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Concorso pubblico in Lombardia: richiesti n.16 istruttori tecnici a tempo pieno e indeterminato

Regione Lombardia offre un’opportunità professionale per 16 istruttori tecnici a tempo indeterminato, con mansioni nel campo edilizio, ambientale e delle infrastrutture: un’occasione per professionisti con competenze tecniche e amministrative. Scadenza per l'invio della candidature entro il 14 novembre 2024.

Concorso Regione Lombardia 2024: n.40 posti di istruttore, con n.16 figure tecniche richieste

La Regione Lombardia ha indetto un nuovo concorso per diplomati nel 2024, mirato alla copertura di 40 posti per istruttori nei profili Giuridico-amministrativo, Tecnico e Agricolo-forestale. In particolare sono richiesti sotto il profilo tecnico n.16 figure da inserirle a tempo pieno e indeterminato.

Il presente concorso è bandito in attuazione del “Piano triennale dei fabbisogni di personale 2024 – 2026” ed è disciplinato dalle disposizioni di cui alla Deliberazione della Giunta di Regione Lombardia n. XII/1529 del 18 dicembre 2023 – Allegato F “Regolamento sul reclutamento del personale del comparto della Giunta di Regione Lombardia”, nonché dalla vigente normativa nazionale, in particolare il DPR 487/1994, come integrato e modificato dal DPR 82/2023, e dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il Comparto Funzioni Locali.

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Istruttore Tecnico, richieste n.16 figure

Il possesso di questo profilo professionale comporta la capacità di sviluppare le attività di seguito specificate, così da assicurarne lo svolgimento nell'ambito delle corrispondenti posizioni di lavoro:

  • conservazione e codifica dei dati in uso servendosi di apparecchiature di tipo informatico e multimediale;
  • attività tecniche in campo igienico sanitario, compreso l'uso di specifica strumentazione;
  • attività tecniche in campo edile, idraulico, della viabilità e trasporti e della pianificazione del territorio, del demanio e della navigazione e delle energie rinnovabili;
  • tecnico nel campo delle comunicazioni elettroniche (reti e impianti);
  • elaborazione di stime e progetti e connessa raccolta, trattamento ed elaborazione di dati;
  • sopralluoghi e controlli di natura tecnica sul campo;
  • Sopralluoghi tecnici anche in materia ambientale;
  • predisposizione documentazione per istruttorie, rendicontazioni e pagamenti
  • supporto alla predisposizione di verbali e report tecnico-amministrativi sulle misure attivate;
  • relazioni con gli utenti di natura diretta, anche complesse, e negoziale;
  • sviluppo e trasposizione grafica dei progetti inerenti in materie di competenza della posizione di lavoro, anche servendosi di strumentazione informatica;
  • assistenza tecnica in campo agricolo e forestale architettonico ed infrastrutturale;
  • raccolta ed elaborazione di dati riguardanti la gestione delle aziende regionali e i loro piani di sviluppo;
  • sviluppo delle incombenze amministrative e contabili connesse alle attività sopra indicate anche servendosi di strumentazione informatica;
  • conservazione e codifica dei dati in uso;
  • assistenza ai richiedenti della formalizzazione di istanze e/o progetti, anche mediante piattaforma informatica dedicata;
  • istruttoria, valutazione e validazione di istanze e/o progetti, anche mediante piattaforma informatica dedicata;
  • predisposizione di atti amministrativi e contabili;
  • supporto alla valutazione dei progetti.

Scadenza

La domanda di partecipazione al concorso per istruttori diplomati della Regione Lombardia deve essere presentata entro le ore 12.00 del 14 novembre 2024.

Per partecipare al concorso, è obbligatorio, pena l’esclusione, versare un contributo di segreteria di €10,00 per ciascun profilo per cui si presenta la candidatura, seguendo le istruzioni sul Portale “inPA”. Il pagamento deve essere effettuato entro la scadenza del bando e non è rimborsabile in alcun caso.

