Facciate Edifici | Antincendio | Sicurezza | Materiali Isolanti
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Comportamento al fuoco delle facciate di edifici: l'utilizzo dell'EPS

Il documento analizza il ruolo dell'EPS come materiale isolante negli edifici, evidenziando il suo contributo al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni, oltre a chiarire le sue prestazioni al fuoco e l'importanza della sicurezza antincendio nelle costruzioni.

Un incendio è un evento molto coinvolgente per coloro che ne sono coinvolti. Nel presente documento verranno trattati il ruolo del materiale isolante nella sicurezza antincendio degli edifici, prestando particolare attenzione all’EPS, che in un edificio adeguatamente progettato e costruito, l’isolamento gioca solo un ruolo minore nella sicurezza antincendio.

D’altra parte, il materiale isolante fornisce un enorme contributo al risparmio energetico sul riscaldamento e il raffreddamento degli edifici. Non si tratta solo di un risparmio finanziario, ma anche di un contributo alla riduzione di emissioni di anidride carbonica e alla prevenzione del riscaldamento globale. Le proprietà uniche dell’EPS lo rendono il materiale isolante ideale per molte applicazioni.

Il presente documento ha lo scopo di chiarire le prestazioni al fuoco del polistirene espanso sinterizzato (EPS) quando viene usato come materiale isolante e per fornisce una panoramica sulle caratteristiche delle costruzioni che utilizzano prodotti da costruzione in cui viene impiegato l’EPS e in particolare per la realizzazione delle facciate esterne degli edifice. Per l’Associazione AIPE è fondamentale comprendere e curare la salvaguardia delle persone coinvolte, degli operatori interessati e dei vigili del fuoco che operano costantemente nelle attività di soccorso.


Sicurezza antincendio delle facciate di edifici: le possibili due scelte del progettista

Per progettare la prevenzione incendi delle facciate di edifici il progettista deve operare una scelta iniziale utilizzando due possibili percorsi:

  • Regole tradizionali della prevenzione incendi con riferimento a Guide oppure a Decreti;
  • Codice Prevenzione Incendi, integrato dalle Regole Tecniche Verticali (RTV)
    Utilizzabili per le attività soggette

Per comprendere come utilizzare le due modalità sopra ricordate deve essere introdotto un successivo riferimento legato alle attività soggette alla prevenzione incendi.

Il D.P.R. 151/2011 riporta l’elenco delle 80 attività che sono oggi soggette a prevenzione incendi.

Nel campo delle attività soggette si riporta il principale riferimento per l’argomento trattato:

  • n. 77 - edifici civili h > 24 m

L’applicazione delle regole tradizionali o del Codice di Prevenzione Incendi (CoPI) viene riportata in modo sintetico nella seguente tabella.

 

(Fonte: Circolare 15406 del 15/10/2019))

 

Le facciate non fanno parte delle attività soggette riportate nel DPR 151/2011 e non sono dotate di una regola tradizionale con decreto ministeriale, ma sono dotate solo di una Guida tecnica volontaria come da Circolare 5043 del 2013.

 

La guida al fuoco facciate 2013

Le facciate degli edifici, possono essere progettate tenendo in considerazione la Guida Tecnica Nazionale per la determinazione dei «Requisiti di sicurezza antincendio delle facciate negli edifici civili» lettera circolare n° 5043 del 15.04.2013.
La guida è il riferimento normativo di applicazione volontaria per edifici con altezza superiore a 12 metri.

Tre sono gli obiettivi primari della guida:

  • A. limitare la probabilità di propagazione di un incendio originato all’interno di un edificio;
  • B. limitare la probabilità di incendio di una facciata e la sua successiva propagazione, a causa di un fuoco avente origine esterna;
  • C. evitare o limitare, in caso d’incendio, la caduta di parti di facciata (frammenti di vetri o di altre parti comunque disgregate o incendiate) che possono compromettere l’esodo in sicurezza degli occupanti l’edificio e l’intervento in sicurezza delle squadre di soccorso.

 

Guida al fuoco facciate 2013: Reazione al fuoco

Le facciate degli edifici presentano nella realizzazione pratica non solo un materiale isolante ma un insieme di elementi che formano un KIT, questi nella condizione di utilizzo devono essere almeno di classe B-s3, d0.

