Come diventare la smartcity più smart nel mondo

Lo Smart City Index (Indice delle Città Intelligenti) è uno strumento di valutazione che classifica le città in base al loro livello di sviluppo e adozione di tecnologie intelligenti e sostenibili.

L'indice valuta una serie di fattori, tra cui l'efficienza energetica, la mobilità sostenibile, la connettività digitale, la qualità dell'aria, la gestione dei rifiuti, l'accessibilità ai servizi pubblici, la partecipazione cittadina e altri indicatori di sostenibilità.

L'obiettivo dello Smart City Index è identificare le città che stanno facendo progressi significativi nel diventare più intelligenti, sostenibili e abitabili per i propri cittadini.

L'indice offre un'analisi comparativa delle prestazioni delle città in tutto il mondo e può essere utilizzato come punto di riferimento per le autorità locali, gli urbanisti e i responsabili delle politiche per prendere decisioni informate e guidare gli sforzi di sviluppo delle smart city.

Per stilare la classifica in 141 città, un totale di 20.000 persone sono state intervistate su 15 aspetti della vita nelle loro città e quali questioni ritengono più urgenti, così come sui loro sentimenti su questioni legate alla tecnologia come l'uso dei dati personali e il riconoscimento facciale.

L'indice di quest'anno include dati a livello di città dall'indice di sviluppo umano (HDI) del Global Data Lab, che misura l'aspettativa di vita, gli anni di scolarizzazione previsti e gli anni medi di istruzione completati, nonché il reddito pro capite dei cittadini di una città. In precedenza, venivano utilizzati dati a livello nazionale.

Attenzione, non è l'unico strumento di valutazione. Diverse organizzazioni, come consultorie o istituti di ricerca, possono sviluppare i propri Smart City Index, utilizzando diverse metodologie e indicatori specifici.

Pertanto, i risultati possono variare a seconda dell'indice utilizzato.

Zurigo in testa alla classifica

Zurigo ha mantenuto il comando nell'IMD Smart City Index anche quest'anno, con Oslo al secondo posto e Canberra al terzo.

Le città asiatiche ed europee dominano la top 20, su 141 città studiate.

Di questa "top 20", sei città hanno continuato a migliorare le loro prestazioni dal 2019. Questi cosiddetti "super-campioni" nel rapporto dell'Index sono Zurigo, Oslo, Singapore, Pechino, Seoul e Hong Kong. I risultati del 2023 dimostrano anche la crescente "intelligenza" di città di secondo livello come Montreal, Denver, Losanna e Bilbao.

Perchè Zurigo

L'aspettativa di vita a Zurigo è di 84 anni e i residenti valutano gli alloggi a prezzi accessibili, la congestione stradale, la disoccupazione e la qualità dell'aria come priorità principali.

L'ottanta per cento afferma che il trasporto pubblico è soddisfacente e il 71 per cento pensa che sia facile trovare informazioni sulle decisioni del governo locale.

Bruno Lanvin, presidente dello Smart City Observatory, ha detto che i fattori che guidano la posizione di leadership di Zurigo includono il fatto che ha dimostrato la capacità di essere sia un hub mondiale che "una città vivibile con forti politiche incentrate sull'uomo". "Chiaramente, Zurigo beneficia del fatto che è una città svizzera e quindi beneficia di tutto il marchio di immagine positivo collegato al suo paese d'origine in aree come la governance, la sicurezza e la qualità della vita", ha detto. "Ma Zurigo si distingue anche per essere un hub di trasporto globale, altamente collegato attraverso l'aeroporto di Kloten e ferrovie e strade affidabili.
“La combinazione di alto livello che la città offre in termini di opportunità di lavoro – sia in settori consolidati come la finanza, ma anche sulla scena dell’innovazione – la rende una calamita globale per i talenti. La situazione geografica di Zurigo e il clima mite la rendono anche un luogo di rara bellezza paesaggistica e qualità della vita”.
Nonostante alcuni degli attributi unici di Zurigo, Lanvin ritiene che altre città possano trarre lezioni, tra cui l'importanza di promuovere i legami tra università di alto livello e industria come strumento per guidare l'innovazione e attrarre investimenti da aziende globali leader.

"Dare priorità all'inclusione e alla diversità aiuta a rendere una città più dinamica e aperta al mondo, rendendo la vita locale più vivace per i cittadini e le imprese", ha affermato, e ha aggiunto che sfruttare la storia e la cultura di una città è spesso un modo efficiente per creare un senso di "unicità" locale e per rendere una strategia di città intelligente più sostenibile di fronte ai cambiamenti futuri.

Le Super città di IMD

Come già detto le città asiatiche ed europee dominano la top 20 di quest'anno. Tra questi, IMD nomina sei "super campioni" perché hanno migliorato continuamente le loro prestazioni dal 2019: Zurigo, Oslo, Singapore, Pechino, Seoul e Hong Kong.

