CILA Superbonus, lavori edilizi e richiesta di sanatoria: occhio alle tempistiche

Cosa determina la legittimità di un intervento edilizio su un immobile per il quale è stata presentata istanza di accertamento di conformità ex art.36 Testo Unico Edilizia per ottenere il permesso di costruire in sanatoria? Fa fede la data di inizio lavori o quella in cui è stata presentata la CILA-Superbonus, trattandosi di lavori di efficientamento energetico e miglioramento sismico che possono beneficiare di tale detrazione?

Questo caso 'particolare' è al centro dell'ordinanza 72/2024 del 16 gennaio del Tar Toscana, che alla fine della questione ha emesso un avviso, in seguito a un ricorso presentato dalla proprietaria di un'unità immobiliare in un condominio.

Il ricorso contro la presentazione della CILA-Superbonus prima di ottenere la sanatoria

Il caso è relativo alla decisione di un condominio di procedere con lavori di miglioramento energetico e sismico per ottenere le agevolazioni fiscali del Superbonus, nonostante difformità riscontrate in precedenza sulla sagoma e prospetto dell'edificio.

La ricorrente/condomina esprimeva disaccordo sulla presentazione di una comunicazione inizio lavori asseverata Superbonus (CILA-S) prima della regolarizzazione completa dell'immobile, temendo contestazioni fiscali future da parte dell'Agenzia delle Entrate e, quindi, sollecitava il Comune ad esercitare i poteri di vigilanza edilizia ex art.27 del dpr 380/2001.

I paletti del Testo Unico Edilizia: come funziona la doppia conformità urbanistica

La sanatoria ordinaria del Testo Unico Edilizia può essere conseguita solo qualora ricorrano tutte le condizioni espressamente indicate dall'art. 36 del dpr 380/2001, cioè con conformità delle opere alla disciplina urbanistica vigente sia al momento della realizzazione del manufatto (ex ante) che al momento della presentazione della domanda di sanatoria (ex post).

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Permesso di costruire in sanatoria prima dell'inizio dei lavori

Il comune, con una nota del 7 agosto 2023, ha informato che è stato rilasciato un permesso di costruire in sanatoria per le difformità sull'edificio, ma i lavori indicati nella CILA-S non sono ancora iniziati.

La ricorrente, sostenendo l'inerzia del comune, ha quindi presentato ricorso al TAR denunciando la mancanza di un provvedimento amministrativo espresso in risposta alle sue richieste.

Se la sanatoria è già avvenuta, a cosa rileva la CILA-S?

Il TAR, tuttavia, rileva la possibile improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, a causa dell'avvenuta sanatoria delle difformità con il permesso di costruire in sanatoria del 31 luglio 2023 e il fatto che i lavori oggetto di CILA-S (mero atto di comunicazione, privo di effetti abilitativi propri) non fossero ancora stati avviati prima della regolarizzazione.

Stando a quanto concluso dal TAR, quindi, per la legittimità di un intervento edilizio su un immobile oggetto di sanatoria ordinaria, quindi, conta l'avvenuta sanatoria prima dell'avvio dei lavori, non rilevando in alcun modo la data di presentazione della CILA-S.

Il Tribunale, infine, invita le parti a presentare memorie sulla questione entro 30 giorni dalla comunicazione dell'ordinanza.

CILA-S Superbonus 110%: cos’è e qual è il quadro normativo dopo la Circolare n.13/E dell’AdE

Nell’articolo vengono descritti i chiarimenti dopo la Circolare n.13/E e le novità relativi al Superbonus post Decreto Aiuti-quater, Legge di Bilancio 2023 e Decreto Cessioni. Inoltre, con il DL 11/2023 si ha un'interpretazione autentica in tema di varianti, non solo alla CILA-S, ma anche rispetto ai titoli edilizi afferenti bonus fiscali diversi.

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