e putrelle in acciaio IPN tipiche di quegli anni, poggianti fra loro e sulle pareti perimetrali.


Fig.2-3-4: foto interne del solaio oggetto d’intervento

Per una riorganizzazione degli spazi interni l’amministrazione comunale decise di indire un bando di lavori di ristrutturazione, con lo scopo di mutare la destinazione d’uso del solaio d’interpiano da ripostiglio a dormitorio.

Al fine di poter rispondere ai nuovi carichi di esercizio e conferire al solaio caratteristiche di omogeneità e rigidezza contro un’eventuale azione sismica, l’intervento è consistito nella realizzazione di una soletta in calcestruzzo alleggerito strutturale di 5 cm collegata alle travi sottostanti mediante connettori Tecnaria, questo allo scopo di realizzare una sezione mista legno-calcestruzzo e acciaio-calcestruzzo. Precisamente: connettori a piolo con piastra modellata a ramponi del tipo CTL MAXI per le travi in legno e connettori a piolo CTF per le travi in acciaio.


Fig.5: connettore per legno CTL MAXI e particolare di posa.


Fig.6: connettore per ferro CTF e particolare di posa.

La scelta del CTL MAXI è scaturita principalmente dalla sua modalità di applicazione: essendo tale connettore ideato per essere posato direttamente sopra il tavolato, ha trovato nel cantiere in questione l’applicazione ideale, permettendo di operare direttamente sul solaio esistente così come si presentava. I prefori da 8 mm per le due viti tirafondo, consigliati per questo connettori, non hanno avuto difficoltà di realizzazione grazie al doppio trapano messo a disposizione da Tecnaria.


(in ordine da sx a dx) Fig 7: posa di telo Centuria a separazione del getto di cls, impermeabile e traspirante al vapore; Fig. 8: posizionamento connettori CTL MAXI; Fig. 9: esecuzione dei prefori per le viti tirafondo mediante doppio tra-pano; Fig. 10: fissaggio dei connettori mediante infissione delle viti tirafondo per mezzo di un avvitatore ad impulsi; Fig. 11: panoramica generale.

NELL'ARTICOLO COMPLETO I VANTAGGI NELL'UTILIZZO DEI CONNETTORI CTL MAXI E CTF.

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