I prodotti isolanti, con esclusione di quelli posti a ridosso dei vani finestra e porta-finestra per una fascia di larghezza 0,60 m e di quelli posti alla base della facciata fino a 3 m fuori terra, possono non rispettare i requisiti di reazione al fuoco richiesti al primo capoverso purché siano installati protetti, anche all’interno di intercapedini o cavità secondo le indicazioni seguenti:

  • prodotto isolante C-s3,d2 se protetto con materiali almeno di classe A2;
  • prodotto isolante di classe non inferiore ad E se protetto con materiali almeno di classe A1 aventi uno spessore non inferiore a 15 mm.

Il Ministero dell’Interno ha emesso il Decreto 25.01.2019 «Modifiche ed integrazioni all’allegato del Decreto 16.05.1987 n° 246 concernente norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione». Il Decreto è stato ritenuto necessario per regolamentare la normativa in merito gli edifici di grande altezza.

La guida al fuoco delle facciate del 2013 viene citata come utile riferimento progettuale.

 

Codice di prevenzione incendi

Il Codice inizia una nuova fase dedicata alla prevenzione degli incendi e viene definito come REGOLA Tecnica Orizzontale (RTO).
L’approccio è totalmente differente dal precedente e pone in prima linea il progettista che deve percorrere le fasi previste per giungere ad una corretta definizione dei materiali e delle strutture da adottare.

I paragrafi più significativi del Codice sono di seguito riportati:

a- Il capitolo G.3 fornisce al progettista:

  • la metodologia per determinare quantitativamente i profili di rischio Rambiente, Rvita ed Rbeni;
  • Qualora disponibili, nelle pertinenti regole tecniche verticali possono essere descritte eventuali soluzioni progettuali complementari o sostitutive di quelle dettagliate nella sezione Strategia antincendio, oppure semplici prescrizioni aggiuntive per la specifica tipologia d’attività;
  • Il progettista può sempre scegliere la soluzione progettuale più adatta alla tipologia d’attività prevista per l’edificio.

b- Applicazioni di soluzioni alternative

  • Il progettista può fare ricorso alle soluzioni alternative proposte nei pertinenti paragrafi della sezione Strategia antincendio e delle regole tecniche verticali, oppure può proporre specifiche soluzioni alternative con i metodi di cui al punto successivo;
  • Il progettista che fa ricorso alle soluzioni alternative è tenuto a dimostrare il raggiungimento del collegato livello di prestazione, impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio ammessi per ciascuna misura antincendio tra quelli del paragrafo G.2.7.
  • Al fine di consentire la valutazione di tale dimostrazione da parte del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, è ammesso l’impiego di soluzioni alternative solo nelle attività con valutazione del progetto.

 

RTV V.13 - Chiusure d'ambito

La RTV 13 è stata ufficializzata con Decreto Ministeriale 30 marzo 2022, in vigore dal 07 luglio 2022 ed è inserita nella sezione V del Codice.
Rispetto alla Guida del 2013 la RTV non riguarda solo la facciata ma la “chiusura” nella sua totalità (chiusura verticale e orizzontale).
È applicata agli edifici esistenti alla data di entrata in vigore (7/7/2022) ovvero ai nuovi edifici e permette di utilizzare prove effettuate in altri Paesi dell’Unione Europea con metodi riconosciuti (vedi Art. 4 del decreto).

 

Campo di applicazione:

  • è applicata a edifici civili (uffici, scuole, ospedali, condomini …);
  • Non si applica a edifici autorizzati prima del 7/7/2022, data di entrata in vigore della RTV 13;
  • Si utilizza per le “attività soggette non normate” riportate nel decreto 151/2011;
  • L’attività soggetta n. 77 è edifici civili H> 24 metri.

Quando si utilizzano le RTV devono essere utilizzate tutte le regole applicabili, ad esempio per ospedali si utilizza RTO – RTV11 – RTV13.

Il progettista può adottare l’RTV13 anche per altre tipologie di edifici con altezze anche inferiori e risulta un riferimento per la prevenzione incendi degli edifici.

Obiettivi:

  • Limitare la propagazione originata all’interno;
  • Limitare la propagazione originata all’esterno (auto-cassonetti rifiuti);
  • Evitare caduta di parti di facciata.

 

..Continua la lettura nel PDF.

 

Indice integrale della trattazione:

  • Premessa;
  • La guida al fuoco delle facciate 2013;
  • Codice di prevenzione incendi - CoPI;
  • Esempi fasce di separazione;
  • Aggiornamento prove sperimentali in merito al comportamento al fuoco nel sistema a cappotto in EPS;
  • Chi è AIPE

 

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