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Con “Connettere l'Italia” verso infrastrutture più utili allo sviluppo del Paese e del cittadino

Il MIT presenta “Connettere l'Italia”: la nuova strategia per i trasporti e la logistica dell’Italia

Il MIT presenta “Connettere l'Italia”: la nuova strategia per i trasporti e la logistica dell’Italia
 
Il documento redatto dalla Struttura tecnica di missione per l'indirizzo strategico, lo sviluppo delle infrastrutture e l'alta sorveglianza del Ministero rielabora i contenuti dell’allegato infrastrutture al DEF, approvato ad aprile scorso, definendo il quadro strategico e programmatico per le infrastrutture italiane.
 
“Opere utili, sostenibili, condivise”, queste le parole di Delrio pensando alle infrastrutture del futuro, italiane.
 
Secondo il Ministro dei Trasporti infatti “l’Italia ha bisogno di opere utili, grandi o piccole che siano, per aggiornare le sue infrastrutture alle sfide internazionali dei trasporti e della mobilità. Dai valichi, ai corridoi europei, ai porti serve una rete interconnessa, intermodale, sicura e sostenibile.”
 
Per far questo il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si è dotato di una pianificazione strategica delle opere pubbliche articolata in quattro strategie:
- la valorizzazione del patrimonio esistente con una manutenzione profonda;
- il completamento o la scelta di nuove infrastrutture purché utili, snelle e condivise, anche rivedendo i progetti se sono datati o sovradimensionati;
- le opere di integrazione nodale e intermodalità indirizzate a rafforzare, con una vera e propria "cura del ferro", il trasporto ferroviario delle persone e delle merci;
- lo sviluppo urbano sostenibile con una rinnovata attenzione alla qualità del trasporto pubblico.
 
L'obiettivo è realizzare un moderno sistema che sia di supporto all'economia e alla crescita, alla qualità della vita nelle città, e che permetta l'accessibilità ai territori e connessioni semplici tra Europa e Mediterraneo.
 
Queste quattro linee che orientano il lavoro del MIT rappresentano anche le “Strategie per le infrastrutture di trasporto e logistica” allegate al DEF 2016 e sono la via maestra per la definizione del Piano Generale dei Trasporti e della Logistica e del Documento Pluriennale di Programmazione previsti dal Nuovo Codice dei Contratti pubblici e delle Concessioni, che garantiranno un orizzonte di medio-lungo periodo per definire opere certe, con risorse e tempi certi.
Inaugurano anche un percorso partecipato e condiviso con gli stakeholder, dagli enti locali agli operatori, agli esperti, perché la costruzione delle infrastrutture di domani -accessibili, innovative e belle - è una responsabilità collettiva.
 
Il documento si articola in quattro sezioni: la prima sezione “Verso una nuova stagione”, offre una sintesi delle motivazioni e le opportunità per una nuova stagione di ideazione e realizzazione delle infrastrutture, articolata in tre momenti distinti di Pianificazione, Programmazione e Progettazione, per i quali è in corso un aggiornamento di metodo inserito nel nuovo codice degli appalti.
In particolare:
  • il Piano Generale dei Trasporti e della Logistica (PGTL), di cui questo documento costituisce una premessa, rappresenterà il quadro di riferimento all’interno del quale integrare le future politiche infrastrutturali;
  • il Documento Pluriennale di Pianificazione (DPP), redatto secondo le metodologie indicate dalle Linee Guida per la valutazione degli investimenti in opere pubbliche, sarà lo strumento unitario per la programmazione triennale delle opere e per il monitoraggio;
  • i decreti attuativi del nuovo codice degli appalti definiranno i nuovi criteri di revisione progettuale (project review) e introdurranno  il dibattito pubblico nell’iter realizzativo delle nuove opere.
Questa sezione si conclude con la vision della nuova politica per le infrastrutture di trasporto e logistica.
Segue una seconda sezione, analitica, “Da dove partiamo”, che presenta una ricognizione dello scenario attuale e degli ambiti di interesse del futuro PGTL e si articola secondo:
  • “Il sistema delle infrastrutture di trasporto”, attraverso la descrizione del Sistema Nazionale Integrato dei Trasporti (SNIT) e delle Reti europee TEN-T, viene fornita una visione sistemica ed organica dei fabbisogni infrastrutturali;
  • “I poli”, per la prima volta nella politica infrastrutturale italiana sono messi al centro i temi dell’accessibilità e delle connessioni ai centri propulsivi del Paese: le città, i poli manifatturieri, i poli turistici;
  • “I nodi”, dove si analizza lo stato attuale di aeroporti, porti e nodi intermodali;
  • “Le reti di trasporto”, si occupa della rete di strade e autostrade e della rete ferroviaria, con un focus sulla rete ad alta capacità/alta velocità.
Le due sezioni conclusive sono dedicate specificamente alla nuova strategia del Ministero.
La terza sezione delinea gli ‘obiettivi della politica dei trasporti in Italia”:
  • Mobilità sostenibile e sicura;
  • Qualità della vita e competitività nelle aree urbane e metropolitane;
  • Sostegno alle politiche industriali di filiera.
Gli obiettivi strategici confluiranno nel Piano Generale dei Trasporti e della Logistica orientandone l’analisi dei fabbisogni, il monitoraggio in itinere e la valutazione ex post.
L’ultima sezione evidenzia le “Strategie e linee d’azione” da mettere in campo (alcune già in atto) per il raggiungimento degli obiettivi.
Quattro le strategie individuate, trasversali agli obiettivi:
  • Infrastrutture utili, snelle e condivise;
  • Integrazione modale e intermodalità;
  • Valorizzazione del patrimonio infrastrutturale esistente;
  • Sviluppo urbano sostenibile.
Per ciascuna di esse sono identificate le Linee d’azione, e le relative misure, che il Ministero intende perseguire, presentando i primi risultati già raggiunti dalle attività in corso.
In chiusura i prossimi passi e la tabella di marcia verso la redazione del primo Documento Pluriennale di Pianificazione.

Il documento del Mit