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CIPE: pubblicate le linee guida antimafia per le grandi opere

Si tratta di una forma di controllo dei flussi finanziari più stringente della “tracciabilità” prevista dalla legge “antimafia” 136/2010, che mira a evitare infiltrazioni criminali nella realizzazione delle infrastrutture strategiche attraverso il tracciamento in via automatica


Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 155 del 7 luglio 2015 la Delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) del 28 gennaio 2015 n. 15 dal titolo “Linee guida per il monitoraggio finanziario delle grandi opere (MGO) di cui all’art. 36 del decreto-legge n. 90/2014, convertito dalla legge n. 114/2014”.

Si tratta di una forma di controllo dei flussi finanziari più stringente della “tracciabilità” prevista dalla legge “antimafia” 136/2010, che mira a evitare infiltrazioni criminali nella realizzazione delle infrastrutture strategiche attraverso il tracciamento in via automatica, tramite l’utilizzo del Codice Unico di Progetto (CUP), di tutti i movimenti finanziari che intercorrono tra gli operatori che partecipano alla realizzazione dell’opera, con meccanismi di allerta in caso di situazioni anomale.

"È un aggiornamento delle modalità di esercizio del sistema di monitoraggio finanziario relativo alle infrastrutture strategiche e si riferiscono a tutte le imprese della filiera, intesa quale novero dei soggetti che intervengono a qualunque titolo — anche con contratti diversi da quelli di appalto e subappalto, indipendentemente dalla loro collocazione nell’ambito dell’organizzazione imprenditoriale — nel ciclo di progettazione e di realizzazione delle opere. Le linee guida sono da applicare anche alle imprese estere della filiera".

Scarica qui la Delibera n.15