Codice Appalti
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Codice dei contratti: il CNI presenta le sue proposte

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) ha recentemente presentato un documento alla VIII Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, contenente valutazioni e proposte sul Correttivo al Codice dei Contratti. Durante l’audizione del 6 agosto 2024, il CNI ha sottolineato l’importanza di garantire trasparenza e concorrenza, proponendo modifiche mirate a migliorare la qualità dei progetti e a facilitare l'accesso dei giovani professionisti al settore delle opere pubbliche.

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha depositato il testo in occasione dell’audizione presso l’VIII
Commissione della Camera, tenutasi lo scorso 6 agosto.

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri è intervenuto, lo scorso 6 agosto 2024, all’audizione presso la
VIII Commissione Ambiente della Camera dei Deputati dedicata alle proposte per il Correttivo al
Codice dei Contratti. In particolare, sono state analizzate le risoluzioni Mazzetti, Manes, Santillo e
Milani. In rappresentanza del CNI è intervenuto il Consigliere Sandro Catta, delegato ai temi dei LLPP
e BIM.

Occorre ricordare che, sulle varie tematiche del Codice, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri si è più
volte espresso, partecipando in numerosi tavoli di lavoro. Il tema è di estremo interesse dati
l’articolata composizione della categoria e il fatto che gli iscritti rappresentano coloro che più di tutti
applicano le previsioni della norma nella propria attività quotidiana.

Gli ingegneri hanno colto l’occasione per depositare un articolato documento che vuole sintetizzare
le valutazioni del Consiglio Nazionale sulle risoluzioni in esame e rendere disponibili studi e proposte
relative ad ulteriori aspetti del Codice dei Contratti e che meritano l’attenzione del legislatore.
“Manifestiamo vivo apprezzamento per la volontà della Commissione di incidere positivamente sul
Codice – ha dichiarato il Presidente del CNI Angelo Domenico Perrini -. Sono certamente da
apprezzare le proposte mirate ad ampliare la concorrenza, i meccanismi di trasparenza e limitare
l’eccessivo utilizzo dell’appalto integrato. Grande attenzione anche per la richiesta di chiarezza
sull’applicazione della revisione prezzi e sulla limitazione dell’applicazione del subappalto a cascata,
che introduce nei cantieri notevoli fattori di rischio e confusione nella individuazione delle
responsabilità”.

I tecnici hanno poi posto l’attenzione sulle tematiche maggiormente inerenti gli aspetti professionali.
È stata sottolineata l’importanza di applicare correttamente il principio dell’Equo compenso ai
pubblici affidamenti, a garanzia della qualità del progetto e, unitamente agli affidamenti diretti,
primo strumento per consentire ai giovani laureati una possibilità di accesso al settore delle opere
pubbliche, evitando di dover ricorrere a ribassi insostenibili per contrastare la carenza curricolare.
Pari attenzione è stata posta alla ridefinizione dei requisiti professionali, da non confondere coi tre
anni richiesti per le altre tipologie di servizi, in particolare quelli ripetitivi. Gli ingegneri hanno chiesto
di estendere il periodo di riferimento agli ultimi 15 anni, consentendo la copertura dei requisiti
economici anche con l’ausilio di adeguate polizze professionali.

Infine, il CNI ha avanzato la richiesta di modifica dell’allegato V.3 che sancisce la composizione della
Cabina di Regia. Questa è la sede istituzionale per il coordinamento nell’attuazione del Codice, perDICE DEI CONTRATTI: IL CNI DEPOSITA UN DOCUMENTO CON VALUTAZIONI E
PROPOSTE CONCRETE

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha depositato il testo in occasione dell’audizione presso l’VIII
Commissione della Camera, tenutasi lo scorso 6 agosto.

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri è intervenuto, lo scorso 6 agosto 2024, all’audizione presso la
VIII Commissione Ambiente della Camera dei Deputati dedicata alle proposte per il Correttivo al
Codice dei Contratti. In particolare, sono state analizzate le risoluzioni Mazzetti, Manes, Santillo e
Milani. In rappresentanza del CNI è intervenuto il Consigliere Sandro Catta, delegato ai temi dei LLPP
e BIM.

Occorre ricordare che, sulle varie tematiche del Codice, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri si è più
volte espresso, partecipando in numerosi tavoli di lavoro. Il tema è di estremo interesse dati
l’articolata composizione della categoria e il fatto che gli iscritti rappresentano coloro che più di tutti
applicano le previsioni della norma nella propria attività quotidiana.

Gli ingegneri hanno colto l’occasione per depositare un articolato documento che vuole sintetizzare
le valutazioni del Consiglio Nazionale sulle risoluzioni in esame e rendere disponibili studi e proposte
relative ad ulteriori aspetti del Codice dei Contratti e che meritano l’attenzione del legislatore.
“Manifestiamo vivo apprezzamento per la volontà della Commissione di incidere positivamente sul
Codice – ha dichiarato il Presidente del CNI Angelo Domenico Perrini -. Sono certamente da
apprezzare le proposte mirate ad ampliare la concorrenza, i meccanismi di trasparenza e limitare
l’eccessivo utilizzo dell’appalto integrato. Grande attenzione anche per la richiesta di chiarezza
sull’applicazione della revisione prezzi e sulla limitazione dell’applicazione del subappalto a cascata,
che introduce nei cantieri notevoli fattori di rischio e confusione nella individuazione delle
responsabilità”.

I tecnici hanno poi posto l’attenzione sulle tematiche maggiormente inerenti gli aspetti professionali.

È stata sottolineata l’importanza di applicare correttamente il principio dell’Equo compenso ai
pubblici affidamenti, a garanzia della qualità del progetto e, unitamente agli affidamenti diretti,
primo strumento per consentire ai giovani laureati una possibilità di accesso al settore delle opere
pubbliche, evitando di dover ricorrere a ribassi insostenibili per contrastare la carenza curricolare.
Pari attenzione è stata posta alla ridefinizione dei requisiti professionali, da non confondere coi tre
anni richiesti per le altre tipologie di servizi, in particolare quelli ripetitivi. Gli ingegneri hanno chiesto
di estendere il periodo di riferimento agli ultimi 15 anni, consentendo la copertura dei requisiti
economici anche con l’ausilio di adeguate polizze professionali.

Infine, il CNI ha avanzato la richiesta di modifica dell’allegato V.3 che sancisce la composizione della
Cabina di Regia. Questa è la sede istituzionale per il coordinamento nell’attuazione del Codice, per l’analisi delle proposte di modifica legislativa e regolamentare, per l’indirizzo delle stazioni appaltanti,
per la condivisione delle informazioni e per la diffusione della conoscenza delle migliori e delle
peggiori pratiche. Allo stato attuale si prevede la possibilità per il presidente di convocare gli Ordini
secondo necessità.

“Dal momento che gli Ordini sono enti pubblici composti in maniera equivalente da pubblici
funzionari, dipendenti di operatori economici privati e liberi professionisti, essi rappresentano
l’intera filiera che di fatto applica il Codice – ha fatto presente Sandro Catta alla VIII Commissione - Chiediamo, pertanto, che venga introdotta una modifica all’art. 1 dell’allegato V.3, rendendo
componente effettivo della Cabina di Regia un rappresentante per ciascun Consiglio Nazionale delle
Professioni Tecniche”.

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Alla luce dei lavori di definizione del nuovo Codice dei Contratti Pubblici, con questo topic intentiamo raccogliere tutti gli approfondimenti e le notizie riguardante questo importante testo unico della normativa italiana.

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