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Comitato Cei “Esposizione umana ai campi elettromagnetici”: il napoletano Nicola Pasquino nuovo presidente

Nicola Pasquino, docente di Misure per la compatibilità elettromagnetica all’Ateneo Federiciano, nonché coordinatore della Commissione Speciale “Esposizione Umana ai Campi Elettromagnetici” dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli, è il nuovo Presidente del Comitato Tecnico 106 “Esposizione umana ai campi elettromagnetici” del Comitato elettrotecnico italiano (in sigla Cei, presieduto da Riccardo Lama).

nicola-pasquino-2.jpgUn ingegnere e docente napoletano è il nuovo Presidente del Comitato Tecnico 106 “Esposizione umana ai campi elettromagnetici” del Comitato elettrotecnico italiano (in sigla Cei, presieduto da Riccardo Lama): si tratta di Nicola Pasquino (nella foto qui accanto), docente di Misure per la compatibilità elettromagnetica all’Ateneo Federiciano, nonché coordinatore della Commissione Speciale “Esposizione Umana ai Campi Elettromagnetici” dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli, che vede impegnato come Segretario Giancarlo Gentile. 

Pasquino succede a Roberto Turri, docente dell’Università degli Studi di Padova. 
Il suo mandato va dal 2019 al 2021.

L’uomo della strada lo chiama “Elettrosmog”, espressione che giustifica in parte un allarme diffuso, ma l’esposizione della popolazione e dei lavoratori ai campi elettromagnetici è anche e soprattutto un problema che da tempo preoccupa e impegna i professionisti del settore tecnico, soprattutto per individuare le azioni da mettere in campo a salvaguardia della salute dei cittadini e per monitorare i livelli di esposizione.

Per questo motivo – spiega Pasquino – “il Comitato 106 vede impegnati rappresentanti di tutti i soggetti coinvolti nel fenomeno, quindi il mondo dell’università e della ricerca, ma anche, per esemplificare, i gestori delle societò di telefonia mobile, le emittenti radio televisive, le industrie fabbricanti di apparecchi  di misurazione, le Arpa (agenzie regionali per la protezione ambientale) e così via”.

Ma quali sono esattamente le funzioni del Comitato Tecnico 106?

Facciamo parlare la norma che lo istituisce.
 Compete dunque al Comitato “Preparare norme e guide tecniche relative all’esposizione umana ai campi elettrici e magnetici a bassa frequenza e ai campi elettromagnetici ad alta frequenza. Le norme e le guide riguardano essenzialmente i metodi di misura e di valutazione dei vari parametri che definiscono l’esposizione umana e sono principalmente orientate alla verifica della conformità ai limiti definiti dalle leggi italiane e dai pronunciamenti europei sull’argomento (Direttiva Lavoratori; Raccomandazione per la popolazione). Il CT è inoltre incaricato di coordinare l'attività normativa a livello nazionale svolta dai comitati di prodotto con riferimento agli aspetti di esposizione umana ai campi elettromagnetici”.

Struttura

Il CT 106 del CEI svolge la propria attività coordinando e portando avanti a livello nazionale i lavori sviluppati in ambito IEC TC106 e CENELEC TC106X, e integrando tali lavori con le tematiche tecniche derivanti dalla necessità di rispettare delle specifiche disposizioni di legge italiane sulla materia.

Programma di Lavoro

Il programma delle attività del CT 106 prevede la diretta collaborazione allo sviluppo dei progetti di norme e guide tecniche in corso nell’ambito del TC 106 dell’IEC e del TC 106X del CENELEC. Tali progetti riguardano principalmente i seguenti aspetti: a) bassa frequenza - metodi di misura dei campi elettrici e magnetici nell’intervallo di frequenza 0 Hz - 10 kHz (revisione della IEC 61786) - metodi di calcolo delle correnti indotte nel corpo umano per effetto di campi elettrici e magnetici esterni - norme per la misura dell’emissione in bassa frequenza di diversi tipi di apparecchiature elettriche (elettrodomestici, ITE, ecc.) e impianti, in collaborazione con i relativi comitati di prodotto b) alta frequenza - metodi di misura dei campi elettromagnetici nell’intervallo di frequenza 10 kHz - 300 GHz - norme di base per la valutazione del SAR prodotto dai telefoni cellulari e dei campi prodotti dalle stazioni radiobase - norme di base per la misura dei campi prodotti dai sistemi elettronici di di sorveglianza e di identificazione - norme per la misura dell’emissione in alta frequenza di diversi tipi di apparecchiature elettriche (elettrodomestici, ITE, ecc.) e impianti, in collaborazione con i relativi comitati di prodotto.

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