Isolamento Acustico | C2R ENERGY CONSULTING
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Come proteggersi dal rumore proveniente dall’esterno dell’edificio

All'interno la rassegna delle possibili soluzioni per ridurre il rumore proveniente dall'esterno.

Nelle città moderne il problema del rumore ha assunto una considerevole importanza e una buona percentuale della popolazione è regolarmente esposta a livelli sonori che interferiscono con lo svolgimento delle normali attività. Risulta quindi necessario attuare strategie di mitigazione e protezione degli ambienti abitativi.


Comfort abitativo e rumore esterno

La realtà che ci circonda è caratterizzata dalla costante presenza di suoni eppure, la maggior parte di noi, in molti contesti, non sempre ha percezione di essere circondata da rumore. Occorre quindi distinguere ciò che viene riconosciuto come suono e ciò che viene percepito come rumore. Convenzionalmente il rumore è definito come un suono indesiderato, spesso associato a sensazioni sgradevoli a causa del fatto che la sua presenza interferisce con lo svolgimento di attività quotidiane come dormire, studiare, conversare o rilassarsi.

Nelle città moderne l’inquinamento acustico è imputabile a diverse cause, principalmente ai trasporti, alle attività edilizie, alle attività produttive e ai pubblici esercizi. Anche le attività antropiche connesse all’insediamento di nuovi edifici sul territorio, insieme ai flussi e al traffico indotto dall’insediamento di nuove attività, contribuiscono a modificare i livelli sonori che caratterizzano una determinata area e che perturbano gli ambienti abitativi.

Considerando che nei contesti urbanizzati una buona percentuale della popolazione (circa il 50%) è regolarmente esposta a livelli sonori che interferiscono con lo svolgimento delle normali attività, si può affermare che il problema del rumore nell’ambiente esterno ha assunto una considerevole importanza e che risulta quindi necessario attuare strategie di mitigazione e protezione.

Esistono tre linee di indirizzo fondamentali per mitigare la propagazione del rumore in ambiente esterno e per proteggere gli ambienti abitativi.

  • il controllo del rumore all’esterno degli edifici;
  • la tutela dall’inquinamento acustico;
  • il controllo dei requisiti acustici passivi degli edifici.

 

Il controllo del rumore all’esterno degli edifici

La propagazione del suono nell’ambiente esterno è governata da una serie di fenomeni, tra cui l’attenuazione per divergenza geometrica, l’attenuazione per effetto del suolo, l’attenuazione per diffrazione da parte di ostacoli, l’attenuazione per attraversamento di vegetazione e di spazi costruiti, ognuno dei quali può provocare variazioni anche molto rilevanti del livello sonoro e, di conseguenza, della sensazione sonora percepita.

È evidente, dunque, che la struttura degli spazi urbani influenza il campo sonoro che si genera in un territorio, pertanto nessuna progettazione può prescindere dalla percezione uditiva del contesto abitativo.

Questo è il motivo per cui la pianificazione urbana costituisce uno strumento essenziale per l’attuazione di strategie di mitigazione acustica.

Tra le soluzioni utili che possono essere adottate si possono sinteticamente citare le seguenti:

  • mantenere la viabilità urbana principale ai margini delle nuove aree di intervento in modo da limitare il rumore da traffico al loro interno;
  • prevedere l’inserimento di sistemi per la diminuzione della velocità dei veicoli attraverso l’inserimento, in corrispondenza degli edifici prospicenti le strade, di zone a velocità controllata, di sistemi per la fluidificazione del flusso veicolare e la gestione della sosta nelle aree di parcheggio;
  • aumentare la distanza tra la sorgente del rumore (strada) e il ricevitore (edificio), lavorando sulla forma delle facciate;
  • allontanare le facciate dalla sorgente di rumore (strada), ad esempio attraverso l’interposizione di zone destinate alla mobilità ciclistica o pedonale o trattate a verde;
  • interporre fabbricati destinati allo svolgimento di attività meno sensibili al rumore, come uffici o attività commerciali, per la schermatura di edifici a destinazione sensibile come scuole o residenze;
  • erigere terrapieni tra la sorgente di rumore, come la strada, e gli edifici o ribassare lo spazio costruito rispetto al livello della strada;
  • adottare conformazioni planivolumetriche degli edifici funzionali a favorire la protezione degli ambienti sensibili al rumore;
  • prevedere la presenza di barriere acustiche o di elementi architettonici che possano fungere da barriera;
  • predisporre per le attività commerciali una programmazione logistica con previsione degli orari di carico e scarico merci al fine di valutare opportunamente l’eventuale impatto acustico di tali attività sulle destinazioni d’uso circostanti.

Esempio di soluzioni per l’attuazione di strategie di mitigazione acustica.

Figura 1 – Esempio di soluzioni per l’attuazione di strategie di mitigazione acustica.

 

La tutela dall’inquinamento acustico

La legislazione italiana affronta il tema del rumore ambientale attraverso un articolato numero di leggi e provvedimenti, per lo più orientati al concetto di protezione nei confronti del rumore.

