Bonus ristrutturazione
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Comodato d'uso e detrazioni residue: le regole

Per i lavori di ristrutturazione edilizia su un immobile, anche lasciandolo in comodato non si perdono le detrazioni residue.

Se si effettuano dei lavori di ristrutturazione edilizia su un'immobile in comodato, per il quale si sta beneficiando del bonus mobili ed elettrodomestici, non si perdono le detrazioni residue se lo si 'lascia' contestualmente all'acquisto della prima casa.

Lo ha chiarito l'Agenzia delle Entrate nella Posta di FiscoOggi, dove si evidenzia che al termine del comodato il contribuente potrà continuare a usufruire sia delle rate residue di detrazione per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio.

Il comodatario, infatti, in qualità di detentore dell'immobile, al cessare della detenzione conserva il diritto alla detrazione, anche per quel che riguarda le rate mancanti del bonus mobili ed elettrodomestici.

Bonus Ristrutturazioni del comodatario: cosa si fa quando il comodato finisce? No al trasferimento al comodante

La cessazione della detenzione dell'immobile (cioè del comodato) non determina il trasferimento delle quote residue di detrazione per il Bonus Ristrutturazioni Edilizie non ancora usufruite.


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Comodato d'uso e ristrutturazioni edilizie: il contratto deve essere registrato prima dei lavori

Ricordiamo che, in materia di comodato, come chiarito più volte dall’Agenzia delle Entrate, la detrazione per la realizzazione degli interventi di recupero del patrimonio edilizio spetta, oltre che al proprietario dell’immobile, anche al contribuente che detiene lo stesso sulla base di un titolo idoneo (come il comodato) e a condizione che egli sia in possesso del consenso all’esecuzione dei lavori da parte del proprietario.

Costituisce presupposto fondamentale per il comodatario che intende accedere all’agevolazione l’esistenza di un contratto di comodato regolarmente registrato al momento di avvio degli interventi di ristrutturazione (o al momento del pagamento delle spese ammesse in detrazione, se questo è precedente l’inizio dei lavori).

Se - cioè - quando iniziano gli interventi manca un titolo di detenzione dell’immobile, risultante da un atto registrato (come avviene nel caso prospettato al Fisco) al detentore dello stesso immobile è precluso il diritto alla detrazione, anche se provvede alla successiva regolarizzazione.

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