 

Requisiti specifici

Essere in possesso di diploma di scuola secondaria di secondo grado ad indirizzo tecnico:

  • geometra (articolo 1, Legge 75 del 7 marzo 1985);
  • “Costruzioni, ambiente e territorio” - di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 88 del 2010

In alternativa essere in possesso di uno dei seguenti titoli di studio, secondo la classificazione del MIUR:

  • Lauree triennali (lauree di primo livello) - (L) D.M. 270/2004:
    • L-6 Geografia
    • L-7 Ingegneria Civile e Ambientale
    • L-17 Scienze dell’Architettura
    • L-23 Scienze e Tecniche dell’Edilizia
    • L-21 Scienze della Pianificazione Territoriale, Urbanistica, Paesaggistica e Ambientale
    • L-32 Scienze e tecnologie per l'ambiente e la natura
    • L-34 Scienze geologiche
  • Lauree specialistiche (LS) DM 509/99 e successive modifiche e integrazioni:
    • classe 4/S (Architettura e ingegneria edile)
    • classe 21/S (Geografia)
    • classe 28/S (Ingegneria Civile)
    • classe 38/S (Ingegneria per l’ambiente e il territorio)
    • classe 54/S (Pianificazione territoriale urbanistica e ambientale)
    • classe 82/S (Scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio)
    • classe 86/S (Scienze geologiche)
  • Laurea Magistrale D.M. 270/2004
    • classe LM-4 (Architettura e ingegneria edile-architettura)
    • classe LM-23 (Ingegneria Civile)
    • classe LM-24 (Ingegneria dei sistemi edilizi)
    • classe LM-26 (Ingegneria della Sicurezza)
    • classe LM-35 (Ingegneria per l’ambiente e il territorio)
    • classe LM-48 (Pianificazione territoriale urbanistica e ambientale)
    • classe LM-74 (Scienze e tecnologie geologiche)
    • classe LM-75 (Scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio)
    • classe LM-80 (Scienze geografiche)

Laurea specialistica (LS) o Diploma di laurea (DL) (vecchio ordinamento universitario), equiparati ad una delle classi di laurea magistrale sopraindicate, ai sensi dei Decreti Interministeriali del 9 luglio 2009 e successive modifiche e integrazioni.

 

La procedura concorsuale prevede un’eventuale prova preselettiva, comune a tutti i profili, seguita da una prova scritta e una prova orale specifiche per ciascun profilo.

Eventuale prova preselettiva

Se per un profilo arrivano oltre 120 domande, si attiverà la preselezione, che si svolgerà da remoto nel mese di dicembre 2024, con dettagli pubblicati sui portali “inPA” e “bandi On line” dal 21 novembre 2024. La prova preselettiva consisterà in un test a risposta multipla su competenze logico-deduttive, conoscenza della lingua italiana, normativa sul procedimento amministrativo e diritto di accesso, e Statuto d’Autonomia della Regione Lombardia.

 

Prova scritta

La prova d’esame consisterà in una prova scritta con quesiti a risposta multipla e/o aperta, e potrebbe includere la redazione di un atto amministrativo, su materie specifiche per ogni profilo indicate negli allegati del bando.

La prova si terrà in presenza con strumenti informatici forniti da Regione Lombardia. Prima della prova scritta, i candidati sosterranno un test per verificare la conoscenza della lingua inglese e delle competenze informatiche su Microsoft Word ed Excel, come richiesto dal D.lgs. 165/2001. Un punteggio insufficiente in inglese o informatica comporterà l’esclusione dal concorso. Il superamento della prova scritta richiede un minimo di 21/30 punti.

 

Prova orale

La prova orale, che si terrà in presenza in un locale aperto al pubblico, consisterà in un colloquio individuale per valutare le conoscenze nelle materie della prova scritta. Il superamento della prova richiede un punteggio minimo di 21/30. Gli esiti saranno pubblicati al termine di ogni sessione sul sito istituzionale dell'Ente.

 

Materie per il profilo tecnico

  • Conoscenza della normativa regionale in materia di governo del territorio, rigenerazione urbana e consumo di suolo (L.r. 12/2005, L.r. 31/2014);
  • Conoscenza della normativa regionale in materia di difesa del suolo e mitigazione del rischio idrogeologico (L.r. 4/2016);
  • Conoscenza degli elementi essenziali del Codice dei contratti (D.Lgs 36/2023);
  • Conoscenza della normativa regionale in tema di programmazione dei servizi di mobilità e trasporto pubblico e nozioni tecniche in materia di infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile (L.r. 6/2012);
  • Conoscenza di principi teorici, nozioni tecniche e normativa regionale in materia di programmazione di infrastrutture (L.r. 9/2001);
  • Conoscenza della normativa regionale in materia di ambiente (L.r. 26/2003).

 

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