In particolare la Legge Quadro 447/95 stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell’ambiente esterno e dell’ambiente abitativo dall’inquinamento acustico, rimandando ai decreti attuativi per la definizione dei parametri di valutazione e dei limiti normativi nonché alla classificazione acustica del territorio attraverso l’attuazione dei piani di zonizzazione acustica comunali che rappresentano gli strumenti per la disciplina dell’uso e delle attività svolte nel territorio.

Tutti i progetti di nuovi insediamenti o edifici devono essere redatti in conformità alle esigenze di tutela dall'inquinamento acustico. La fase progettuale pertanto deve comprendere la valutazione previsionale del clima acustico nel caso di destinazioni d’uso sensibili oltre che le indicazioni inerenti all’impatto acustico connesso all’insediamento delle nuove destinazioni d’uso sul territorio e alla collocazione in ambiente esterno degli impianti tecnologici a servizio delle stesse.

In particolare:

  • la valutazione preliminare di clima acustico è una ricognizione delle condizioni sonore abituali e di quelle massime ammissibili in una determinata area, finalizzata a evitare che il sito in cui si intende realizzare un insediamento sensibile al rumore (scuole e asili nido, ospedali, case di cura e di riposo, parchi pubblici urbani ed extraurbani qualora la quiete rappresenti elemento di base per la loro fruizione, insediamenti residenziali) sia caratterizzato da condizioni di rumorosità, o da livelli di rumore ammissibile, non compatibili con l’utilizzo dell’insediamento stesso;

  • la valutazione preliminare di impatto acustico deve fornire gli elementi necessari per prevedere nel modo più accurato possibile gli effetti acustici derivanti dalla realizzazione di quanto in progetto e dal suo esercizio, nonché di permettere l’individuazione e l’apprezzamento delle modifiche introdotte nelle condizioni sonore dei luoghi limitrofi, di verificarne la compatibilità con gli standard e le prescrizioni esistenti, con gli equilibri naturali, con la popolazione residente e con lo svolgimento delle attività già presenti nelle aree interessate dall’insediamento.

Obiettivo delle valutazioni previsionali di clima e di impatto acustico ambientale è quello di poter affermare che la situazione acustica conseguente alla realizzazione di un’opera è soddisfacente e rientra nei limiti di legge, oppure, nel caso di situazioni problematiche, le stesse dovrebbero essere funzionali all’individuazione delle criticità e alla formulazione delle relative ipotesi risolutive.

Valutazione previsionale di clima e impatto acustico

Figura 2 – Valutazione previsionale di clima e impatto acustico. Esempio.

 

Il controllo dei requisiti acustici passivi degli edifici

Il D.P.C.M. 5/12/1997 definisce i requisiti acustici delle sorgenti sonore all’interno degli edifici e i requisiti di fonoisolamento che i componenti di un edificio (facciate, partizioni interne, solai, coperture) devono necessariamente avere, dando seguito all’art. 3 comma e) della Legge Quadro n. 447/1995. Per tutti gli edifici in progetto deve essere verificato il rispetto di tali requisiti in relazione alla loro destinazione d’uso principale.

All’interno degli ambienti abitativi, per garantire una adeguata ed efficace protezione dal rumore proveniente dall’esterno, gli aspetti da verificare e controllare riguardano principalmente l’isolamento acustico della facciata.

A tale proposito occorre considerare che, relativamente ai componenti che costituiscono la facciata, il serramento vetrato e gli altri piccoli elementi di facciata (cassonetti o fori e aperture di aerazione e ventilazione) rappresentano le parti deboli che richiedono opportune verifiche delle scelte progettuali al fine di conseguire idonei valori di fonoisolamento.

Inoltre, al fine di tutelare l’ambiente interno rispetto al problema dell’esposizione al rumore, è sempre opportuno prevedere un’ottimale distribuzione degli ambienti abitativi interni, finalizzata alla tutela degli ambienti che richiedono maggiore protezione sonora nei confronti del rumore all’esterno dell’edificio e nei confronti del rumore prodotto all’interno dell’edificio stesso.

Disporre, per esempio, le camere da letto in aderenza ad un cavedio tecnico così come al corpo ascensore, oppure in affaccio sulla strada più trafficata, rispetto ad un cortile interno, può scaturire problemi poi difficilmente risolvibili, poiché gli interventi acustici per il fonoisolamento dei rumori aerei e delle vibrazioni dovranno essere puntuali, ma presentano un alto grado di errore in opera se non perfettamente eseguiti.

È utile infine ricordare che il suddetto D.P.C.M. ha valore unico a carattere nazionale e che non tiene in considerazione la posizione degli edifici, i quali devono soddisfare gli stessi requisiti acustici sia che si trovino in un luogo dove insistono diverse sorgenti sonore, come per esempio il centro città, sia che invece siano localizzati in un’area acusticamente tranquilla senza particolari sorgenti sonore intrusive. 

È quindi fondamentale, per una buona pratica, non solo soddisfare i requisiti normativi richiesti, ma intervenire in modo il più possibile puntuale, comprendendo la localizzazione dell’intervento e le richieste di confort del committente. L’interazione della definizione dei pacchetti costruttivi e della disposizione interna dei locali con il controllo del rumore esterno e con la tutela dall’inquinamento acustico risulta pertanto fondamentale al fine di diminuire il disturbo delle sorgenti sonore esterne verso i ricettori interni.


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