Codice Appalti | Costruzioni
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Codice Appalti: le regole valgono anche in caso di lavori privati, se i finanziamenti pubblici superano il 50%

ANAC ha segnalato al Parlamento e al Governo che in caso di lavori effettuati da un privato con finanziamenti pubblici superiori al 50% della cifra totale (e superiori al milione di euro) si applicano le regole del Nuovo Codice Appalti. Tra le raccomandazioni, l'ANAC ha suggerito l'implementazione di un sistema di qualificazione dedicato per i soggetti privati soggetti all'applicazione del Codice.

Nel nuovo Codice Appalti mancano disposizioni certe, ma non vi è indicazione di voler abbandonare il principio presente nel vecchio testo

Le regole del nuovo codice appalti vanno applicate anche in caso di lavori svolti da privati con finanziamenti pubblici in percentuali superiori al 50% e per importi superiori al milione di euro. È quanto chiede l’Anac in un recente atto di segnalazione al governo e al Parlamento.

La segnalazione dell'ANAC è stata innescata da una richiesta di chiarimenti da parte di un assessorato regionale riguardo all'applicabilità del nuovo codice appalti. La domanda chiave era se il decreto legislativo n.36/2023 dovesse estendersi anche ai lavori di restauro di un complesso ecclesiale di rilevanza culturale, storica e artistica finanziati pubblicamente in percentuali superiori al 50%.

Il vecchio Codice Appalti del 2016 conteneva disposizioni esplicite riguardo ai lavori privati con finanziamenti pubblici di importo superiore a 1 milione di euro e coperti al 50% o più da fondi pubblici. Tuttavia, il nuovo codice non ha mantenuto questa specificità, generando incertezze interpretative. L'ANAC ha sottolineato che, pur mancando una norma specifica, non vi è indicazione di voler abbandonare il principio precedentemente stabilito.

In risposta all'assessorato regionale, l'ANAC ha affermato che, nonostante l'assenza di una disposizione specifica nel nuovo codice, la normativa europea che ha ispirato la precedente regolamentazione deve essere rispettata. Pertanto, i lavori privati con finanziamenti pubblici che superano il milione di euro e ricevono contributi pubblici superiori al 50% devono aderire alle norme sui contratti pubblici.

L'ANAC non si è limitata a fornire una risposta chiara alla questione sollevata, ma ha anche avanzato proposte per garantire l'aderenza ai nuovi requisiti normativi. Tra le raccomandazioni, l'ANAC ha suggerito l'implementazione di un sistema di qualificazione dedicato per i soggetti privati soggetti all'applicazione del Codice Appalti. Questo sistema mirerebbe a certificare le competenze specifiche e il know-how posseduto dai privati in modo snello e definito.

L'ANAC ha sottolineato che la qualificazione dovrebbe essere considerata un processo agevolato e che i privati possono rivolgersi alle stazioni appaltanti qualificate per ottenere il riconoscimento. Tuttavia, ha enfatizzato che tale scelta dovrebbe rimanere facoltativa, preservando la possibilità di rivolgersi a qualsiasi stazione appaltante qualificata.

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