Lanvin ha affermato che la sostenibilità sta anche guadagnando importanza come fulcro del successo della città intelligente. "Ha detto che questo è evidente a Zurigo e nelle città ""second-tier"" come Montreal e Bilbao."

“Questo va oltre i piani per ottimizzare l'utilizzo di energia o per incoraggiare soluzioni di mobilità pulita. Un certo numero di città in tutto il mondo stanno ora perseguendo strategie selettive per attirare talenti e investimenti attraverso imprese nette zero”.

Ha aggiunto: “Quando abbiamo iniziato questo indice, avevamo l'ipotesi di lavoro che le città intelligenti sostenibili sarebbero state quelle che si concentravano sulle persone rispetto alla tecnologia. E siamo stati felici di vedere negli ultimi cinque anni che questo sta diventando un principio centrale".

La spinta per questo proviene dai residenti e dai leader della città, ha osservato. “Quindi stiamo ottenendo una visione che fa riflettere su ciò che la tecnologia può e non può fare. È chiaramente al centro di ciò che sono le città intelligenti, ma non l'obiettivo".

Bologna è la prima città italiana in classifica, e si posiziona al 51esimo posto, peggiorando di 3 posizioni rispetto al 2022. E' migliorato però il suo indice. Questo significa che gli altri crescono più velocemente. 

Milano è all'82esimo posto e perde ben 13 posizioni, Roma al 122esimo e ne perde 11.

Il commento di Zurigo

Un portavoce del dipartimento del sindaco della città di Zurigo ha detto a Cities Today via e-mail: "Siamo lieti di essere stati nominati primi nello Smart City Index di IMD e che la spinta dell'amministrazione cittadina per una città aperta, collaborativa e inclusiva che si concentri sulle esigenze dei suoi abitanti è stata riconosciuta.

"Come menziona il rapporto sull'indice, la comprensione generale di una "città intelligente" ha subito cambiamenti negli ultimi anni, passando da una definizione puramente incentrata sulla tecnologia a una in cui la centralità dei cittadini, la sostenibilità e l'inclusione svolgono un ruolo molto più grande. La nostra comprensione di smart, come stabilito nella nostra strategia smart city, è sempre stata quella che si concentra sulle persone, collegandole tra loro e con l'amministrazione della città con l'aiuto della tecnologia per ottenere risultati positivi. Accogliamo quindi con favore questo movimento verso una città più incentrata sull'uomo”.

Il portavoce ha aggiunto: “Le priorità degli intervistati dell'indice si allineano molto bene con la nostra strategia 2035 e con le nostre corrispondenti strategie specialistiche. Con il nostro obiettivo netto di zero emissioni, stiamo lavorando per diventare neutrali dal punto di vista climatico entro il 2040 e anche prima (2035) all'interno dell'amministrazione cittadina stessa.

"Il nostro obiettivo di alloggi a prezzi accessibili significa che entro il 2050 vogliamo che almeno un terzo del mercato degli affitti di Zurigo sia senza scopo di lucro. E con la nostra strategia City Traffic 2025, stiamo dando la priorità al trasporto pubblico, al ciclismo e alla camminata rispetto al trasporto privato motorizzato. Questo allineamento ci mostra che stiamo lavorando sugli argomenti che contano per le persone a Zurigo e che gli intervistati sono soddisfatti dei progressi che stiamo facendo”.

L'esito della sorveglianza di IMD

Il sondaggio ha chiesto ai residenti argomenti tecnologici come i pagamenti senza contanti e se avrebbero condiviso i dati personali per ridurre la congestione. Il riconoscimento facciale è stato incluso perché è una tecnologia controversa, ha detto Lanvin.

"Ci sono molti modi in cui le città intelligenti possono ottenere un cattivo nome e la sorveglianza è una di queste", ha commentato.

Il riconoscimento facciale è stato vietato in alcuni luoghi e in genere scatena dibattiti sull'accuratezza, sui potenziali pregiudizi e sulle libertà civili.

Lanvin ha detto che i sentimenti sulla tecnologia sono legati alla cultura locale e variano anche all'interno dei paesi.

"Fondamentalmente, il dibattito è molto simile a quello che hai sull'intelligenza artificiale o altre tecnologie avanzate simili", ha detto Lanvin. “Cioè, le persone si rendono conto del potenziale di questi strumenti nei confronti di alcuni problemi che esistono nelle città, come la sicurezza. Ma questo non diminuisce le paure o le preoccupazioni su qualche tipo di uso che potrebbe essere fatto della stessa tecnologia per limitare le libertà personali".

A Zurigo, il 60 per cento degli intervistati ha dichiarato che sarebbe a suo agio con l'uso delle tecnologie di riconoscimento facciale per ridurre la criminalità, il 66 per cento lo ha detto a Oslo e il 68 per cento a Canberra.

FONTI: imd.org ,smartcitiestech.io, cities-today.com