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Concorsi pubblici, ecco il nuovo Regolamento: parità di genere, prova orale in video conferenza, massimo 6 mesi per il termine

Tra le novità: il bando deve contenere, per ciascuna delle qualifiche messe a concorso, la percentuale di rappresentatività dei generi nell'amministrazione che lo bandisce. Ok alla prova orale in video-conferenza.

Per i tecnici che vogliono 'tentare' la carta dei concorsi pubblici assume rilevanza il nuovo DPR 82/2023, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 150 del 29 giugno.

Si tratta di un Regolamento che va a modificare il vecchio DPR 487/1994, concernente norme sull'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi.

Il provvedimento, che entra in vigore dal 14 luglio 2023, stabilisce che l'assunzione a tempo determinato e indeterminato nelle amministrazioni pubbliche avviene mediante concorsi pubblici, orientati alla massima partecipazione, che si svolgono con modalità che ne garantiscano l’imparzialità, l’economicità e la celerità di espletamento, ricorrendo, ove necessario, all’ausilio di sistemi automatizzati diretti anche a realizzare forme di preselezione e selezioni decentrate per circoscrizione territoriali. 

Le novità del DPR Concorsi Pubblici

Queste le novità principali contenute nel nuovo Regolamento:

  • viene fissato il limite massimo di 6 mesi per la conclusione della procedura concorsuale;
  • la pubblicazione dei bandi avviene attraverso il Portale del reclutamento inPA e sul sito istituzionale dell’ente che bandisce il concorso;
  • sono previste tutele nei confronti delle donne in gravidanza o allattamento, che potranno partecipare ai concorsi anche in caso di impedimento o esami medici, così come vengono introdotti sistemi di salvaguardia per i soggetti affetti da DSA, ai quali andrà consentita la possibilità di sostenere esami orali al posto degli scritti;
  • il bando deve contenere, per ciascuna delle qualifiche messe a concorso, la percentuale di rappresentatività dei generi nell’amministrazione che lo bandisce;
  • si valorizza, a titolo preferenziale, l'appartenenza al genere meno rappresentato nella PA che bandisce la gara: se il differenziale tra i generi maschile e femminile supera il 30%, si applica il titolo preferenziale e sarà privilegiato quello meno rappresentato;
  • tutte le prove orali si svolgeranno in un'aula aperta al pubblico, ma sarà possibile anche lo svolgimento in video-conferenza, «purché sia garantita comunque l'adozione di soluzioni tecniche che assicurino l'identificazione dei partecipanti, la regolarità e integrità della prova, la sicurezza delle comunicazioni e la loro tracciabilità, nel rispetto della normativa in materia di trattamento dei dati personali e, in ogni caso, la pubblicità della prova attraverso modalità digitali»;
  • i candidati avranno dai 10 ai 30 giorni di tempo per presentare la domanda di partecipazione.

IL DPR 82/2023 SULLE MODIFICHE ALLE REGOLE DEI CONCORSI PUBBLICI E' SCARICABILE IN ALLEGATO.

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