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CNG: Peduto risponde all’attacco di D’Oriano

CNG: Peduto risponde all’attacco di D’Oriano

Si riporta di seguito la risposta del Presidente dei Geologi, Francesco Peduto, al commento del geologo Vittorio D’Oriano pubblicato su INGENIO lo scorso 30 giugno.

 
Un uomo solo al comando? Forse si stava guardando allo specchio!
 
Non è la prima volta che Vittorio D’Oriano utilizza le pagine di Ingenio per sfogare il suo malcelato rancore contro di me e l’attuale Consiglio Nazionale dei Geologi, motivo per il quale non posso più esimermi dal dare una risposta, sebbene continuo sinceramente a non capire come una pagina web che si definisce di “informazione tecnica e progettuale” possa dar spazio a note che di tecnico e progettuale non hanno proprio nulla.
Non sono bastati a questo signore cinque anni di vicepresidenza CNG per imparare ad assumere un comportamento più dignitoso e di rispetto istituzionale, che si imporrebbe per chi ha avuto un ruolo come il suo, verso un Consiglio Nazionale che per il quinquennio in corso, se ne faccia una ragione, continuerà a rappresentare i geologi italiani. Capisco, tuttavia, che il suo modo di essere e di fare sono molto lontani dalla signorilità di Pietro Antonio De Paola per esempio - Presidente di lungo corso al quale è subentrata la compagine di cui faceva parte anche Vittorio D’Oriano - che, pur non condividendoli, ha sempre avuto un comportamento istituzionale durante la passata consiliatura.
Per certi versi trovo anche imbarazzante dover rispondere alle farneticanti esternazioni di questo signore, che ogni volta non perde occasione per istigare il dubbio sulla regolarità della nostra elezione, senza però dire mai che sono gli stessi voti con i quali lui era stato eletto la volta precedente.
Ma quello che non sapevo di Vittorio D’Oriano è che, oltre al geologo, facesse anche lo psicologo, facendola lui fuori dal vaso, vista “l’interpretazione” delle parole di Piero Farabollini. Quest’ultimo, difatti, non ha avuto niente da precisare su quanto da me scritto e in tanti, compresi illustri colleghi universitari dello stesso Farabollini, hanno stigmatizzato non le mie, ma le sue parole, avendo capito, quindi, esattamente quello che avevo capito anch’io!
La verità è che ancora una volta Vittorio D’Oriano non ha perso l’occasione per continuare a puntare il dito contro di me e contro questo CNG, suo sport preferito da quando è stato mandato a casa, obiettando, come sempre sul nulla.
Mai una volta che abbia sollevato una questione di merito ed è a partire da tutta la vicenda sulle Norme Tecniche delle Costruzioni, che l’ha visto protagonista in negativo e che renderemo pubblica a breve, non appena diventeranno ufficiali le nuove norme, che provo a fare l’elenco di ciò che invece questo signore ha realizzato nei suoi cinque anni al CNG, ma il foglio resta clamorosamente bianco. Le uniche parole che mi vengono in mente sono: arroganza, rifiuto del confronto, grande considerazione di se stesso. E questo mi fa pensare che quando mi attribuisce di essere un uomo solo al comando forse si stava guardando allo specchio, perché in questo si è caratterizzata la sua vicepresidenza: così per le NTC e così per tutto il resto, tant’è che anche i suoi “amici”, riconoscendone limiti caratteriali e comportamentali, alle passate elezioni non lo hanno candidato alla presidenza come era naturale che fosse, visto che il presidente uscente non si era ricandidato.
E lasciasse in pace i Presidenti degli OO.RR. attuali e prossimi, che molto spesso hanno chiesto invano la sua attenzione quand’era vicepresidente, come nel caso del Regolamento APC, da lui voluto contro il parere praticamente unanime della Conferenza dei Presidenti.
Questo primo anno e mezzo dell’attuale CNG, al contrario, si è caratterizzato per un confronto continuo ed una sinergia tra Consiglio Nazionale ed Ordini Territoriali senza precedenti. Con gli OO.RR. sono state condivise molte delle azioni portate avanti da questo CNG, come la piattaforma (da poco collaudata da un gruppo di lavoro di cui facevano parte anche alcuni componenti degli OO.RR.) e il nuovo regolamento APC (scritto insieme agli OO.RR.), il tavolo con l’Università (del quale fanno parte anche due componenti degli OO.RR.), quello sul terremoto dell’Italia centrale (ogni azione e percorso condiviso con gli OO.RR. delle quattro regioni coinvolte), le stesse NTC, ecc.
Vittorio D’Oriano forse ci rimarrebbe male se si rendesse conto che molti di questi percorsi sono stati fatti con colleghi degli OO.RR. molto vicini al suo pensiero “politico”, che hanno votato la sua compagine, nel rispetto reciproco delle idee e dei ruoli istituzionali, come deve essere per chi rappresenta, a livello nazionale o regionale, la nostra categoria.
Mi permetto perciò di suggerirgli di non agitarsi troppo, anche in considerazione della sua veneranda età. Come ho già avuto modo di dire in un’altra occasione questo signore ha avuto cinque anni di tempo per dimostrare le sue capacità ed i risultati sono sotto gli occhi di chiunque voglia vederli, poi alle prossime elezioni tireremo le somme di ciò che è stato fatto in passato e quello che stiamo facendo noi.

Roma, 3 luglio 2017

Francesco Peduto, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi