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CNI diventa grande socio di UNI: obiettivo norme gratuite per gli ingegneri

CNI e UNI hanno firmato oggi a Milano un accordo di associazione. L’intesa, tra le altre cose, ha lo scopo di accrescere la cultura normativa degli ingegneri, attraverso l’accesso facilitato ad una ricca banda dati normativa.
Zambrano: “Molto soddisfatti di essere entrati come “Grande socio” in UNI, un organismo che anche per il legislatore diventerà un essenziale riferimento sulla normativa tecnica”.

E’ stato firmato oggi, presso l’Ordine degli Ingegneri di Milano, un accordo tra il CNI (Consiglio Nazionale degli Ingegneri) e l’UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione). I due organismi erano rappresentati dai due Presidenti, l’Ing. Armando Zambrano e il Dr. Piero Torretta.

L’accordo ha lo scopo di rafforzare la mutua collaborazione finalizzata ad accrescere la cultura normativa degli ingegneri. CNI e UNI, infatti, convengono sul fatto che la normazione tecnica è strumento essenziale allo sviluppo delle attività imprenditoriali e la sua conoscenza lo è per il miglioramento e la crescita competitiva delle micro, piccole e medie imprese e dei professionisti. Grazie all’intesa siglata oggi, gli ingegneri, tra le altre cose, potranno consultare, a costi molto vantaggiosi, le normative tecniche di loro interesse.

La collaborazione tra i due organismi, inoltre, ha il fine di migliorare le sinergie utili al raggiungimento dei rispettivi scopi istituzionali. A questo proposito, è stata stabilita l’associazione del CNI ad UNI nella categoria “Grande Socio”.

Più in dettaglio, il CNI raccoglierà e segnalerà ad UNI tematiche di interesse degli ingegneri, al fine di indirizzare le opportunità di lavori tecnici di elaborazione di norme. Da parte sua, UNI si impegnerà ad aggiornare tempestivamente i propri archivi degli esperti nominati da CNI e a raccoglierne le istanze espresse al fine di individuare le soluzioni. Inoltre, UNI attiverà le sinergie possibili affinché gli ingegneri iscritti, attraverso gli Ordini territoriali, possano beneficiare di tutte le informazioni inerenti l’attività normativa, i nuovi progetti e quelli in corso, i principali avvenimenti nazionali, europei ed internazionali. Infine, i due organismi si impegneranno a progettare ed effettuare congiuntamente una serie di attività formative sui temi della normazione tecnica a beneficio dell’aggiornamento professionale degli ingegneri iscritti, con acquisizione di crediti formativi, utilizzando le rispettive competenze e strutture.

Questo accordo porta gli ingegneri a poter essere presenti in tutti gli ambiti di realizzazione delle norme all’interno di UNI e a poter svolgere un vero e proprio ruolo politico nell’istituzione di normazione privata italiana. Nella video intervista rilasciata in esclusiva ad INGENIOil presidente Zambrano evidenzia come questo accordo vada nella direzione di rendere gli ingegneri non solo sempre più presenti ma anche più protagonisti nella definizione delle norme italiane ed europee e consente di porre le basi per fare accedere gli ingegneri alle norme inizialmente a costi ridotti fino all’obiettivo di arrivare a costo zero per gli iscritti agli ordini.

Esprimiamo la massima soddisfazione per la sottoscrizione di questo accordo – ha affermato Armando Zambrano, Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri –. Intanto perché grazie ad esso il CNI riorganizza in maniera strutturata la presenza degli Ordini degli Ingegneri in UNI, un organismo che auspichiamo possa diventare anche per il legislatore il riferimento per l’elaborazione e l’aggiornamento di tutte le norme tecniche. Acquisendo la qualifica di “Grande socio” il CNI qualifica la presenza degli Ingegneri in UNI, ponendola allo stesso livello di altre grandi organizzazioni come Confindustria e Inail. Inoltre, siamo sicuri di avere offerto ai nostri iscritti un servizio concreto e molto apprezzato che mette a disposizione una preziosa banca dati a costi davvero convenienti”.

Per Piero Torretta in un’intervista rilasciata in esclusiva a INGENIO di prossima pubblicazione, questo è un accordo storico perché dà la possibilità ad UNI di migliorare il proprio processo di normazione e crea un canale diretto tra le norme e chi è responsabile della innovazione tecnica del paese.

Entrambi i presidenti nella conferenza stampa ripresa da INGENIO (disponibile anch’essa a breve) hanno evidenziato l’esigenza comune che anche in Italia l’attività di normazione sia attribuita all’UNI mantenendo in seno ai ministeri la parte più collegata agli aspetti di legge e meno agli aspetti tecnico progettuali.

Nel corso della conferenza stampa è intervenuto anche il presidente dell’Ordine degli ingegneri di Milano, Stefano Calzolari, evidenziando come questo accordo nasca da una sperimentazione condotta presso gli Ordini di Milano e di Roma. Quello di oggi è la premessa per un accordo che porti UNI ad essere coinvolta nel processo di certificazione delle competenze avviato dal CNI.

GUARDA IL VIDEO DELL'INTERVISTA AL PRESIDENTE CNI, ARMANDO ZAMBRANO E LA PRESENTAZIONE DELL'ACCORDO IN CONFERENZA STAMPA